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*GESTIONE 4/02 - Fire

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gine, risultanti dalla definizione di aree soggette<br />

a provvedimenti di riduzione del flusso<br />

luminoso.<br />

Si ritiene importante sottolineare come tale<br />

azione, seppure adottabile nel breve termine,<br />

debba necessariamente svilupparsi ed integrarsi<br />

in uno strumento più complesso e potente<br />

quale il Piano Urbano di Illuminazione, assente<br />

nella città di Modena ma del quale già nel<br />

Contratto di Servizio si auspica la redazione.<br />

Tal documento programmatico, al di la di un<br />

documento-traccia sviluppato dal Servizio<br />

Energia del Comune di Modena, non ha ancora<br />

visto un concreto avvio sia nella definizione<br />

dei referenti che soprattutto in termini di risorse<br />

economiche necessarie.<br />

Una differente linea di azione per la riduzione<br />

dei consumi si può sviluppare anche attraverso<br />

il telecontrollo al fine di permettere lo spegnimento<br />

per fasce temporali differenziate<br />

delle aree sottostanti la medesima centralina.<br />

Tale opzione implica la necessità di investimenti<br />

sul sistema di accensione della rete I.P.:<br />

oggi infatti a Modena l'accensione (e lo spegnimento)<br />

sono demandate esclusivamente<br />

ad un sistema di cellule crepuscolari agenti sui<br />

punti di allacciamento rete che, quando inefficienti,<br />

possono incrementare ingiustificatamente<br />

il periodo di accensione. A tale proposito<br />

se considereremo in prima istanza che l'illuminazione<br />

pubblica venga utilizzata circa<br />

4.000 ore/anno, un'accensione anticipata solo<br />

un quarto d'ora prima del necessario ed uno<br />

spegnimento ugualmente protratto un quarto<br />

d'ora dopo del dovuto corrisponde circa ad un<br />

5% (100.000 v) di spreco di energia elettrica.<br />

Esperienze effettuate da comuni ove sono<br />

stati installate apparecchiature per il telecontrollo<br />

dei punti luce mostrano come la riconversione<br />

dell'impianto può permettere di realizzare<br />

risparmi:<br />

• superiori al 10% dei consumi nelle aree interessate<br />

al provvedimento sfruttando la maggiore<br />

flessibilità gestionale di rete;<br />

• intorno al 10% nei costi di manutenzione.<br />

Le modalità ed i costi di realizzazione di un telecontrollo<br />

sugli impianti META S.p.A. risultano<br />

funzione di uno studio di fattibilità da commissionarsi<br />

alla Società sulle modalità di realizzazione<br />

e sulla conseguente verifica di compatibilità<br />

delle centraline esistenti al pilotaggio remoto.<br />

Il Comune di Modena, tuttavia, ha espressamente<br />

richiesto a META S.p.A. di prevedere<br />

per tutti i nuovi impianti l'utilizzo di apparecchiature<br />

telecontrollabili.<br />

Un discorso del tutto particolare deve essere<br />

periodico di informazione tecnica per gli energy manager<br />

TECNOLOGIE & INIZIATIVE<br />

riservato alla riduzione degli oneri della illuminazione<br />

semaforica (circa 200.000 v/anno<br />

relativamente ai soli consumi elettrici).<br />

Esso potrebbe essere ottenibile soprattutto<br />

attraverso una riconversione progressiva delle<br />

attuali lanterne asservite a lampade ad incandescenza<br />

con lanterne a L.E.D. (Light Emitting<br />

Diode) ottenendo così una drastica riduzione:<br />

– dei consumi elettrici (intorno all'85% in<br />

meno);<br />

– degli oneri di manutenzione dovuti alla maggior<br />

vita delle lampade (da 1 ad oltre 10 anni).<br />

Tale azione, potenzialmente in grado di ridurre<br />

le spese complessive del servizio di circa<br />

250.000 v, potrebbe essere attivata dal 2003,<br />

anno in cui si prevede la formale omologazione<br />

di tali apparecchiatura da parte della normativa<br />

tecnica italiana ma che, ovviamente,<br />

richiederebbe l'attivazione di uno studio di<br />

mercato sin dal corrente anno. Al momento<br />

l’unica esperienza di un certo spessore in questo<br />

campo è in corso nella città di Torino, con<br />

monitoraggio da parte del Politecnico.<br />

Al fine di sgombrare il campo da facili entusiasmi<br />

è necessario sottolineare come la riconversione<br />

richieda il passaggio a Bassa Tensione<br />

dell'impianto di alimentazione delle lanterne<br />

L.E.D. con investimenti anche pesanti ove le<br />

nuove apparecchiature risultassero incompatibile<br />

con i quadri di comando esistenti.<br />

Malgrado ciò esperienze effettuate in altri paesi<br />

europei e nell'ambito di uno progetto SAVE<br />

mostrano come l'intervento sia generalmente<br />

in grado di ripagarsi in circa un quinquennio<br />

contro una durata attesa di oltre 10 anni.<br />

Vale la pena infine di evidenziare che META<br />

S.p.A. S.p.A. sta acquisendo una nuova professionalità<br />

nella gestione di tali sistemi di<br />

segnalazione in quanto la nuova segnaletica<br />

viaria a servizio delle linee filoviarie urbane<br />

risulta già realizzata tramite L.E.D.<br />

È stata infine esaminata accuratamente la<br />

possibilità di ridurre gli esborsi legati alla illuminazione<br />

attraverso la alienazione delle utenze<br />

di grandi aree non strettamente collegate all'uso<br />

pubblico quali aree di parcheggio a servizio<br />

del Nuovo Polo Universitario ed i Centri<br />

Commerciali urbani. Nel primo caso è stata<br />

positivamente verificata la presenza fin d'ora di<br />

un regolatore di flusso in grado potenzialmente<br />

di ridurre l'illuminamento dell'area in orari di<br />

chiusura e/o non utilizzo; si è rilevato tuttavia<br />

come tale apparecchiatura verrebbe contestualmente<br />

a ridurre l'illuminamento della viabilità<br />

di contorno.<br />

Si è pertanto ritenuto di rimandare l'intervento,<br />

19<br />

gestione energia N. 4/20<strong>02</strong>

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