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Powertrain 2023-3

DIESEL OF THE YEAR Scania: Il fratello industriale del Super, il DW6, è il Doty 2023 IDROGENO Hyvolution: A Parigi un puzzle ben riuscito di seminari e presentazioni Ngv Powertrain: Ha riconvertito il Cursor 9, con il contributo di Fev Jcb: Il 4,8 indossa la livrea verde per la terna e il telescopico Grandangolo: Prinoth ha scelto Fpt Industrial per il battipista EVENTI Dpe - K.EY: Prima riminese. Valdinoci e Bimotor per Raywin OEM&MOTORI Energreen: C’è spazio per il 3 di Perkins Cgm: Sono addirittura in 13mila! COMPONENTI Zapi Group: Ingloba 4e-consulting e punta all’integrazione di sistema Linz: E le 20 candeline Westcar: E i giunti Cmtg: E il tick detection DIESEL MARE AS Labruna: È benefit Wärtsilä: A Genova RUBRICHE Editoriale; Hi-Tech; Automotive; VeT Network

DIESEL OF THE YEAR
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IDROGENO
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BATTIPISTA “GREEN”<br />

A destra, l’Husky<br />

eMotion elettrico è<br />

un battipista a zero<br />

emissioni, dotato di<br />

un motore elettrico<br />

che eroga 180<br />

chilowatt (245 cv)<br />

e 1.000 Nm<br />

di coppia fin<br />

da subito. È in<br />

grado di offrire<br />

un’autonomia di<br />

tre ore, sufficiente<br />

per la battiture di<br />

piccole piste.<br />

Nella pagina a<br />

fianco: dopo la<br />

presentazione del<br />

Leitwolf h 2<br />

Motion<br />

con motore a<br />

combustione a<br />

idrogeno di Fpt<br />

Industrial nel<br />

settembre 2022,<br />

il prototipo è<br />

ora sottoposto a<br />

test intensivi nel<br />

mondo reale. Ha<br />

debuttato alla<br />

Coppa del Mondo<br />

di Sci a Flachau<br />

all’inizio di gennaio<br />

nella flotta Prinoth<br />

che ha preparato<br />

le piste per la<br />

competizione.<br />

TERRA<br />

Perché la scelta del motore Fpt XC13 “fuelagnostic”?<br />

Kirchmair: «Poco tempo fa abbiamo elettrificato<br />

la nostra macchina più piccola, la Husky<br />

eMotion. Doveva avere le stesse prestazioni e<br />

gli stessi dati tecnici della macchina diesel. Con<br />

la sua batteria da 208 kWh, offre un’autonomia<br />

di lavoro massima di tre ore e, inoltre, è molto<br />

più silenziosa di qualsiasi altra macchina. Le<br />

macchine più grandi lavorano invece 10 ore per<br />

turno, quindi avevamo bisogno di una tecnologia<br />

per ricaricare velocemente e con la batteria<br />

questo non sarebbe stato possibile. Ovviamente<br />

eravamo alla ricerca di un potenziale partner<br />

ed è così che è nato il progetto sull’idrogeno in<br />

collaborazione con Fpt Industrial».<br />

Gerini illustra i vantaggi dell’XC13 dalla parte<br />

di Fpt: «Le dimensioni e la potenza per i battipista<br />

sono requisiti importanti se si considera<br />

il profilo di missione della macchina. Il motore<br />

da 13 litri era l’ideale, perché è stato sviluppato<br />

appositamente per rispondere all’esigenza di<br />

migliorare ulteriormente l’efficienza e la flessibilità.<br />

Questa piattaforma è stata sviluppata per<br />

diesel, gas naturale, ed è proprio facendo leva<br />

su questo portafoglio di soluzioni che è stata<br />

concepita una versione completamente dedicata<br />

all’idrogeno per efficienza, prestazioni, riduzio-<br />

ne delle emissioni. Questa collaborazione con<br />

Prinoth è stata molto entusiasmante e stimolante<br />

allo stesso tempo».<br />

In fase di perfezionamento<br />

Non dimentichiamo che il Leitwolf h 2<br />

Motion è<br />

un concept e in Prinoth sono consapevoli che<br />

il packaging di tutti i componenti debba essere<br />

ulteriormente ottimizzato in futuro. Il veicolo<br />

utilizza una trasmissione idraulica, esattamente<br />

