Maggio 2007 - Seniores Telecom Italia - Alatel Lazio

EUROPA
Il presidente del parlamento europeo
Dal mese di gennaio di quest’anno,il
Parlamento europeo ha un uovo presidente:
è Hans-Gert Pottering, nato nel
1945 a BersenbrucK (Bassa Sassonia,
Germania). In occasione delle manifestazioni
per il cinquantenario dei “Trattati di Roma” svoltesi
a marzo scorso, Pottering è stato ospite
della nostra città ed è in questa occasione che
siamo riusciti ad avvicinarlo e ad avere l’intervista
sul futuro politico dell’Europa.
Presidente Pottering, cosa dobbiamo
aspettarci dalla unificazione dei popoli
del Continente ?
- L’idea dell’unificazione dell’Europa si è andata
affermando a partire dalla firma del trattato
di Roma;essa è ora testimonianza di uno dei
periodi più felici della storia e la riunificazione
del continente tra est ed ovest ,rimaste troppo a
lungo separate, completa la comune richiesta
di pace e di libertà dei cittadini.
I cittadini europei, e specie le persone
“in età”, sono preoccupati per la sicurezza;
cosa intende fare la Comunità europea
per la salvaguardia dei loro diritti ?
- La ricerca di sicurezza si attua con una politica
comune dell’immigrazione che rispetti tanto
Giancarlo Cocco
i diritti dell’uomo quanto la necessità di integrazione
nella nostra società. Se vogliamo vivere
in sicurezza in Europa dobbiamo impegnarci
ad adottare misure legislative che salvaguardino
i più deboli ed applicarle con fermezza.
Il trattato Costituzionale, bocciato da
taluni referendum, proseguirà o decadrà
definitivamente ?
- L’Europa è un continente complesso. Non dobbiamo
far nascere alcun dubbio: il Parlamento
europeo appoggia pienamente il trattato costituzionale.
Dobbiamo fare in modo che la
sostanza del trattato insieme al capitolo sui
valori diventi realtà giuridica e politica. Tra
breve, sarà concordata una tabella di marcia
al cui termine si realizzi il nucleo sostanziale
della Costituzione europea prima delle prossime
elezioni al Parlamento europeo del giugno
2009. Vorrei ricordare che il trattato costituzionale
è stato firmato da tutti i 27 governi; pertanto
nonostante i cambi di governo, i principi
giuridici dell’Europa prevedono che ”pacta sunt
servanda” (gli accordi vanno rispettati).
Helmut Kohl ha detto una volta: “non abbiamo
molto tempo, il mondo in cui viviamo non è
disposto ad aspettare che risolviamo i nostri
problemi interni”. Aveva ragione e vorrei
aggiungere che l’inazione, l’indifferenza sarebbero
la peggiore colpa di cui noi politici europei
possiamo macchiarci. Se il nostro lavoro
sarà convincente e se anche nelle capitali
nazionali si parlerà dell’Europa in termini
positivi, aumenterà la partecipazione dei cittadini
alle elezioni al Parlamento europeo. I
nostri obiettivi sono grandi così come le attese
nei nostri confronti;soddisfarli è nostro
preciso dovere.
ineuropa
17