01.03.2023 Views

Vie&Trasporti n. 867 marzo 2023

Cover 14 Test della strada per il Renault Trucks T480 Turbocompaund Euro VI E. Oltre 4 chilometri con un litro ed è piazza d’onore Prova 28 Volkswagen ID.Buzz Cargo alla sbarra. Il bello di nascere elettrici Anteprime 36 Renault Trucks D Wide Z.E. e lo scarrabile Mec Slk 266 Xl. Impatto zero 38 Veicoli Man per il trasporto a temperatura controllata. Specializzatissimi Voci 24 Janus Van Kasteren. La mia Dakar 52 Roberta Gili, Italia Cargo. Trasporti tailor made Attualità 8 Confcommercio - Conftrasporto incontrano la politica a Roma. Parole, parole, parole 10 Barometro Euro-Camion 2023. Gli usati che gli italiani vogliono 40 Mercato Italia trainati. Un 2022 in crescendo 42 Tu sei sostenibile. L’Attestato Michelin che premia le flotte virtuose 54 Persone&poltrone 54 Si dice che... Reti&Service 44 Volvo Truck Center. Nell’avamposto svedese dove la qualità del servizio è tutto 48 Il parere legale. Chi rischia con il Contratto di agenzia 49 Barometro Aftermarket Truck 2022. Fatturato in salita 50 Stazioni di prova ATP private. C’è la nuova disciplina Rubriche 4 Diamo i numeri 51 Associazioni & dintorni. Si può, si può... 58 Motori spenti 60 Leggi, aziende, lavoro. Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo 62 Promozioni 64 Vetrina 66 Tutte le prove

Cover
14 Test della strada per il Renault Trucks T480 Turbocompaund Euro VI E. Oltre 4 chilometri con
un litro ed è piazza d’onore

Prova
28 Volkswagen ID.Buzz Cargo alla sbarra. Il bello di nascere elettrici

Anteprime
36 Renault Trucks D Wide Z.E. e lo scarrabile Mec Slk 266 Xl. Impatto zero
38 Veicoli Man per il trasporto a temperatura controllata. Specializzatissimi

Voci
24 Janus Van Kasteren. La mia Dakar
52 Roberta Gili, Italia Cargo. Trasporti tailor made

Attualità
8 Confcommercio - Conftrasporto incontrano la politica a Roma. Parole, parole, parole
10 Barometro Euro-Camion 2023. Gli usati che gli italiani vogliono
40 Mercato Italia trainati. Un 2022 in crescendo
42 Tu sei sostenibile. L’Attestato Michelin che premia le flotte virtuose
54 Persone&poltrone
54 Si dice che...

Reti&Service
44 Volvo Truck Center. Nell’avamposto svedese dove la qualità del servizio è tutto
48 Il parere legale. Chi rischia con il Contratto di agenzia
49 Barometro Aftermarket Truck 2022. Fatturato in salita
50 Stazioni di prova ATP private. C’è la nuova disciplina

Rubriche
4 Diamo i numeri
51 Associazioni & dintorni. Si può, si può...
58 Motori spenti
60 Leggi, aziende, lavoro. Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo
62 Promozioni
64 Vetrina
66 Tutte le prove

SHOW MORE
SHOW LESS
  • No tags were found...

