“Graft versus host disease orale in pazienti sottoposti a ... - SIPMO
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GvHD ORALE IN PAZIENTI SOTTOPOSTI A TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI A REGIME RIDOTTO E CONVENZIONALE<br />
term<strong>in</strong>e del parto: si tratta di circa 50-150 ml di sangue nei nati a term<strong>in</strong>e;<br />
esso viene processato e criopreservato entro 36 ore: <strong>in</strong> seguito può essere<br />
conservato a lungo nelle banche placentari (Lambertegh<strong>in</strong>i Deliliers 2000).<br />
Il sangue prelevato viene sottoposto ad accertamenti dopo sei mesi dal parto<br />
e le sacche di bamb<strong>in</strong>i <strong>in</strong>fetti o con difetti genetici vengono scartate. Il<br />
sistema HLA del feto viene successivamente tipizzato e, una volta uscito dal<br />
periodo di quarantena può essere utilizzato.<br />
Il trapianto di sangue proveniente dal cordone presenta alcuni importanti<br />
vantaggi rispetto alle altre tecniche:<br />
il trapianto può essere effettuato anche se non esiste una corrispondenza<br />
assoluta HLA;<br />
il sangue di cordone è immunologicamente meno aggressivo delle altre<br />
fonti;<br />
il rischio di Graft <strong>versus</strong> Host Disease (GvHD) è <strong>in</strong>feriore, ma non viene<br />
perso l’effetto Graft <strong>versus</strong> Leukemia (GvL, reazione delle cellule<br />
trapiantate contro la malattia primitiva).<br />
Lo svantaggio maggiore, che attualmente impedisce un ampio utilizzo di tale<br />
metodica, è rappresentato dalla quantità di cellule stam<strong>in</strong>ali raccolte che<br />
essendo limitata, rende il trapianto possibile quasi esclusivamente nei<br />
<strong>pazienti</strong> pediatrici; <strong>in</strong>oltre, l’attecchimento del trapianto avviene più<br />
tardivamente rispetto alle altre tecniche (Lennard et al. 2000).<br />
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