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*GESTIONE 4/02 - Fire

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44<br />

N. 4/20<strong>02</strong><br />

N E W S<br />

I decreti<br />

I decreti ministeriali 24 aprile 2001<br />

impongono Nl’obbligo E W Salle<br />

aziende<br />

distributrici di energia elettrica e<br />

gas di realizzare interventi di miglioramento<br />

dell’efficienza energetica<br />

presso gli utenti finali, intervenendo<br />

direttamente, avvalendosi<br />

di società controllate o<br />

acquistando titoli di efficienza da<br />

una ESCO.<br />

L’Autorità ha il compito di definire<br />

le linee guida che completeranno<br />

il quadro di riferimento normativo;<br />

a tal fine ha pubblicato a marzo<br />

un documento di consultazione,<br />

cui sono seguite delle audizioni a<br />

giugno. Fra i punti salienti che<br />

l’Autorità si trova a dover sciogliere<br />

si segnalano:<br />

• le modalità di riconoscimento<br />

dei risparmi conseguiti, distinguendo<br />

fra interventi di sostituzione<br />

e ex-novo, considerate le<br />

tre modalità di valutazione dei<br />

progetti proposte (standardizzata,<br />

ingegneristica, a consuntivo);<br />

• la taglia minima degli interventi<br />

ammissibili, eventualmente accorpati<br />

(500-2000 tep/anno);<br />

• il costo medio riconosciuto per<br />

tep, al fine del recupero in tariffa<br />

da parte dei distributori della<br />

parte dei costi sostenuti non<br />

coperti attraverso incentivi e<br />

contributi (150-200 w/tep);<br />

• l’entità delle sanzioni da comminare<br />

alle aziende di distribuzione<br />

qualora non ottemperino<br />

agli obblighi previsti.<br />

Il regolamento dovrebbe essere<br />

emanato dall’Autorità fra fine dicembre<br />

ed inizio gennaio. Ulteriori<br />

ritardi alimenterebbero l’attuale<br />

clima di incertezza, che non può<br />

che essere dannoso per la credibilità<br />

del meccanismo ed introduce<br />

ritardi nell’attuazione che potrebbero<br />

non essere recuperati.<br />

Nel sito web della FIRE (www.fireitalia.it)<br />

sono disponibili vari documenti<br />

che illustrano lo schema di<br />

funzionamento dei due decreti.<br />

gestione energia<br />

COMUNICATO STAMPA<br />

Attuazione dei decreti 24 aprile 2001:<br />

una nuova sfida per gli Energy Manager<br />

Ricicla Energia – 7 novembre 20<strong>02</strong><br />

Relazione della giornata<br />

I decreti per l'efficienza energetica<br />

rappresentano un'ottima opportunità<br />

per la diffusione delle tecnologie<br />

per l'uso razionale dell'energia.<br />

La loro applicazione potrà<br />

comportare la crescita ed il rafforzamento<br />

delle società di servizi<br />

energetici (ESCO) e la ricerca di<br />

un ruolo nuovo per le aziende di<br />

distribuzione. Certi adempimenti<br />

di tipo ambientale potranno inoltre<br />

beneficiare di una sinergia con<br />

gli interventi promossi dai decreti:<br />

basti pensare alla direttiva IPPC<br />

ed all'abbattimento delle emissioni<br />

da COV.<br />

Per queste ragioni la FIRE ha<br />

deciso di organizzare un convegno<br />

in cui fossero illustrate alcune<br />

tecnologie implementabili nell'ambito<br />

dei due decreti, caratterizzate<br />

da buoni indicatori tecnico-economici,<br />

da replicabilità e<br />

da un grado di maturità tecnologica<br />

adeguato.<br />

L'incontro ha beneficiato di una<br />

larga partecipazione di pubblico,<br />

grazie all'argomento di interesse<br />

per energy manager ed operatori<br />

del settore.<br />

Dopo il saluto da parte del Presidente<br />

dell'Associazione, prof.<br />

Boffa, e dell'ing. Tomassetti, l'ing.<br />

Di Santo ha descritto sinteticamente<br />

il meccanismo di funzionamento<br />

dei decreti 24 aprile 2001,<br />

illustrando un possibile modo di<br />

operare di ESCO e distributori<br />

all'interno del meccanismo, con i<br />

relativi flussi di cassa nel caso di<br />

alcune tipologie di intervento<br />

standard proposte nelle schede<br />

del documento di consultazione<br />

dell'Autorità. I semplici conti<br />

hanno evidenziato come alcuni<br />

interventi siano comunque convenienti<br />

(lampade ad alta efficienza)<br />

ed altri siano interessanti in<br />

un'ipotesi operativa di finanziamento<br />

tramite terzi praticabile da<br />

una ESCO. È inoltre stato accennato<br />

il ruolo possibile per gli Enti<br />

Locali e l'opportunità di attivare<br />

dei contatti con le aziende di<br />

distribuzione e le Regioni, non<br />

trascurando la possibile sinergia<br />

con la direttiva IPPC.<br />

Il documento prosegue la descrizione<br />

degli interventi suddivisi fra<br />

le due sessioni mattutina, dedicata<br />

al settore industriale, e pomeridiana,<br />

dedicata a quello civile. Nel<br />

corso della prima ENEL Distribuzione<br />

e Italgas hanno inoltre<br />

illustrato il loro possibile modo di<br />

operare e una serie di interventi<br />

tipici nei loro settori di attività.<br />

Prima sessione<br />

L'ing. Torselli di ENEL Distribuzione<br />

ha parlato delle attività della<br />

sua azienda nel campo delle elettrotecnologie<br />

efficienti, approfondendo<br />

in particolare la compressione<br />

meccanica del vapore, in<br />

sostituzione degli evaporatori per<br />

la concentrazione di vari tipi di<br />

soluzioni, e le applicazioni degli<br />

infrarossi, sia per esigenze di<br />

riscaldamento, sia per applicazioni<br />

industriali. I tempi di ritorno del<br />

primo tipo di intervento possono<br />

essere inferiori all'anno senza<br />

ricorrere agli incentivi previsti dai<br />

decreti. Purtroppo la diffusione<br />

della tecnologia è rallentata dallo<br />

scarso interesse dei produttori,<br />

che preferiscono proporre tecnologie<br />

tradizionali, che consentono<br />

loro di conseguire maggiori margini<br />

di guadagno, unito alla mancanza<br />

di richieste da parte degli utenti,<br />

più che altro per mancanza di<br />

informazioni sui benefici connessi.<br />

Nell’intervento successivo l’ing.<br />

Canci di Italgas ha illustrato una<br />

comparazione fra i costi di investimento<br />

per tep risparmiata relativa<br />

ad alcuni interventi, confrontandoli<br />

con i possibili introiti derivanti<br />

dal recupero in tariffa. La<br />

relazione è proseguita mostrando<br />

in dettaglio un'ipotesi di sostituzione<br />

di caldaia tradizionale a gas<br />

con altra ad alta efficienza. Non è<br />

difficile ottenere tempi di ritorno<br />

compresi fra i 3 ed i 5 anni, come<br />

periodico di informazione tecnica per gli energy manager

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