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TuttoBallo 20 n.30 SettembreOttobre 2022EnjoyArt

Settembre andiamo. É tempo di migrare. Così scriveva nel 1903 il mio corregionale Gabriele D’Annunzio. E prendendo in prestito l’inizio di questa bellissima poesia dal titolo “Pastori d’Abruzzo”, voglio presentare il nuovo numero di TuttoBallo20. L’arrivo dell’autunno saluta l’estate. Settembre porta con sé tanta malinconia, finito il tempo del riposo si prende a lavoro. Settembre, però, è anche il mese che segna un nuovo inizio. Non a caso si dice che Ferragosto è il Capodanno dell’Estate. Dopo il 15 agosto ripartono progetti, nuovi lavori perfino nuovi amori. In questo numero, ancora una volta doppio, per scelta del direttore, ossia io, Fabrizio Silvestri, vi presentiamo vari articoli legati agli ultimi eventi d’estate e ai primi dell’autunno. Partendo col Festival del cinema di Venezia, che omaggiamo dedicando la copertina a Catherine Deneuve bellezza e bravura del cinema francese e internazionale che ha ricevuto il premio alla carriera. La contro copertina invece, è dedicata alla danza con la presentazione di una dea nipponica, Yuriko Nishihara, solista del corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo. Con tanta gioia vi presentiamo anche due nuove promesse della danza, i giovanissimi Emanuele Mascitti e Vittoria Baraldi, entrambi premio della critica World Dance Award – Como Lake Edition 2002, un premio conferito da Tuttoballo20, nell’evento co-diretto da Lella Colombo e ad Antonio Desiderio. I due astri nascenti sono stati fotografati in esclusiva dalla nostra magnifica fotografa Monica Irma Ricci. In questo numero troverete anche articoli sui viaggi, benessere, cucina, cocktail… molto altro. Buona lettura

Settembre andiamo. É tempo di migrare.
Così scriveva nel 1903 il mio corregionale Gabriele D’Annunzio. E prendendo in prestito l’inizio di questa bellissima poesia dal titolo “Pastori d’Abruzzo”, voglio presentare il nuovo numero di TuttoBallo20.
L’arrivo dell’autunno saluta l’estate. Settembre porta con sé tanta malinconia, finito il tempo del riposo si prende a lavoro.
Settembre, però, è anche il mese che segna un nuovo inizio. Non a caso si dice che Ferragosto è il Capodanno dell’Estate. Dopo il 15 agosto ripartono progetti, nuovi lavori perfino nuovi amori. In questo numero, ancora una volta doppio, per scelta del direttore, ossia io, Fabrizio Silvestri, vi presentiamo vari articoli legati agli ultimi eventi d’estate e ai primi dell’autunno. Partendo col Festival del cinema di Venezia, che omaggiamo dedicando la copertina a Catherine Deneuve bellezza e bravura del cinema francese e internazionale che ha ricevuto il premio alla carriera. La contro copertina invece, è dedicata alla danza con la presentazione di una dea nipponica, Yuriko Nishihara, solista del corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo. Con tanta gioia vi presentiamo anche due nuove promesse della danza, i giovanissimi Emanuele Mascitti e Vittoria Baraldi, entrambi premio della critica World Dance Award – Como Lake Edition 2002, un premio conferito da Tuttoballo20, nell’evento co-diretto da Lella Colombo e ad Antonio Desiderio. I due astri nascenti sono stati fotografati in esclusiva dalla nostra magnifica fotografa Monica Irma Ricci. In questo numero troverete anche articoli sui viaggi, benessere, cucina, cocktail… molto altro. Buona lettura

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Sua moglie mi spinse a fargli fare altri provini, perché non poteva immaginare che lui non avesse soddisfatto i miei<br />

requisiti. E aveva ragione. Poche settimane prima dell‘inizio delle riprese, cioè durante il periodo più intenso della<br />

preparazione, Rehberg ha dovuto trascorrere intere giornate nella sua stanza nella location scelta, una casa di<br />

cura nel sud dell’Austria. Doveva interagire con i pazienti che vivevano lì, doveva consumare i pasti con loro e<br />

partecipare al programma di terapia occupazionale. In quei giorni era già molto indebolito e si stancava<br />

velocemente, ero molto preoccupato. Delle riprese a ritmi normali con lui sembravano impossibili. Ma le mie<br />

preoccupazioni sono state completamente spazzate via il primo giorno di riprese. Non appena è stato battuto il<br />

primo ciak, questo grande attore era un uomo completamente diverso. Non c‘era traccia di stanchezza o di<br />

affaticamento. Ha recitato la sua parte in modo estremamente disciplinato e con grande empatia. Sapendo che<br />

quello sarebbe stato il suo ultimo ruolo, ha dato tutto se stesso. Un grande regalo per me e per il film.<br />

I suoi film RIMINI e SPARTA, che sta ultimando, raccontano la storia di due fratelli che cercano fortuna<br />

lontano. Vede una parentela tra questi due progetti e la sua Trilogia del PARADISO?<br />

In definitiva, con RIMINI e SPARTA mi è „successo“ qualcosa di simile a quanto accaduto con la trilogia di<br />

PARADISE. Entrambi i progetti erano stati originariamente scritti come un unico film, i singoli filoni della trama<br />

dovevano essere raccontati parallelamente, intrecciati l‘uno all‘altro e alternati. È stato durante il processo di<br />

montaggio che è stato chiaro che le storie dovevano essere raccontate singolarmente per avere il loro pieno<br />

impatto. I tre film di PARADISE raccontano le storie di tre donne e del loro desiderio inappagato di amore,<br />

sicurezza e sessualità. I luoghi dell‘azione, un villaggio turistico sulla costa del Kenya, un campo estivo per<br />

adolescenti nella provincia austriaca e una tenuta di case unifamiliari alla periferia di Vienna, così come le singole<br />

storie sono tutte molto distinte, anche se i protagonisti sono tutti legati l‘un l‘altro. RIMINI e SPARTA sono due film<br />

con protagonisti maschili. Sono anche legati l‘uno all‘altro. Due fratelli e il loro padre. Sebbene anche questi film<br />

raccontino storie molto diverse e sono ambientati in luoghi diversi, l‘elemento unificante è la ricerca della felicità e<br />

il tentativo di lasciarsi alle spalle il passato. Ma il passato ti raggiunge, questa è l‘amara o forse liberatoria verità<br />

che i protagonisti devono affrontare. Quindi sì, c‘è una sorta di affinità̀ tra la trilogia di PARADISE. Questi film,<br />

RIMINI e SPARTA, parlano anche del desiderio d‘amore e del desiderio di essere amati, della realizzazione<br />

sessuale e del suo mancato raggiungimento e della solitudine che ne comporta.

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