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INCHIESTA Abbiamo visitato lo stabilimento Forsee Power di Poitiers<br />
La fabbrica francese ha una capacità<br />
installata di 2 GWh, con l’obiettivo di<br />
espandersi a 4 nel 2028. Il settore autobus<br />
copre i due terzi delle vendite. Profitti?<br />
Quest’anno si prospetta l’equilibrio a livello<br />
di Ebitda. Cronaca di una visita<br />
Il <strong>2024</strong> sarà l’anno dell’equilibrio a livello<br />
di Ebitda per Forsee Power, costruttore<br />
di moduli batteria ‘made in France’ che<br />
ha nel trasporto pubblico il suo core business<br />
(due terzi delle vendite sono ascrivibili<br />
al mondo autobus). A fine febbraio abbiamo<br />
avuto l’opportunità di visitare, in esclusiva i-<br />
taliana, lo stabilimento produttivo di Poitiers,<br />
dove l’azienda punta a raddoppiare la capacità<br />
produttiva per toccare quota 4 GWh nel 2028.<br />
La fabbrica francese, inaugurata nel 2022, è<br />
il perno di un network globale di cui fa parte<br />
un secondo stabilimento europeo a Breslavia<br />
(Polonia), un plant negli Stati Uniti, in Ohio,<br />
e due fabbriche asiatiche: a Pune, in India, e<br />
a Zhongshan, Cina.<br />
Lo stabilimento di Poitiers sorge sulle ceneri<br />
di un complesso industriale in cui il gruppo<br />
americano Federal Mogul produceva pistoni<br />
per veicoli diesel prima di cessare le attività<br />
nel 2014. Quella realizzata da Forsee Power<br />
è insomma un’operazione brownfield realizzata<br />
con il sostanzioso aiuto delle istituzioni<br />
(governo, agglomerato della Grand Poitiers,<br />
regione Nouvelle-Aquitaine), che hanno contribuito<br />
a finanziare la ristrutturazione e riqualificazione<br />
della fabbrica in modo da attrarre<br />
nuovi player della sfera tech. Forsee Power<br />
è di fatto in affitto a Poitiers per un totale<br />
di dodici anni. Interamente a carico del gruppo<br />
(che nel 2021 è stato beneficiato da un<br />
prestito di 50 milioni da parte della Bei, la<br />
Banca europea per gli investimenti), invece, è<br />
l’equipaggiamento tecnologico distribuito sui<br />
10mila metri quadri dedicati alla produzione,<br />
ai quali si aggiungono 2,5 chilometri quadrati<br />
consacrati alla componentistica, alloggiati in<br />
un edificio realizzato da zero. Per concludere<br />
il quadro degli spazi, ecco altri 2mila metri<br />
quadri dedicati alle operazioni di spedizione.<br />
CON IL BUS<br />
NEL CUORE<br />
17<br />
Dentro lo stabilimento<br />
Il nostro viaggio sulle linee produttive dell’azienda<br />
parte dal locale dedicato alla sicurezza.<br />
Un drappello di lavoratori dell’azienda<br />
è infatti formato per intervenire in caso di<br />
incendio, compresa l’abilitazione a guidare<br />
il carrello elevatore in modo da spostare con<br />
rapidità eventuali componenti critici. Tra gli<br />
edifici trova posto una vasca d’acqua dove<br />
eventualmente gettare ‘pezzi’ sospetti. Una<br />
precauzione, quella della formazione ai lavoratori<br />
addetti a gestire il rischio incendio, che<br />
dall’azienda assicurano essere stata adottata in<br />
ESCLUSIVA<br />
via del tutto volontaria, senza che sia richiesta<br />
(incredibile ma vero) dalle normative.<br />
Industria 4.0 per le batterie<br />
Le linee produttive, cinque in tutto, presentano<br />
un alto livello di automazione. Il controllo<br />
tecnico sull’integrità e buono stato delle celle,<br />
primo step del processo di produzione, è appannaggio<br />
di un robot, così come la disposizione<br />
delle celle in ‘stack’ (sorta di colonna<br />
di celle) e di quest’ultimi in moduli e pacchi<br />
batteria. È appannaggio invece della forza<br />
lavoro dell’impianto francese l’installazione<br />
della componentistica elettrica ed elettronica:<br />
dai fili alla Pdu (Power distribution unit), l’infrastruttura<br />
elettrica viene assemblata e controllata<br />
manualmente. Il medesimo approccio<br />
è attuato negli stabilimenti Forsee Power in<br />
Cina e Stati Uniti.<br />
Lo stabilimento impiega circa 200 lavoratori<br />
e ha una capacità installata tale da rendere<br />
possibile toccare quota 2 GWh annui in caso<br />
di operatività massima (tre turni). Attualmente<br />
la fabbrica lavora su due turni e nel 2023<br />
è stato ‘sfornato’ 1 gigawattora di batteries<br />
(equivalente a oltre 2.500 batterie per e-bus,<br />
assumendo per postulato una verosimile dotazione<br />
di 400 kWh per bus).<br />
Celle? Lg, Toshiba, Calb (e non solo)<br />
Il focus di Forsee Power non è solamente<br />
nello sviluppo e realizzazione di batterie per<br />
la cosiddetta ‘prima vita’, vale a dire l’utilizzo<br />
come accumulatori di trazione per veicoli<br />
elettrici, ma si allarga alla gestione di applicazioni<br />
di ‘seconda vita’. Fuori dal perimetro<br />
dell’azienda francese rimangono la produzione<br />
delle celle (di cui l’azienda<br />
si approvvigiona<br />
da una serie di partner tra<br />
cui Lg, Toshiba e Calb<br />
hanno una posizione di<br />
preminenza, in aggiunta a<br />
nomi noti come Samsung<br />
Sdi, Northvolt, Panasonic,<br />
Blue Solutions) e la gestione<br />
del riciclaggio.<br />
Forsee Power è un gruppo<br />
che ha nell’autobus,<br />
al momento, il suo vero<br />
core business: il trasporto<br />
pubblico copre i due terzi<br />
delle vendite. In Europa<br />
ci sono oggi oltre 3mila<br />
A fine febbraio<br />
abbiamo avuto<br />
l’opportunità<br />
di visitare,<br />
in esclusiva<br />
italiana, lo<br />
stabilimento<br />
produttivo di<br />
Poitiers. La<br />
fabbrica francese,<br />
inaugurata<br />
nel 2022, è<br />
il perno di un<br />
network globale<br />
di cui fa parte<br />
un secondo<br />
stabilimento<br />
europeo a<br />
Breslavia (Polonia),<br />
un plant<br />
negli Stati Uniti,<br />
in Ohio, e<br />
due fabbriche<br />
asiatiche: a<br />
Pune, in India,<br />
e a Zhongshan,<br />
Cina.<br />
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