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EMMA E IL PIOPPO

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Sempre, quando faccio l’amore per amore, e non solamente per soddisfare i miei<br />

istinti, amo non solamente col corpo ma anche con l’anima nelle proporzioni che<br />

volta a volta l’intensitá dei sentimenti impone, sempre finendo col prevalere<br />

l’intensitá della sensazione fisica.<br />

Con Hiem era diverso, completamente diverso. Era l’anima a prevalere dandomi una<br />

sensazione totale di abbandono e di seduzione con una violenza da provocarmi<br />

addirittura il male fisico. Non riusciró mai a spiegarlo bene, lo so, ma provavo<br />

qualcosa impossibile a tradurre in parole, qualcosa che mi prendeva completamente.<br />

L’unica maniera di renderne una pallida idea é che mi sembrava realmente di<br />

fondermi in lei, corpo e anima, forse piú l’anima che il corpo e che al momento di<br />

staccare il mio corpo dal suo mi dominava un tormento insopportabile, un’angustia<br />

senza fine come se realmente una parte di me stesse morendo con la separazione.<br />

Sospetto seriamente che la madre, oltre alla gastronomia ed alle arti erotiche, le avesse<br />

anche trasmesso la conoscenza di arti magiche, tanto vicino alla magia l’atmosfera che<br />

veniva a crearsi non appena i nostri corpi si univano, come se quella fosse la nostra<br />

vera natura, un essere costituito da due parti temporaneamente separabili ma che<br />

soffriva nella separazione e che si sentiva completamente realizzato solo quando le<br />

due parti delle quali era composto erano unite.<br />

Trascorsa la settimana dedicata alla mia terza luna di miele, il ritorno alla vita di<br />

tutti i giorni mi riuscí insopportabile nei primi tempi, anche perché le cose erano<br />

divenute ormai ben piú complicate, giá complicate con due donne, figuriamoci con<br />

tre.<br />

Riuscivo comunque a districarmi con diabolica abilitá, anche perché in effetti quello<br />

di destreggiarmi tra i miei amori era l’unica cosa che avevo da fare ed in questa arte<br />

ero divenuto un campione.<br />

Non avevo preoccupazioni finanziarie, economicamente ero un privilegiato, malgrado<br />

tutto non mi ero mai dato a spese pazze e il rendimento del mio capitale piú grande<br />

delle spese, tanto da accorgermi di diventare ricco ogni giorno di piú.<br />

Inevitabilmente i miei rapporti con Betty e Melanie si deteriorarono, sia pure<br />

impercettibilmente, e a poco a poco le due donne andarono rassegnandosi alla mia<br />

mancanza di entusiasmo senza soffrirne eccessivamente, o almeno cosí mi sembrava.<br />

Non era rimasto sorpreso nel caso della placida Melanie, data la sua indole pacifica e<br />

la sua dedizione al figlio.<br />

Melanie era andata ingrassando, ormai divenuta una donna fiorente, forse<br />

eccessivamente fiorente, scoppiava di salute, le carni le tendevano sempre piú la pelle<br />

rosea fino a farla divenire traslucida.<br />

Quando si rammaricava che la pinguedine stava invadendo il suo corpo, e mi<br />

esprimeva il timore che se troppo grassa non l’avrei piú amata, la rassicuravo<br />

dicendole di non preoccuparsi perché in tal caso ci sarebbe stata sempre piú ciccia per<br />

far l’amore.<br />

Non mentivo, quell’abbondanza rappresentava un diversivo per i miei sensi che<br />

avevano bisogno di stimoli sempre nuovi per poter sostenere il ritmo infernale della<br />

mia vita amorosa e far l’amore con Melanie era come trovare rifugio in una oasi di<br />

tranquillitá, come raggiungere una laguna di acque tiepide e calme dopo di aver<br />

nuotato a lungo tra le onde furiose dell’oceano in tempesta.

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