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Giorgio era rimasto molto infastidito e deluso durante le prime settimane, ma<br />
in seguito accadde qualcosa che mutó completamente la sua vita amorosa.<br />
In quei tempi era magazziniere in una grande fabbrica di biancheria femminile il cui<br />
personale era costituito in grande maggioranza da donne.<br />
Prima che si sposasse le operaie lo trattavano amichevolmente, ma quasi come se non<br />
fosse un uomo, lo vedevano piccolo, magro e mansueto e non lo consideravano un<br />
maschio pericoloso.<br />
Ma al ritorno dal viaggio di nozze qualcosa cambió, forse in lui che aveva assunto<br />
un’aria disinvolta da malandrino, o forse per l’interesse suscitato dalla curiositá, certo<br />
é che alcune cominciarono a guardarlo con altri occhi, in maniera diversa,<br />
scherzavano, facevano domande indiscrete, impertinenti, commenti salaci e<br />
ridacchiavano fra loro quando lo vedevano apparire.<br />
La piú impertinente di tutte era Annetta, una ragazza, piccola come lui ma niente<br />
affatto magra, anzi piuttosto in carne lá dove ci voleva.<br />
Era entrata nel suo sgabuzzino per fargli firmare una bolletta di entrata di prodotti<br />
finiti e vi si soffermó facendogli una serie di domande maliziose alle quali Giorgio<br />
rispondeva altrettanto maliziosamente. Ad un certo punto Annetta dopo averne detta<br />
una piú grossa delle altre fuggí ridendo perché lui aveva minacciato di sculacciarla.<br />
Erano soli nel capannone, Giorgio la inseguí, lei non si sforzó eccessivamente nella<br />
fuga, si lasció raggiungere, e le sculacciate si trasformarono in carezze.<br />
Era la prima volta che Giorgio aveva a che fare con una donna che non fosse una<br />
prostituta o una balena corpacciuta e inerte come Matilde. Annetta era una ragazza<br />
piena di brio e di sensualitá, il sangue caldo delle donne giovani e sane. Si lasció<br />
docilmente trascinare dietro un grosso blocco di casse piene di reggipetti e<br />
mutandine.<br />
In quel luogo oscuro scoprí che Giorgio era piccolo di statura ma eccezionalmente<br />
ben dotato proprio di quello che era stato il terrore di Matilde e, al contrario di<br />
questa, non ne rimase affatto terrorizzata e seppe apprezzarlo come meritava.<br />
Ma non fu tanto accorta da mantenere il segreto, la voce si sparse e non furono<br />
poche quelle che, spinte dalla curiositá piú femminile che possa esistere, vollero<br />
assicurarsi personalmente se la fama corrispondeva alla realtá.<br />
Da allora in avanti la vita di Giorgio e Matilde ebbe una evoluzione positiva su<br />
nuove basi di convivenza.<br />
Giorgio era divenuto un uomo sessualmente soddisfatto, rientrava in casa con i sensi<br />
placati e se di quando in quando cercava l’amore della moglie era soltanto per un<br />
punto d’onore, quasi a dare un significato al matrimonio, altrimenti sarebbe stato<br />
come vivere con una madre o una sorella sebbene in effetti fosse proprio quella la<br />
realtá.<br />
La loro convivenza divenne piacevole, praticamente libera dalle complicazioni del<br />
sesso. Anche i rari amplessi erano divenuti ben piú sopportabili per Matilde , quasi<br />
una formalitá burocratica. Senza impulsi incontenibili, Giorgio era ormai un uomo<br />
sazio da questo lato, non nel matrimonio, ma paradossalmente a causa del<br />
matrimonio.<br />
Se non avesse preso moglie sarebbe rimasto quell’ometto insignificante che era prima<br />
e che di quando in quando era costretto a ricorrere alla desolazione delle