Vie&trasporti n. 877 marzo 2024

Attualità
Commissione Europea
Come si fa?
Nessun dietrofront. Le emissioni di gas serra
dovranno essere abbattute entro il 2030
e i veicoli sono chiamati a fare la loro parte
Nessun passo indietro da parte della
Commissione Europea: contrastare il
cambiamento climatico che ha causato
danni economici stimati in 170 miliardi di euro
negli ultimi cinque anni nel Continente, rimane
una priorità, costi quel che costi. Per rendere
l'Unione europea neutrale dal punto di vista climatico
entro il 2050 si raccomanda, quindi, una
riduzione netta delle emissioni di gas serra del
90 per cento entro il 2040 rispetto ai livelli del
1990, in linea con gli impegni assunti nell'ambito
dell'Accordo di Parigi.
Come raggiungere l’obiettivo? Attuando pienamente
le leggi esistenti nell'Ue per ridurre le
emissioni di almeno il 55 per cento entro il 2030;
decarbonizzando l'industria facendo affidamento
sui punti di forza esistenti come l'energia
eolica, l'energia idroelettrica e gli elettrolizzatori;
aumentando la produzione nazionale in settori
in crescita come le batterie, i veicoli elettrici, le
pompe di calore, le celle solari, etc. Il tutto mantenendo
l'equità, la solidarietà e le politiche sociali
al centro della transizione e tenendo aperto
il dialogo con tutte le parti interessate. La prossima
Commissione presenterà proposte legislative
partendo da queste basi.
Target impossibili senza una svolta
Non si è fatta attendere la replica dei produttori
di truck e autobus europei riuniti in Acea, che
pure sostengono pienamente il programma di
decarbonizzazione. "Non possiamo - ha sottolineato
Sigrid de Vries, direttore generale - continuare
a fissare obiettivi ambiziosi per i produttori
di veicoli e aspettarci un'attuazione rapida e
senza intoppi. Senza un quadro di riferimento
che sostenga la domanda di modelli a emissioni
zero, il raggiungimento dei target sarà impossibile,
soprattutto con le tempistiche previste".
Entro il 2030, dovrebbero, infatti, circolare più
di 400.000 veicoli a batteria e a idrogeno e almeno
un terzo di tutte le nuove immatricolazioni
dovrebbe essere costituito da modelli a
zero emissioni.
Per far funzionare l'equazione, l'Europa ha bisogno
di almeno 50.000 stazioni di ricarica adeguate
(ossia con sistemi di ricarica a megawatt
a misura di truck) e di almeno 700 stazioni di
rifornimento di idrogeno.
Non ha dubbi su cosa serva realmente per una
rapida decarbonizazzione del settore Sigrid de
Vries: "Infrastrutture di ricarica elettrica e di idrogeno,
sistemi di tariffazione del carbonio e misure
di sostegno significative per gli operatori
dei trasporti affinché investano rapidamente".
Incoraggiante, invece, l’annuncio da parte di
Bruxelles del mantenimento degli incentivi per
i veicoli a zero e basse emissioni fino al 2029.
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