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Decreti<br />

Associazioni&Dintorni<br />

Si può, si può<br />

Il nuovo iter<br />

Il settore della logistica può ridurre da subito le sue<br />

emissioni. Basta più collaborazione, maggiore<br />

intermodalità, ottimizzazione della capacità di carico<br />

Autorizzata!<br />

Ridisegnata la disciplina, amministrativa e tecnica,<br />

inerente le procedure autorizzative per le stazioni<br />

di prova ATP private. Un’occasione per fare chiarezza<br />

Con il Decreto del MIT del 22 dicembre<br />

2022 pubblicato sulla G.U. n. 21 del 26<br />

gennaio, è stata ridisegnata la disciplina,<br />

amministrativa e tecnica, inerente le procedure<br />

autorizzative di stazioni di prova ATP private<br />

che affiancheranno i centri gestiti dalla Motorizzazione,<br />

non adeguati nel numero per garantire<br />

in tempi ragionevoli i rilasci e i rinnovi dei certificati.<br />

Si tratta di un intervento più che mai opportuno,<br />

che coglie l'occasione per fare chiarezza<br />

su tutti gli aspetti rilevanti sia delle nuove<br />

stazioni di prova, sia di quelle già in attività, uniformandone<br />

i requisiti e le relative modalità di<br />

controllo.<br />

Per ‘Stazione di prova ATP’ si intende un laboratorio,<br />

non dipendente dall’amministrazione statale,<br />

attrezzato per effettuare tutte le prove previste<br />

nell’allegato 1, appendice 2, dell’Accordo<br />

ATP, tenuto conto delle condizioni ambientali nazionali.<br />

Tra i requisiti generali richiesti, evidenziamo<br />

quello del responsabile tecnico (art.6),<br />

dei parametri ambientali (art.5), della disponibilità<br />

di locali, strumentazione ed attrezzatura<br />

idonei (art.4), del possesso di certificazione in<br />

corso di validità rilasciata dall’organismo nazionale<br />

di accreditamento - Accredia.<br />

Il titolare della stazione di prova ATP deve richiedere<br />

l’autorizzazione trasmettendo via Pec<br />

alla Direzione Generale (DG) della Motorizzazione<br />

l’istanza corredata dei relativi allegati. Il<br />

procedimento di autorizzazione deve concludersi<br />

entro 120 giorni. In assenza di riscontro,<br />

la richiesta si intende respinta. La DG richiede<br />

una visita ispettiva presso la sede della stazione<br />

di prova ATP richiedente, che viene effettuata<br />

da una commissione composta da due funzionari<br />

del Dipartimento per la mobilità sostenibile.<br />

Gli oneri delle visite ispettive e della ripetizione<br />

delle prove sono a carico della stazione di prova<br />

ATP richiedente. La commissione ispettiva redige<br />

la relazione entro 30 giorni dalla visita e la<br />

trasmette all’Ufficio competente il quale - una<br />

volta definito il procedimento - predispone il<br />

provvedimento di autorizzazione o di diniego<br />

dell’autorizzazione. In caso di autorizzazione,<br />

la stessa è subordinata all’attivazione del collegamento<br />

con la piattaforma digitale in uso presso<br />

il Centro elaborazione dati dell’amministrazione,<br />

in modo da garantire l’acquisizione dei<br />

dati, e ciascun provvedimento di autorizzazione<br />

di una stazione di prova ATP è pubblicato sul<br />

sito istituzionale del MIT e comunicato al<br />

Segretariato dell’ONU a Ginevra.<br />

Non è per sempre<br />

La stazione di prova ATP autorizzata riferisce<br />

con cadenza semestrale alla Direzione generale<br />

territoriale competente e alla Direzione generale<br />

per la motorizzazione in merito all’attività svolta<br />

(rinnovi, sospensioni, revoche, etc.). L’attività di<br />

vigilanza viene esercitata da parte delle DGT<br />

competenti in ragione della sede di ciascuna<br />

stazione di prova ATP autorizzata. Con il venir<br />

meno di uno o più dei requisiti necessari per ottenere<br />

l’autorizzazione, la DG Motorizzazione<br />

adotta un provvedimento di immediata sospensione<br />

dell’autorizzazione, per un periodo da 2<br />

a 5 anni, e comunque fino a che sia stata dimostrata<br />

l’eliminazione delle irregolarità.<br />

Le stazioni di prova ATP non dipendenti dall’amministrazione<br />

statale, già autorizzate ai<br />

sensi del decreto MIT del 3 luglio 1980 e del decreto<br />

MIT del 30 aprile 1987, devono adeguarsi<br />

entro 2 anni dalla data di entrata in vigore del<br />

decreto ai requisiti prescritti dagli articoli 3, 4 e<br />

