N. 4 - Aprile 2002 - Parrocchia di Chiari
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10COSE SBALORDITIVEMa la finisca!Diego: Ieri sono andato a Messadelle 11 e lo scocciatore <strong>di</strong>quel parroco, invece <strong>di</strong> spiegareil Vangelo, ha perduto quasimezz’ora <strong>di</strong> tempo a raccomandare <strong>di</strong>confessarsi. Confessatevi! Andate aconfessarvi! Non rimanete nel peccato,andate subito, sempre, magari tuttele settimane, anche <strong>di</strong> più, a confessarvi...Ma insomma, è mai possibileche non capisca <strong>di</strong> pestare l’acqua?Non c’è più nulla da insegnare <strong>di</strong> piùutile, più attuale, più moderno? Confessatevi!Confessatevi! Ma cosa crede?Che siamo tutti delinquenti, peccatori,malnati, corrotti e corrompitori?Ma la finisca una buona volta!Giulio: Calmati Diego. Mi sembri alquantoagitato. Ragioniamo un po’con calma, intelligenza e senza pregiu<strong>di</strong>zio.Diego: Sì, io sono un po’ impetuoso,subitaneo, improvviso e abbastanzanervoso, ma sono sincero.Giulio: Non c’è dubbio. Ti conoscobene e so che sei chiaro e limpidocome l’acqua sorgiva <strong>di</strong> fonte alpina.Ma <strong>di</strong>mmi, sei proprio sicuro che ilparroco abbia perso una mezz’ora perraccomandare la confessione?Diego: Mi pare proprio <strong>di</strong> sì.Giulio: Pare invece a me che tu sei unpo’ affrettato nei tuoi giu<strong>di</strong>zi.Dicevi «Il parroco ci crede tutti delinquenti...»Diego: Epper<strong>di</strong>nci! Confessatevi!Confessatevi! È come <strong>di</strong>re «Lavatevi,lavatevi!» A chi si <strong>di</strong>ce: «Lavatevi!»A chi è sporco, no?Giulio: Certo, d’accordo. Si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> lavarsia chi è sporco e si <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> confessarsia chi è in peccato.Diego: Esatto.Giulio: Il parroco <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> confessarsi achi non si confessa mai, perché chi nonsi confessa mai o troppo <strong>di</strong> rado è certamentesporco nell’anima come chi èsporco nel corpo quando non si lavamai.Diego: Ma come può lui giu<strong>di</strong>care?Giulio: Non c’è bisogno <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>carenessuno. Gesù ha detto: «Chi è senzapeccato, scagli la prima pietra.» Chi lapotrebbe scagliare? San Giovanni, il<strong>di</strong>scepolo pre<strong>di</strong>letto e confidente <strong>di</strong>Gesù ha detto: «Chi <strong>di</strong>ce <strong>di</strong> non averpeccato, è un bugiardo». II libro dellaSapienza sentenzia: “L’uomo giustopecca sette volte al giorno”. E allora?Che hai ancora da obbiettare?Diego: Non mi convinci del tutto. «Siamotutti peccatori». Ma che cosa facciamo<strong>di</strong> male noi? Peccatori sono i ladri,gli assassini, le brigate rosse, ecc.Giulio: Certo! È vero! Ma, scusami, ragionianche tu come Gioppino: «Rubato?Non ho mai rubato. Ucciso?Non ho mai ucciso. E perciò sono ungalantuomo».Diego: Proprio così penso anch’io, emolti altri come me.Giulio: Ma non ve<strong>di</strong> che grossolanità<strong>di</strong> spirito e che grossolana riduzione <strong>di</strong>Comandamenti e <strong>di</strong> precetti? Mica cene sono solo due da osservare, sai?Che <strong>di</strong>resti <strong>di</strong> un dottore che afferma<strong>di</strong> essere onesto e giusto perché non hamai ammazzato nessuno? E magarinon ha avuto premura <strong>di</strong> curare gli ammalaticon intelligenza, costanza, stu<strong>di</strong>oaggiornato <strong>di</strong> farmaci e terapiamoderna? Che <strong>di</strong>resti <strong>di</strong> uno scolaroche si lamenta <strong>di</strong> essere stato bocciatoperché lui è sempre andato a scuola,non ha mai picchiato né maestro nécompagni, non ha mai rotto né vetri,né porte, né banchi, e magari non èmai stato attento, non ha mai stu<strong>di</strong>ato,fatto i compiti, ecc. ecc.?Diego: Chiaro, né il dottore né lo scolarohanno fatto il loro dovere.Giulio: E allora ve<strong>di</strong> come sei azzardatonei tuoi giu<strong>di</strong>zi? Non basta non rubaree non ammazzare per essere ungalantuomo. Ci sono tanti altri doverida compiere: andare a Messa ogni domenicae feste comandate, pregare unpo’ tutti i giorni, rispettare, amare eaiutare i genitori, compiere doveri sociali,e sono tanti, persino fare lo scioperoper solidarietà con i lavoratoriche lottano per <strong>di</strong>fendere giusti <strong>di</strong>ritti,testimoniare la fede in famiglia, in fabbrica,a scuola, in piazza, al bar, ecc.Quanti e quanti doveri!!!Diego: Sì, capisco, ma <strong>di</strong> questo passobisogna concludere che nella vita nonsi fa altro che peccati, perché chi riusciràallora a compiere tanti doveri?Giulio: Penso che si debbano evitaregli estremi: un conto è trovare peccatidappertutto, in alto e in basso, in famiglia,al lavoro, nei <strong>di</strong>vertimenti e persinonella minestra e un conto è non trovarnenessuno. Purtroppo oggi il grande,gran<strong>di</strong>ssimo peccato è questo: averperduto il senso del peccato. E il sensodel peccato si è perso perché si è spentala fede. «Dio non c’è», si <strong>di</strong>ce in granparte, oppure «Dio è morto». Ma seDio non c’è, <strong>di</strong>ce Dostoevskij, tutto èlecito, più niente è peccato.Diego: Ma per don Davide tutto è peccato.Se do un bacio alla mia ragazza èpeccato, se esco a passeggio con lei, èpeccato, se due sposi si concedono affettuositàsenza voler figli, è peccato.Se vai a vedere un film è peccato, seleggi un giornale o un rotocalco noncomprato in chiesa è peccato. Ma insomma,è una ossessione! Con questamentalità è impossibile vivere.Giulio: Tu esageri assai e certamenteDon Davide non ragiona come te. Mipare un prete dalle idee chiare e forsetu non sei oggettivo e sereno nei suoiriguar<strong>di</strong>. Però io ti <strong>di</strong>co che una dellecause che hanno <strong>di</strong>minuito il senso delpeccato è anche la tanta osannata liberalizzazionedel sesso e l’esasperazionedell’amore carnale, dell’erotismo.Con la scusa <strong>di</strong> togliere i tabù <strong>di</strong> unaeducazione sessuale gesuitica, nevrotica,che ha creato complessi e coscienzefalse, come se Gesù non avesse condannatol’adulterio, il libero amore, gliatti impuri e persino il guardare unadonna con cattivo desiderio, si è apertala strada a tutte le esperienze, a tutte lepiù spudorate manifestazioni e aberrazionidell’istinto carnale e il mondopare <strong>di</strong>ventato un porcile universale.Diego: Oh! Che esagerato! Mi sembriun Savonarola e come lui ci vuoi mandaretutti all’inferno.Giulio: Ti <strong>di</strong>rò anche questo: la Madonnaa atima ha detto che l’infernoc’è e l’ha mostrato ai tre piccoli veggentie ha <strong>di</strong>chiarato con immenso doloreche molti ci cascano e soprattuttoper i peccati impuri. «Verrà una modache farà soffrire tanto il mio <strong>di</strong>vin iglioe anche me», <strong>di</strong>sse la Vergine, eper questa moda spudorata tantissimipeccati <strong>di</strong> pensiero e <strong>di</strong> azione si compiono.Diego: Per me, qui c’è una grande esagerazione.Mica i peccati più grossi sa-L’Angelo - <strong>Aprile</strong> <strong>2002</strong>