Vie&trasporti n. 877 marzo 2024

Editoriale
Paura del buio
Tre anni di fuochi d’artificio in termini di immatricolazioni.
Eppure per tutti i costruttori di veicoli si ripete, a gennaio, lo stesso
copione da tragedia greca: che anno splendido, quello appena finito!
Ahimè, il prossimo non sarà lo stesso...
Non lo so perché. Ma così fanno. Se parlate con i costruttori di camion, da un lato sprizzano felicità da tutti i
pori, e fanno fatica a contenersi. Dall’altro si strappano le vesti temendo le saette di Zeus che certamente si
abbatteranno su di loro. Ora, se con saette ci si riferisce all’elettrificazione, altro totem immarcescibile nella
dialettica oratoria di tutti i costruttori (ma si passano il copione?), va bene, ci sta, quest’anno si
immatricoleranno ben più di 70 veicoli!!! Ma se invece si temono gli strali di Casa madre lanciati per punire
numeri in negativo, allora corre obbligo dubitare.
Dal 2021, anno successivo a quello infartato dal Covid, ci sentiamo dire che l’anno appena finito è andato bene,
ma il prossimo si preannuncia molto negativo "se non ci fossero gli ordini in portafoglio sarebbero guai”. Eppure
poi a fine l’anno i numeri sono belli belli. Come quello appena concluso, che, ci dicevano, era povero di ordini e
viveva dei ritardi nelle consegne del 2022. Avercene.
Perché tutto questo? Quale oscuro disegno? Forse si tratta di riti contro la malasorte, tra cornetto e macumba, e
vista la capacità dei grand brand di prevedere l’andamento del mercato e l’introduzione dei veicoli elettrici è
un’ipotesi non del tutto da escludere. Più probabilmente, invece, è frutto di una riflessione conservativa sulla
scorta delle troppe variabili di contesto e di mercato, a causa delle quali neppure gli analisti finanziari
(soprattutto gli analisti finanziari) prendono topiche da primato.
Cosa fare, allora? L’unica soluzione, per tutti, dai costruttori agli acquirenti di veicoli nonché alla chain di servizio
e manutenzione, è vivere on demand, ragionare in base a elementi tattici e relativi soltanto alle indicazioni del
proprio settore. Ridurre insomma lo spettro di elementi da prendere in considerazione, senza scommettere
sull’andamento dei tassi o dell’inflazione, sulle materie prime e la domanda internazionale e tuttoquantocose.
Un po’, ma solo un po’, vivere alla giornata.
03 2024 - 1