5 del Decreto MIT 22 dicembre 2022 - ad eccezione<br />

di quello relativo alle dimensioni minime<br />

del tunnel - pena la sospensione dell’attività.<br />

Reti&Service Reti&Service Reti&S<br />

50 -03<strong>2023</strong> www.vietrasportiweb.it<br />

a cura di Carlotta Caponi, Segretario Generale Fai<br />

La vera grande sfida dei prossimi decenni è legata<br />

alla decarbonizzazione della logistica, che passa necessariamente<br />

per la transizione ecologica nel settore<br />

del trasporto merci. Secondo una ricerca dell’Ufficio<br />

Studi Confcommercio, realizzata elaborando i dati<br />

dell’Agenzia Europea per l’Ambiente, dal 1991 al 2017 le<br />

emissioni dei veicoli pesanti in Italia si sono ridotte del 30<br />

per cento, a fronte di una riduzione complessiva delle<br />

emissioni dell’intera dell’economia del 20 per cento, attestandosi<br />

su una quota inferiore al 5 per cento delle emissioni<br />

totali. Ma questo, evidentemente non basta.<br />

Decarbonizzare la logistica diventa, quindi, un’impresa ardua,<br />

resa ancor più difficile dal fatto che il trasporto è ancora<br />

oggi quasi totalmente dipendente dai combustibili<br />

fossili.<br />

Dobbiamo inoltre considerare i flussi di beni: la movimentazione<br />

delle merci è destinata a raddoppiare nei prossimi<br />

trent’anni. In altre parole, il rapporto tonnellate/chilometri<br />

percorsi crescerà di 2,6 volte dal 2015 al 2050. Le eventuali<br />

riduzioni di emissioni saranno in parte annullate dal raddoppio<br />

degli spostamenti.<br />

Da ultimo, la catena di approvvigionamento del settore è<br />

fortemente frammentata e ciò fa sì che il gran numero di<br />

stakeholder facciano fatica a ad attuare una policy climatica<br />

unica.<br />

Le strategie possibili<br />

Nel tanto contestato documento ‘Fit For 55’ troviamo alcune<br />

interessanti strategie che, se applicate, potrebbero<br />

ridurre il consumo dei combustibili fossili nell’ambito della<br />

logistica: addirittura si potrebbe arrivare a un -72 per cento<br />

rispetto al 2015 con l’attuazione di alcuni importanti strumenti<br />

correttivi.<br />

- Maggiore collaborazione lungo la supply chain. La frammentazione<br />

della catena del valore nel settore logistica è<br />

tale che non si riescono a realizzare economia di scala finalizzate<br />

a una riduzione importante delle emissioni di<br />

CO2. Sappiamo però che alcuni shipper (spedizionieri,<br />

proprietari e fornitori di beni in movimento) sarebbero<br />

disposti a pagare di più un trasporto green (‘premio verde’).<br />

Una maggiore collaborazione tra i diversi stakeholder<br />

consentirebbe trasporti dal minore impatto.<br />

- Orientare il trasporto merci verso modalità di spostamento<br />

a basse emissioni di CO2. Non c’è decarbonizzazione<br />

senza intermodalità: studi recenti hanno dimostrato<br />

come il passaggio dalla gomma alla rotaia/mare<br />

ridurrebbe del 30 per cento le emissioni di CO2.<br />

www.vietrasportiweb.it<br />

- Ottimizzare la capacità di carico. Attualmente la capacità<br />

di carico dei camion è gravemente sottoutilizzata: il rapporto<br />

veicolo/km e tonnellate/km è molto alto. Ancora<br />

oggi da un quarto a un terzo dei km annuali sono percorsi<br />

a vuoto e più del 40 per cento della capacità di carico è<br />

inutilizzata. Ottimizzare i carichi dei mezzi significherebbe<br />

ridurre enormemente traffico su strada ed emissioni (peraltro<br />

inutili) di CO2.<br />

- Migliorare l’efficienza energetica della logistica. Il 90<br />

per cento dell’energia impiegata nella logistica movimenta<br />

le merci (il restante 10 per cento è impiegata per la<br />

movimentazione, il trasbordo, lo stoccaggio nei terminal<br />

o nei magazzini). La Commissione Europea ha stabilito<br />

come fase intermedia verso l’azzeramento delle emissioni,<br />

che quelle di CO2 dovranno essere tagliate del 50<br />

per cento entro il 2030 per arrivare alla neutralità climatica<br />

nel 2050.<br />

È chiaro, infine, che l’efficientamento passa anche da misure<br />

comportamentali, come la formazione degli autisti<br />

per una guida efficiente, e operative come la riprogrammazione<br />

delle consegne nelle ore notturne che porterebbe<br />

a una riduzione del traffico giornaliero.<br />

03 <strong>2023</strong> - 51

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!