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al prof. Sergio Morgante, per avermi seguito come ... - Udine Cultura

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to della g<strong>al</strong>leria “Bozzo”, ancora evidente nel tratto inizi<strong>al</strong>e, era di collegare la strada,<br />

indicante il livello 0, con la miniera a quota 63. Il commissario montanistico, visti gli<br />

scarsi risultati e le ingenti spese sostenute, non concesse l’investitura.<br />

Nel 1876 la direzione tecnica passò <strong>al</strong>l’ing. Oliva che concentrò tutti gli sforzi nel<br />

completamento della g<strong>al</strong>leria “Costanza”, la prima a dover incontrare il miner<strong>al</strong>e. Con<br />

l’ing. Colacicchi, nel 1877, la “Costanza” fu collegata, con un camino di 11 m, con la<br />

“Bauer”, ap<strong>prof</strong>ondendo il pozzo di 5,5 metri già esistente, migliorando l’eduzione delle<br />

acque e la ventilazione. D<strong>al</strong> 1878 <strong>al</strong> 1881 furono eseguiti lavori <strong>al</strong> fine di non <strong>per</strong>dere i<br />

diritti d’indagine. I lavori furono condotti, spesso in maniera irrazion<strong>al</strong>e, senza un’indagine<br />

ap<strong>prof</strong>ondita tanto che il Marinoni (1881) scriveva “La indagine di rio Fouz, cui<br />

devesi augurare che possa esser presto trasformata in una regolare investitura di scavo, se<br />

si mantenne attiva lo si deve <strong>al</strong>la ostinata <strong>per</strong>severanza messa nei lavori di ricerca. L’indagine<br />

di rio Fouz non ha ancor dato <strong>al</strong>cun utile prodotto (...)”. Nessuna notizia si ha fino<br />

<strong>al</strong>l’anno 1925, quando compaiono resoconti di ricerche, non sempre continue, nella rivista<br />

del Corpo delle miniere. Abbandonata la “miniera bassa” di quota 711 m, poco produttiva,<br />

lo sfruttamento inizia nella miniera “<strong>al</strong>ta” di quota 800 m con grandi lavori e <strong>per</strong> i qu<strong>al</strong>i è<br />

costruita, nel 1926, una teleferica che da questa raggiungeva la strada carrabile.<br />

D<strong>al</strong> 1926 <strong>al</strong> 1936 la Società Anonima Miniere di V<strong>al</strong>le Aupa estraeva fluorite proveniente<br />

soprattutto d<strong>al</strong> cocuzzolo di quota 800 m. Tra il 1937 ed il 1940 l’ing. P<strong>al</strong>ese<br />

continuò le ricerche nell’<strong>al</strong>ta V<strong>al</strong> Aupa e nel Rio del Fous con l’estrazione di 170 t di<br />

fluorite. Nel 1941-42 le ricerche furono affidate <strong>al</strong>la Società Lavorazioni Organiche Inorganiche<br />

(S.L.O.I.) di Bergamo, subentrata <strong>al</strong>l’ing. P<strong>al</strong>ese, che continuò con i <strong>per</strong>messi<br />

“Aupa”. Alla fine del 1943 la società si sciolse a causa degli avvenimenti politico-militari.<br />

Nel settembre 1947 risubentrò l’ing. P<strong>al</strong>ese con la concessione dei <strong>per</strong>messi di ricerca,<br />

Interno di una g<strong>al</strong>leria della “Miniera bassa” del Rio del Fous.<br />

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