Maggio 2007 - Seniores Telecom Italia - Alatel Lazio
Maggio 2007 - Seniores Telecom Italia - Alatel Lazio
Maggio 2007 - Seniores Telecom Italia - Alatel Lazio
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
incalendario<br />
32<br />
CALENDARIO AZTECA<br />
Il tempo calcolato dagli antichi<br />
Il Calendario Azteca (Pietra del Sole), qui a lato riprodotto, è<br />
una delle opere d'arte precolombiane più bella e ammirata<br />
della cultura azteca. Si ritiene che questa scultura sia stata iniziata<br />
nell'anno 1449 durante il regno di Axayácatl, e terminata<br />
trenta anni dopo, nel 1479; rinvenuto il 17 dicembre 1790<br />
nella Piazza d'Arme della Città del Messico venne trasferito,<br />
poi, accanto alla torre ovest della Cattedrale Metropolitana e,<br />
nel 1885, collocato in una delle sale del Museo Nazionale di<br />
Storia situato allora nella Calle de Moneda; nell'agosto 1964<br />
posizionato definitivamente nella sala Mexica del Museo<br />
Nazionale di Antropologia a Città del Messico<br />
Èun monolito scolpito in una roccia di<br />
basalto olivina d'origine vulcanica, formata<br />
di silicati ricchi di ferro e magnesio<br />
ed ha un diametro di 3,54 metri e un peso di<br />
circa 24 tonnellate. E'una delle migliori espressioni<br />
dell'arte azteca e dimostra il grado di sviluppo<br />
culturale e scientifico che questo popolo<br />
raggiunse nella astronomia, nella matematica,<br />
nella misurazione del tempo e nell'arte lapidaria.<br />
Il circolo centrale rappresenta il viso di<br />
Tonatiuh, il Sole, dio che, nella mitologia azteca,<br />
era padrone e signore di tutti i cieli e creatore<br />
di tutti i fenomeni della natura; sotto il suo<br />
comando c'erano tutti gli altri dei. Tonatiuh era<br />
il protettore di quanto creato, ed in particolare<br />
signore dei guerrieri che morivano in combattimento<br />
e delle madri che morivano durante la<br />
nascita del loro primo figlio.<br />
Sul viso di Tonatiuh si possono apprezzare i<br />
seguenti segni: la corona, il ciondolo nasale<br />
con forma di farfalla, gli orecchini, la collana.<br />
Tutti questi ornamenti sono straordinariamente<br />
lussuosi e caratteristici del Dio supremo. Dovuto<br />
alla sua somiglianza col Sole, i capelli di<br />
Tonatiuh sono dorati. Sul suo viso si notano le<br />
rughe che sono una caratteristica delle persona<br />
anziane, e che secondo la cultura azteca,<br />
dimostravano la maturità e la saggezza degli<br />
atti e delle decisioni, nonché la fermezza di<br />
carattere. Infine, troviamo la lingua in forma di<br />
coltello di ossidiana, esposta verso l'esterno<br />
che indica la necessità di essere alimentata con<br />
la sostanza magica che era il sangue e il cuore<br />
umani; la lingua simboleggia il raggio di luce e<br />
la saggezza perfetta.<br />
L'anno civile del popolo azteca contava con<br />
365 giorni costituiti da 18 mesi di venti giorni<br />
ognuno più cinque giorni che si aggiungevano<br />
al termine del diciottesimo mese; questi ultimi<br />
cinque giorni, oltre considerarsi come complementari,<br />
erano considerati infausti poiché gli<br />
azteca pensavano che durante questi cinque<br />
giorni potevano accadere le maggiori calamità<br />
fino alla distruzione della Terra che, secondo<br />
una leggenda, poteva capitare alla fine di un<br />
ciclo di 52 anni.<br />
Ogni giorno del mese era presidiato da un dio<br />
o da una dea che aveva influenza, data la sua<br />
propria natura, sulle attività degli esseri umani,<br />
per cui il calendario veniva consultato prima di<br />
qualsiasi attività per controllare se il giorno<br />
fosse propizio per essa.<br />
Visto che il significato dei segni del calendario<br />
e la loro interpretazione era conoscenza solo<br />
della classe “sacerdotale”, quando nasceva un<br />
bambino si interpellava uno dei sacerdoti affinché,<br />
secondo il segno e il dio di quel giorno,<br />
anticipasse il destino del neonato; se il segno e<br />
il dio patrono gli erano avversi, si facevano riti<br />
e scongiuri indispensabili per cercare di allontanare<br />
il destino così ostile.<br />
di Luciano Stoppa