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Maggio 2007 - Seniores Telecom Italia - Alatel Lazio

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SAN GIOVANNI IN LATERANO<br />

Ulteriore appuntamento è stato la visita alla<br />

”Basilica di S. Giovanni in Laterano”. E' la<br />

prima basilica voluta dall'Imperatore<br />

Costantino nel 318 d.C. dopo la vittoria su<br />

Massenzio<br />

(312 d.C.) e<br />

costruita sui<br />

suoi possedimenti<br />

privati<br />

(avuti in<br />

La basilica di S. Giovanni dono dalla<br />

famiglia Laterani). Nel corso dei secoli<br />

seguenti la basilica subì vari (e forse) troppi<br />

rifacimenti e ricostruzioni anche a causa dei<br />

numerosi incendi che tra il 1308 e il 1361<br />

più volte distrussero la copertura e le cappelle<br />

laterali. Con Martino V Colonna<br />

(1417-1431) la basilica conobbe un periodo<br />

di nuovo splendore. Papa. Sisto V intervenne<br />

di nuovo, fece costruire il Palazzo<br />

Apostolico, la piccola costruzione che ingloba<br />

la Scala Santa, la Loggia delle<br />

Benedizioni (sul lato del transetto), nonché<br />

fece erigere nella piazza antistante il famoso<br />

obelisco di porfido (trasportato dall'Egitto<br />

nel sec. IV a Roma e collocato nel Circo<br />

Massimo) il più alto tra quelli esistenti in<br />

Roma. Per il Giubileo del 1650, papa<br />

Innocenzo X chiamò il Borromini per la risistemazione<br />

dell'interno della basilica; l'architetto<br />

mantenne intatta la grandiosità della<br />

navata centrale inglobando in nuove murature<br />

le antiche strutture costantiniane, aprendo<br />

le dodici edicole, che nel Settecento saranno<br />

adornate dalle statue degli apostoli, e progettando<br />

una nuova pavimentazione e la<br />

decorazione a stucchi delle volte.<br />

Il Battistero mostra ancora l'antico assetto<br />

voluto dall'Imperatore Costantino e le decorazioni<br />

cinquecentesche realizzate da un<br />

gruppo di artisti attivi alla fine del secolo; è<br />

una costruzione ottagonale con otto colonne<br />

di porfido che sostengono la cornice ed altre<br />

otto di marmo per la cupola.<br />

CONCERTO di PRIMAVERA<br />

(di L. Stoppa)<br />

Anche quest'anno (sabato 31 marzo) è stato<br />

organizzato il ”Concerto di primavera” con la<br />

partecipazione del “Coro Polifonico Ostia<br />

Antica di S. Aurea”, un complesso che spazia<br />

dal gregoriano alla polifonia sacra, da elaborazioni<br />

corali di canti popolari regionali a quelle<br />

di notissima<br />

musica contemporanea.<br />

In una sala<br />

gremitissima,<br />

dopo il saluto<br />

del Presidente<br />

ALATEL <strong>Lazio</strong><br />

Il discorso del Presidente dott. Pasquini,<br />

è iniziato il concerto che, composto di due parti<br />

(nell'intervallo sono state declamate alcune<br />

poesie di Trilussa), si è incentrato su canzoni<br />

“che si annidano ner core dei romani”:<br />

da”Roma Capoccia” a “Tanto pe' cantà”, da<br />

“Vecchia Roma” a “Nina,si voi dormite”, da<br />

“Stornellata romana” a “Roma, nun fa' la stupida<br />

stasera” e così via ed una simpatica ballata<br />

della Ciociaria; alla fine due brani classici,<br />

l'uno di Mozart (il noto “Laudate Dominum” con<br />

la voce argentina della brava “solista”) ed una<br />

miscellanea tratta da “West Side Story”, con,<br />

tra gli altri, i due brani famosi: “Maria” e<br />

“America”. Lunghi applausi hanno sottolineato<br />

via via le esibizioni del coro che ha cantato<br />

sotto la Direzione del Maestro Guglielmo De<br />

Santis con la collaborazione, per i brani che<br />

Il coro polifonico<br />

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