come la macchina diesel. Cabina, accessori,<br />

mainframe sono gli stessi e il sistema di raffreddamento<br />

e quello di aspirazione dell’aria<br />

sono per lo più rimasti inalterati. Dove c’era il<br />

serbatoio del gasolio, al momento c’è semplicemente<br />

un buco perché il design di questa parte<br />

sarà perfezionato in futuro. Una differenza che si<br />

nota all’esterno è il sistema del serbatoio stesso:<br />

dati il volume e lo spazio necessari per immagazzinare<br />

così tanta energia con una soluzione a<br />

idrogeno rispetto al diesel, Prinoth ha scelto un<br />

sistema di serbatoi a 700 bar che al momento<br />

rappresenta la soluzione migliore.<br />

La sfida per i motoristi<br />

«Lato motore», spiega Gerini, «l’idrogeno ha bisogno<br />

di bruciare con un elevato eccesso di aria,<br />

il cosiddetto approccio “lean burn”, che impatta<br />

sulla progettazione e l’ottimizzazione del sistema<br />

di sovralimentazione; dall’altro lato, abbiamo<br />

implementato un innovativo sistema di iniezione<br />

diretta per iniettare l’idrogeno direttamente<br />

nella camera di combustione. Questa è la soluzione<br />

migliore per fornire la massima densità<br />

di potenza al motore ed evitare anche qualsiasi<br />

rischio di ritorno di fiamma. I materiali riguar-<br />

I cingolati di Prinoth<br />

Il Leitwolf h 2<br />

Motion è un veicolo<br />

cingolato standard, con un cingolo su<br />

ciascun lato, una cabina nella parte<br />

anteriore e il gruppo propulsore nella<br />

parte centrale-posteriore. Il motore a<br />

combustione si trova al centro e aziona<br />

tre pompe idrauliche: una comanda il<br />

motore idraulico sinistro per il cingolo<br />

sinistro, una per il cingolo destro e la<br />

terza pompa alimenta tutti gli accessori<br />

nella parte anteriore, come la lama,<br />

che è una versione complessa di uno<br />

spazzaneve, mobile in tutte le direzioni.<br />

C’è anche un accessorio rotante nella<br />

parte posteriore per preparare la pista<br />

danti la linea di alimentazione e le parti a diretto<br />

contatto con l’idrogeno sono stati adeguati per<br />

prevenire eventuali fenomeni di infragilimento<br />

da acciaio di carbonio. Inoltre lo sviluppo di<br />

strategie di controllo dedicate è fondamentale<br />

per garantire la massima efficienza in termini di<br />

combustione ma anche per controllare la formazione<br />

di inquinanti».<br />

da sci. Alcuni mezzi sono inoltre dotati di<br />

un altro accessorio idraulico, il verricello<br />

(con una forza di trazione di circa 4,5<br />

tonnellate), un cavo che collega la<br />

macchina ad una parte della pista da sci<br />

in alto e serve per aiutare la guida su e<br />

giù e per preparare le piste sfruttando<br />

solo la potenza dei cingoli quando le<br />

condizioni della neve non sono stabili.<br />

Una sfida per qualsiasi gruppo<br />

propulsore nei battipista è l’inclinazione,<br />

perché i pendii inclinati sono molto<br />

impegnativi soprattutto per la coppa<br />

dell’olio. Condizioni estreme, basse<br />

temperature e altitudine sono altre sfide<br />

da affrontare nella progettazione di un<br />

battipista. Nicola Repetto, Alternative<br />

fuels technical project management<br />

presso Fpt, sottolinea questo aspetto:<br />

«Il battipista richiede la massima<br />

potenza anche ad altitudini molto<br />

elevate dove la massima capacità del<br />

motore dovrebbe essere garantito<br />

in qualsiasi momento con condizioni<br />

ambientali estreme. Questa è stata una<br />

parte della sfida in questa esperienza<br />

con Prinoth, che ci sta dando anche<br />

indicazioni interessanti dal campo<br />

per accelerare il nostro processo di<br />

sviluppo».<br />

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