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“Graft versus host disease orale in pazienti sottoposti a ... - SIPMO

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GvHD ORALE IN PAZIENTI SOTTOPOSTI A TRAPIANTO DI CELLULE STAMINALI A REGIME RIDOTTO E CONVENZIONALE<br />

correlata alla disfagia e al dolore <strong>in</strong>dotti dalla mucosità (Schubert et al.<br />

1998).<br />

La funzione salivare tende a migliorare durante i primi 3-6 mesi dopo il<br />

trapianto, ma <strong>in</strong> alcuni casi il danno risulta essere permanente. La GvHD<br />

può essere responsabile di disfunzioni ghiandolari le quali riproducono un<br />

quadro simile a quello della s<strong>in</strong>drome di Sjögren come risultato di un danno,<br />

causato dai l<strong>in</strong>fociti del donatore che attaccano le strutture ac<strong>in</strong>ari e duttali<br />

delle ghiandole salivari dell’ospite. I <strong>pazienti</strong> affetti da GvHD possono<br />

presentare anche mucoceli localizzati con maggior frequenza a carico della<br />

mucosa labiale e del palato molle; queste lesioni spesso vengono confuse<br />

con vescicole causate dall’HSV (Schubert et al. 1998).<br />

La xerostomia predispone questi soggetti ad un elevato rischio di sviluppare<br />

carie dentali le quali possono essere prevenute utilizzando appropriati regimi<br />

di igiene <strong>orale</strong> e applicando soluzioni topiche di fluoro per favorire la<br />

rim<strong>in</strong>eralizzazione dello smalto (Dens et al. 1996).<br />

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