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Maggio 2007 - Seniores Telecom Italia - Alatel Lazio

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gurali, il drappo bianco-rosso-verde è caduto<br />

sul vivo smeraldo dell'aiuola che circonda il<br />

basamento ed allora l'obelisco è apparso<br />

nella possente architettura dei suoi cinque<br />

blocchi ciclopici.”<br />

(dalla cronaca del giornale - il Popolo<br />

d'<strong>Italia</strong>)<br />

La stele axumita di granito egiziano, ed il<br />

bronzeo Leone di Giuda (dono ottocentesco<br />

di una società ferroviaria francese al Negus)<br />

furono le prede strappate all'Etiopia dopo la<br />

vittoria nella guerra colonialista del regime<br />

fascista.<br />

I due ostaggi sono ormai tornati, giustamente,<br />

ai legittimi proprietari; il leone di Giuda,<br />

scomparve da Roma già nel 1944, subito<br />

dopo l'ingresso nell'Urbe delle truppe alleate,<br />

per essere restituito al Negus Ailè Selassiè.<br />

L'ingombrante stele trasportata e collocata<br />

all'epoca con grandi fatiche e ingenti costi,<br />

rimase fino alla primavera del 2005 al<br />

cospetto della spianata del Circo Massimo,<br />

dove ben altre prede di guerra sono rimaste<br />

nell'immaginario storico: il colossale obelisco<br />

ora a San Giovanni e quello ora in Piazza<br />

del Popolo.<br />

Oggi, che finalmente, superate le polemiche<br />

e stanziato l'ingente capitolo di spesa, la<br />

stele è tornata a casa, anche se la sua collocazione,<br />

secondo cronache di questi giorni,<br />

è ancora inadeguata, sarebbe il caso che<br />

l'area occupata per trentotto anni da tale<br />

presenza, potesse essere salvata dall'uso<br />

incongruo testimoniato dalla foto.<br />

“La Via Appia fu la prima grande Via<br />

Pubblica, attrezzata per proiettare gli interessi<br />

romani verso il Meridione e la Grecia attraverso<br />

i territori campani, sannitici ed apuli.<br />

(Adriano La Regina)”.<br />

L'Appia partiva proprio dalla Porta Capena:<br />

questo nome indicava una apertura nelle più<br />

antiche mura. Il sito della Porta non è oggi<br />

più identificabile, ma le fonti che la citano nei<br />

pressi del lato curvo del Circo Massimo, consentono<br />

di poterla ubicare correttamente proprio<br />

dove la indica la toponomastica.<br />

Il luogo liberato dovrebbe ospitare una qualche<br />

memoria degna della Regina Viarum e<br />

della Porta Capena: una colonna, uno stipite,<br />

un semplice arco…con la targa .indicante il<br />

percorso della storica Via..<br />

Ed esiste un precedente; l'importanza del sito<br />

anche sul piano religioso (da qui partono<br />

spesso le processioni verso il Santuario della<br />

Ardeatina) ha fatto sì che la devozione nei<br />

confronti della Madonna del Divino Amore,<br />

abbia promosso ed ottenuto dal Comune di<br />

Roma la apposizione di un altarino con l'immagine<br />

della Madonna stessa su lastra di<br />

marmo.<br />

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