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*GESTIONE 4/02 - Fire

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32<br />

N. 4/20<strong>02</strong><br />

POLITICHE, PROGRAMMI, NORMATIVE<br />

ottenuto dai vari interventi. Un primo documento<br />

di consultazione è già stato emesso ed ha<br />

ricevuto osservazioni dai vari operatori.<br />

Le Regioni hanno spazio per definire, area per<br />

area, gli interventi prioritari e di aggiungere loro<br />

finanziamenti per indirizzare le scelte verso le<br />

aree di maggior interesse locale.<br />

Si tratta di scelte molto complesse, con obiettivi<br />

molto ambiziosi anche se non impossibili da<br />

raggiungere. Grande importanza viene data ai<br />

meccanismi di valutazione e valorizzazione dei<br />

risultati. Un sistema molto semplice rischia infatti<br />

di privilegiare gli interventi nel settore industriale,<br />

ove i maggiori fattori di carico e la maggiore<br />

dimensione degli interventi possono promuovere,<br />

da soli, la diffusione allargata delle tecnologie<br />

più efficaci; d’altra parte un sistema che<br />

volesse tenere conto delle tante specificità del<br />

settore civile rischierebbe di essere troppo complesso<br />

e costoso da gestire.<br />

Una opportunità per gli Enti Locali<br />

Per gli Enti Locali questi due decreti possono<br />

costituire una opportunità per rinforzare vecchi<br />

legami con i distributori, specie quando sono<br />

società partecipate ed avviare nuovi rapporti in<br />

un’ottica di mercato. Infatti gli Enti Locali sono i<br />

concessionari dei distributori del gas naturale e<br />

possono predisporre i relativi contratti in modo<br />

da dare un ruolo dimostrativo e didattico alle<br />

diminuzioni dei loro consumi e favorire così interventi<br />

delle aziende di distribuzione di energia su<br />

situazioni significative come replicabilità. Ugualmente<br />

le Regioni, sentiti gli Enti Locali nel definire<br />

le priorità per gli interventi di efficienza, possono,<br />

con differenti poteri nel settore elettrico ed<br />

in quello del gas, ai sensi dei due decreti, dare<br />

priorità a quelli effettuati presso gli Enti Locali,<br />

per la loro visibilità e per la ricaduta allargata dei<br />

benefici. Lo stesso atteggiamento può essere<br />

scelto dalle Regioni nell’allocare le loro risorse<br />

aggiuntive, privilegiando, per gli stessi motivi, gli<br />

interventi presso gli Enti Locali, la Sanità<br />

Pubblica e le altre sedi locali della Pubblica<br />

Amministrazione centrale. Infine gli Enti Locali<br />

possono accorpare i vari interventi singoli in<br />

pacchetti in programmi di attuazione scaglionata<br />

nel tempo in modo da ottimizzare l’utilizzo<br />

delle risorse evitando la estemporaneità tipica<br />

degli interventi nelle residenze.<br />

Tipologia degli interventi<br />

Gli interventi possono riguardare quasi tutti i settori<br />

delle attività degli Enti Locali, siano esse gestite<br />

in propria concessione o appaltate. In allegato<br />

sono riportate le aree principali già individuate.<br />

gestione energia<br />

Opportunità<br />

per<br />

i Comuni<br />

IDecreti MICA 24 aprile 2001 fissano l'obbligo<br />

per i grandi distributori di energia<br />

elettrica e gas di effettuare interventi presso<br />

gli utenti finali al fine di ottenere nei<br />

prossimi anni un risparmio di energia primaria.<br />

A tal fine i distributori possono intervenire<br />

direttamente, tramite società controllate o<br />

possono acquistare titoli di efficienza energetica<br />

da ESCO che abbiano effettuato interventi<br />

fra quelli ammessi dai Decreti stessi. L’Autorità<br />

per l’Energia Elettrica ed il Gas ha il compito di<br />

elaborare le linee guida per l’attuazione dei<br />

Decreti. Si tratta di un meccanismo innovativo<br />

rispetto alle esperienze italiane, che avrà il<br />

compito di promuovere la diffusione di tecnologie<br />

collegate all’uso efficiente dell’energia ed<br />

al risparmio energetico, con i conseguenti<br />

effetti benefici per l’ambiente, la sicurezza<br />

degli approvvigionamenti e la società.<br />

Descrizione del meccanismo<br />

In sostanza il meccanismo base prevede che<br />

a fronte di ogni intervento effettuato presso gli<br />

utenti finali da un distributore o da una ESCO<br />

vengano emessi dei titoli di efficienza da parte<br />

dell’Autorità. Mediante queste attestazioni i<br />

distributori possono dimostrare il raggiungimento<br />

degli obiettivi previsti dai Decreti. Per<br />

finanziarsi l’esercente può attingere a eventuali<br />

fondi regionali e nazionali, può chiedere la partecipazione<br />

dell’utente beneficiario e può ricevere<br />

dei riconoscimenti in tariffa, secondo un<br />

tetto massimo stabilito dall’Autorità. Nel primo<br />

periodico di informazione tecnica per gli energy manager

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