*GESTIONE 4/02 - Fire
*GESTIONE 4/02 - Fire
*GESTIONE 4/02 - Fire
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
4<br />
N. 4/20<strong>02</strong><br />
FORMAZIONE & PROFESSIONE<br />
Negli ultimi anni si è assistito ad un rilevante<br />
progresso della tecnica delle<br />
grandi turbine a gas: le potenze unitarie<br />
sono ancora sensibilmente aumentate<br />
e nel contempo l’efficienza di conversione fra<br />
l’energia primaria del combustibile e la potenza<br />
meccanica disponibile sull’albero di uscita è risultata<br />
sensibilmente incrementata. Anche le emissioni<br />
specifiche, in termini sopra tutto di NOx e<br />
CO hanno segnato interessanti riduzioni, sino a<br />
scendere – per qualche modello particolarmente<br />
avanzato – al di sotto della decina di unità per<br />
milione nei gas di scarico. Questi importanti progressi<br />
sono da ascrivere principalmente, insieme<br />
a numerosi altri di minore importanza, ai provvedimenti<br />
presi in tre aree del sistema costituente la<br />
macchina turbogas: più alte temperature del gas<br />
di combustione all’ingresso, miglioramenti tecnologici<br />
nei bruciatori, impiego di vapore come<br />
mezzo di raffreddamento interno alla turbina (in<br />
luogo dell’aria) specialmente delle palettature<br />
esposte alla maggiori temperature. Questi interventi<br />
hanno permesso il raggiungimento di più<br />
alte potenze specifiche, quindi superiori potenze<br />
unitarie nominali.<br />
Attualmente, parecchi costruttori offrono modelli<br />
con potenze unitarie di diverse centinaia di MW,<br />
che consentono la realizzazione di impianti in<br />
ciclo combinato gas/vapore che si avviano a<br />
gestione energia<br />
ALDO BUSCAGLIONE<br />
ECONERG<br />
Luci ed ombre<br />
delle grandi turbine a gas<br />
dell’ultima generazione<br />
I più importanti progressi degli ultimi anni<br />
superare la soglia dei 1000 MW con rendimenti<br />
elettrici dell’ordine del 55%.<br />
Tuttavia si vanno accumulando segnali provenienti<br />
dalla pratica esperienza operativa di queste<br />
grandi unità indicanti che non tutto fila liscio<br />
nel migliore dei modi possibili: in effetti le statistiche<br />
pubblicate di recente dalla stampa specializzata<br />
fanno emergere elementi di perplessità. In<br />
particolare negli USA dove – secondo la positiva<br />
tradizione di quel paese – fatti anche negativi<br />
vengono segnalati e discussi nella loro realtà<br />
obiettiva, varie risultanze dell’impiego delle unità<br />
suddette sono risultate piuttosto negative in termini<br />
di continuità dell’esercizio e – conseguentemente<br />
– di risultati economici operativi.<br />
È notorio che ogni nuova macchina attraversa di<br />
norma un periodo caratterizzato da “malattie<br />
dell’infanzia”, però le notizie sopra accennate<br />
inducono a pensare che questa infanzia – almeno<br />
per alcuni modelli di turbogas di grande<br />
potenza e di nuova generazione – sia alquanto<br />
più travagliata di quanto ci si poteva attendere.<br />
Le varie esperienze riportate da differenti fonti<br />
(congressi tecnici, articoli su riviste autorevoli in<br />
materia, statistiche pubblicate da organismi di<br />
ricerca, ecc.) evidenziano che le difficoltà riscontrate<br />
interessano praticamente tutte le principali<br />
imprese di costruzione di turbine a gas di notevole<br />
potenza a livello mondiale (General Electric,<br />
periodico di informazione tecnica per gli energy manager