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Settembre 21

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Percorsi d’arte

in Toscana

Il tabernacolo di via dell’Arcolaio a Firenze

Un piccolo gioiello da recuperare

Testo e foto di Doretta Boretti

Se agli abitanti del Quartiere 2, a Firenze, venisse chiesto

dov’è il “tabernacolo”, così erroneamente chiamato,

di via dell’Arcolaio, molti saprebbero fornire

correttamente le indicazioni stradali. Se la stessa domanda,

invece, venisse posta ad un abitante di altre zone, scopriremmo

che pochissimi ne conoscono l’esistenza. Ma se

per caso, come spesso succede, qualche persona, passando

da via dell’Arcolaio, lo vede, se ne innamora all’istante e la

Il tabernacolo di via dell'Arcolaio a Firenze

prima domanda che si pone è: «Perché è così trascurato?».

Dalle non facili ricerche effettuate si evince che il “tabernacolo”

fu voluto da Baccio Bandinelli nel XVI secolo e forse fu

costruito su uno precedentemente eretto in ricordo delle numerose

vittime della peste del 1348, proprio nel luogo dove

c’era stato un lazzaretto. Fatto è che, dopo varie vicissitudini

nei secoli, oggi, se lo possiamo ancora ammirare, lo dobbiamo,

in gran parte, ad un comitato per l’estetica cittadina,

voluto dall’allora sindaco di Firenze

Pietro Bargellini; comitato che

alla fine degli anni Cinquanta, per

salvarlo da un modificando assetto

della viabilità, lo fece smontare,

restaurare e rimontare, voltandolo

verso il nuovo incrocio stradale.

Il tabernacolo si presenta così:

è sorretto da due colonne in pietra

serena, alla sommità dell’arco

frontale è collocato lo stemma

della famiglia Bandinelli, un tetto

in mattoni rossi lo protegge e al

suo interno si trova un grande dipinto

raffigurante la Samaritana al

pozzo. Il comitato, nel 1969, fece

restaurare a proprie spese il dipinto

al pittore Cesare Benini. Fu un

lunghissimo e complesso lavoro

di restauro, effettuato anche sulle

tracce fotografiche dell’opera

originaria che non era più completamente

visibile, opera probabilmente

dipinta dal pittore Matteo

Rosselli (1578/1650). Purtroppo,

il bellissimo dipinto della Samaritana

al pozzo avrebbe di nuovo un

gran bisogno di restauro. Il bene è

adesso del demanio che lo ha dato

in comodato d’uso alla chiesa

di Coverciano per novantanove anni.

Ma ad oggi, settembre 2021, il

luogo, del tutto abbandonato, è il

gradito ritrovo di gatti e piccioni.

Ci vorrebbe proprio che il Comitato

per il decoro e restauro tabernacoli

e gli Amici dei Musei Fiorentini

si prendessero veramente a cuore

questa bellissima “edicola”, malamente

dimenticata dai più e così

colma di arte e di storia.

TABERNACOLO

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