Maggio 2007 - Seniores Telecom Italia - Alatel Lazio

inwelfare
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WELFARE AZIENDALE?
Asili nido, soggiorni, e tante attenzioni al personale
Sono iniziative che potrebbero anche essere considerate non
indispensabili, dipende dalla volontà aziendale.
In questo Telecom Italia è all'avanguardia.
Molte aziende riescono ad avere buoni risultati, al di fuori delle attività prettamente imprenditoriali,
anche in iniziative che vanno a formare le voci di un meno prosaico bilancio sociale,
cioè di quella serie di comportamenti che caratterizzano la presenza dell'Azienda come
parte integrante e positiva della società in cui opera. La maggior parte di questi comportamenti
hanno bisogno di una struttura che li progetti, li metta in atto e provveda alla loro gestione.
In Telecom Italia questa struttura va sotto il nome di “Welfare”, il termine anglosassone per indicare
il benessere sociale degli individui, in questo caso nella loro condizione di appartenenti all'Azienda,
ed è affidata alla responsabilità di una signora, la dottoressa Laura Giannuzzi. Tra i compiti di
Welfare viene indicata anche l'assistenza e la promozione dell'associazionismo fra gli anziani
dell'Azienda. Quindi la nostra Associazione Seniores Telecom Alatel Lazio ha voluto incontrare la dottoressa
per informare anche i nostri soci.
Riportiamo la sintesi del cordiale colloquio avvenuto tra lei, il Presidente Giancarlo Pasquini ed il
Segretario Aldo Baldazzi.
- Dottoressa Giannuzzi, anzitutto una premessa:
cosa si intende per “Welfare”?
Welfare è anzitutto attenzione e sensibilità per le
esigenze dei dipendenti del Gruppo Telecom
Italia. La nostra attività è volta a favorire la conciliazione
tra vita professionale e vita personale e
la qualità globale del vivere in azienda. In concreto
offriamo una serie di iniziative per il benessere
dei nostri colleghi e, soprattutto, per le loro
famiglie, ma anche per le pari opportunità e per
i dipendenti pensionati. Telecom Italia in questi
campi è molto attiva, probabilmente è l'Azienda
che in Italia realizza di più.
Negli ultimi tempi abbiamo avuto inviti a convegni
e richieste di interviste per i media, soprattutto
sul tema delle Pari Opportunità.
In particolare abbiamo partecipato il 14 dicembre
scorso ad un convegno organizzato dalla
Presidenza del Consiglio dei Ministri e
dall'Unione Europea dove la nostra azienda era
invitata a parlare come esempio di best practicies
nel settore privato.
Una grande Azienda come la nostra, può incidere
notevolmente sul sistema paese, considerato
l'effetto “emulazione” e la cassa di risonanza provocata
da queste attività.
Dal 2003 Telecom Italia ha iniziato il suo percorso
sul tema delle Pari Opportunità con un progetto
dedicato: Progetto Donna.
- In che cosa consiste questo “Progetto
Donna”?
E' un progetto aziendale, nato inizialmente a supporto
delle donne che lavorano e si dividono tra
la cura dei figli e della famiglia e gli impegni lavorativi.
Nel tempo è andato trasformandosi e
ampliandosi con servizi utili a tutta la popolazione
aziendale.
- E quali servizi in particolare?
Tra quelli a sostegno della famiglia, i più importanti
sono gli asili nido, i Soggiorni Estivi di
Vacanza, le Borse Studio all'Estero e il Children's
Day.
Poi ci sono i servizi di Time Saving all'interno
delle sedi: sportelli di Disbrigo Pratiche, Aree
Benessere, servizi di lavanderia e calzoleria.
E infine le iniziative per le Pari Opportunità: permessi
mamme e papà, permessi per i corsi preparto,
part-time temporaneo e i prestiti per i neo
genitori.
- Ragioni di spazio non ci consentono di
esaminarle tutte in questo numero del
giornale. Ci sembra però che quella degli
Asili nido sia un'iniziativa che possa inte-
di Guglielmo Carretti