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Maggio 2007 - Seniores Telecom Italia - Alatel Lazio

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tutti i diritti civili in quanto esprimeva, nella<br />

concezione globale dell'epoca, con alcune<br />

diversità da Nazione a Nazione, un'emotività,<br />

che rispetto alla razionalità dell'uomo, la<br />

collocava in una posizione di subordinazione.<br />

Il filosofo Auguste Comte vedeva in loro: ” persone<br />

troppo infantili per partecipare alla vita<br />

politica”. Infatti, anche nell'<strong>Italia</strong> Unita, la<br />

Camera dei Deputati escludeva dal voto politico<br />

le donne al pari degli “analfabeti, degli<br />

interdetti, dei carcerati e dei falliti”. Questo<br />

disposto non ha bisogno di commenti perché<br />

parla da sé. Contrario a questo modo di pensare<br />

fu Giuseppe Mazzini, secondo il quale,<br />

non dare alle donne il loro giusto valore sociale<br />

rendeva il desiderio di progresso mutilato<br />

nella sua essenza. Riprendendo il discorso sul<br />

lavoro delle donne esse diventano operaie<br />

con l'avvento delle macchine tessili (camiciaie,<br />

guantaie, etc.). Gli industriali del periodo<br />

utilizzano molto la manodopera femminile<br />

e minorile perché a più basso costo; si innesca<br />

così anche la concorrenza tra lavoro femminile<br />

e quello maschile. Si verifica altresì una<br />

migrazione dalla campagna verso la città, in<br />

particolare per quanto riguarda le giovani<br />

nubili verso aziende manifatturiere o laboratori<br />

di abbigliamento o di altro genere, sistemazioni<br />

diverse da quelle attuate in precedenza<br />

di “tipo familiare”. Tutto questo suscitò<br />

ostacoli, anche da parte dei pensatori risorgimentali,<br />

in quanto la collocazione naturale<br />

della donna, vista come essere sensibile e fragile,<br />

si poteva realizzare solo nella cura e nell'educazione<br />

dei figli, in subordinazione totale<br />

all'uomo, al cui servizio impegnare tutte le<br />

energie disponibili. I benpensanti si avvalsero<br />

anche di argomentazioni di carattere scientifico<br />

per sottolineare l'inferiorità della donna, in<br />

particolare per quanto riguardava le esigenze<br />

della donna di ceto medio, tenuto conto che le<br />

più umili avrebbero continuato ad affiancare i<br />

lavori domestici a quelli svolti fuori dall'ambito<br />

familiare. Infatti, per le donne borghesi,<br />

secondo i pregiudizi dell'epoca, operare<br />

fuori delle mura domestiche costituiva una<br />

sorta di declassamento sociale e morale. E'<br />

importante sottolineare che le donne borghesi<br />

furono agevolate, nelle loro scelte di autonomia,<br />

anche da un maggiore livello culturale,<br />

concesso dalle famiglie per prestigio, ma che<br />

svilupparono nelle giovani un desiderio di<br />

indipendenza ed emancipazione.<br />

In molti scritti dell'800 emerge che il matrimonio<br />

rappresentava per le donne la possibilità<br />

di fuggire dalla stretta sorveglianza dei genitori.<br />

Per quanto invece riguarda le famiglie<br />

contadine la situazione delle donne era veramente<br />

triste e disastrosa; emerge, infatti, che<br />

per il marito era più importante la salute delle<br />

proprie mucche che quella della moglie, in<br />

quanto dalle prime ne derivava un introito,<br />

mentre nell'ipotesi di morte della moglie, egli<br />

avrebbe potuto sempre sceglierne un'altra,<br />

con nuova dote e mobilio. Concezione veramente<br />

agghiacciante! Al momento dei pasti,<br />

inoltre, la moglie, le figlie e le serve dovevano<br />

rimanere in piedi, con il mestolo in mano,<br />

pronte a servire il padrone di casa, i braccianti<br />

e gli altri uomini della famiglia seduti a<br />

tavola. Per quanto riguarda l'educazione dei<br />

giovani, in precedenza e per secoli affidata<br />

alla cura dei religiosi, subì solo verso la fine<br />

del ge sull'obbligo dell'istruzione elementare<br />

che porta il suo nome. L'istruzione degli uomini<br />

secolo un profondo cambiamento. In <strong>Italia</strong><br />

nel 1877 Michele Coppino (1822-1901) fu<br />

autore della Legge sull'obbligo dell'istruzione<br />

elementare che porta il suo nome. L'istruzione<br />

degli uomini e delle donne rimase comunque<br />

profondamente diversificata nei contenuti,<br />

anche se nel 1874 era stato consentito alle<br />

donne l'accesso ai licei ed alle Università.<br />

(Continua)<br />

Famiglia Fratelli Alinari<br />

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