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EMMA E IL PIOPPO

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Ora capisco il perché e il percome di quella tua insinuazione di qualche settimana prima<br />

–Forse se ti allontanassi per qualche tempo, al tuo ritorno tutto potrebbe essere diverso tra noi, la tua<br />

assenza potrebbe non farmiti vedere piú come un fratello, ti guarderei sotto un aspetto diverso...- e<br />

continuavi insinuante facendo balenare davanti agli occhi la prospettiva di poter finalmente realizzare il<br />

sogno della mia vita.<br />

Solo dopo che ti ho vista attorcigliandoti all´amante appoggiata al pioppo é che ho capito che tentavi di<br />

allontanarmi per essere piú libera di incontrarti col tuo ganzo, la mia presenza ti infastidiva, era un<br />

pericolo, ti rendevi conto che da un momento all´altro avrei potuto capire. E allora?<br />

Sapevi che il romanzo col professore aveva il destino segnato.<br />

Durante la mia assenza avresti vissuto le ore frenetiche dell´insensata tragica felicitá e al mio ritorno<br />

avresti infine permesso che si compisse il fato ineluttabile che ci perseguiva da quando eravamo nati.<br />

Mi avresti detto – Sono pronta finalmente.-<br />

Ti avrei sposata anche se avessi saputo che avevi il figlio di un altro nella pancia.<br />

Sí, perché da quel che vidi nella vostra furia d´amore sarebbe stato quasi impossibile che non ci<br />

rimanessi.<br />

Me lo avresti confessato<br />

-Ho dovuto farlo. Ho dovuto farlo per rompere l´incantesimo, la maledizione che mi impediva di amarti<br />

come donna. Dovevo farlo per dare una scossa alla situazione che si era cristallizzata e con certezza lo<br />

sarebbe rimasta per sempre, ti avrei sempre voluto bene ma senza mai poterti amare come avrei voluto.<br />

Per questo mi sono invischiata in un amore impossibile, un amore che non sarebbe durato piú di quel<br />

tanto da provocare la scossa psicologica e trasformarmi nella donna che ti avrebbe finalmente amato<br />

come desideravo da sempre senza mai poterci riuscire.<br />

Per questa ragione, Stefano, ho compiuto il sacrificio, sí, perché per me é stato un grosso sacrificio.-<br />

Non esser ipocrita, Emma, non mentire, Emma. Non erano certo di dolore i tuoi urli mentre ti<br />

attorcigliavi come edera a quel gigante.<br />

-Mio caro, il nostro corpo é quello che é, indipendente dal sentimento. Le forze della natura sempre<br />

finiscono col prevalere, forse non sai che molte donne godono anche se non vorrebbero mentre vengono<br />

violentate. Sí, anche lo stupro puó provocare l´orgasmo, non lo sapevi?-<br />

Né lo sapevo, né ci credo. Come potrei crederti?<br />

Eri a un passo da me e canterellavi felice.<br />

Poco alla volta, sempre piú abbattuto andavo rassegnandomi, la calma cominciava a<br />

ritornare, avvilito, apatico, stavo per arrendermi, rinunciare al grande sogno<br />

Fu nel momento in cui scorsi qualcosa di cilestrino nella tua mano, un qualcosa di<br />

indefinibile fin quando non apristi il pugno e vidi che erano le tue mutandine, Emma.<br />

Le mantenevi con la punta delle dita agitandole trionfante come un vessillo. Le<br />

mutandine che lui ti aveva tolte, Emma.<br />

La ragione che stava tornando mi abbandonó definivamente.<br />

Di nuovo la rabbia mi aveva dominato, lo spezzone di ramo strappato dal vento, era ai<br />

miei piedi. Afferrarlo e colpirti alla testa fu un attimo. Perdesti immediatamente i sensi,<br />

almeno cosí mi parve, senza poterti render conto di quel che era accaduto.<br />

Ti colpii un´altra volta e poi un´altra ancora e ancora e ancora. Mi fermai solo quando<br />

mi accorsi di averti sfondato il cranio.<br />

Eri passata dall´amore alla morte in pochi minuti, poco prima ti contorcevi e urlavi di

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