EMMA E IL PIOPPO

porta via la figlia. É molto semplice e pratico.-
Anche a me sembrava molto semplice e pratico, ma mi venne un dubbio
-E se alla giovane desiderata il pretendente non piace?- domandai
-Non esiste questo pericolo, i due si mettono d’accordo prima, la ragazza avvisa il
padre, il quale altrimenti non accetterebbe nemmeno di parlare col pretendente.
Comunque la ragazza si dará solo dopo il pagamento ed il permesso del padre. Fino a
quel momento avranno fatto solo quel che io ho fatto a te.
É importante che l’uomo si renda conto dell’abilitá della futura moglie, se é stata abile
in quello, lo sará anche nel resto. Per tradizione le madri hanno sempre insegnato alle
figlie come fare per riuscir a dare il massimo di piacere all’uomo e non lasciarlo
deluso. Le lezioni cominciano non appena la bambina é divenuta ragazza, cioé subito
dopo la prima mestruazione.
Mi resi immediatamente conto che si trattava di una consuetudine
lodevolissima e pratica. Nel nostro caso per esempio, dopo la convincentissima
dimostrazione che Hiem mi aveva dato, era facilissimo prevedere le future delizie del
letto matrimoniale. L’argomento era divenuto interessante e le domandai
-Cosa dovrei fare allora, presentarmi a tuo padre con un autotreno carico di riso,
polli, maiali, banane e altro ben di Dio e chiedergli se quello gli basta o se la figlia ha
mangiato invece due autotreni di alimenti dal giorno nel quale é nata?-
Rise a gola spiegata di un riso che mi sembrava musica
-Non occorre tutto questo, non ci troviamo nelle foreste delle montagne del Vietnam.
Qui esiste quella praticissima istituzione che é il danaro, di volume ridotto e facile a
trasportarsi, e anche quei bigliettini verdi che vengono dagli Stati Uniti e che
piacciono terribilmente a mio padre. Vuoi che gli parli e gli dica che tu hai gradito le
mie carezze?-
Fu cosí che il giorno dopo mi presentai al signor Thiuc e dopo il lungo
preambolo di prassi, che Hiem mi aveva detto essere assolutamente indispensabile, gli
chiesi appunto in termini metaforici quanti dollari aveva speso fino a quel giorno per
alimentare la figlia, vestirla, farla andare a scuola eccetera eccetera. Mi aspettavo una
richiesta astronomica, sta di fatto invece che Thiuc fu molto ragionevole nelle sue
pretese, forse non si fidava molto nell’abilitá manuale della figlia.
Raggiungemmo rapidamente l’accordo ed il giorno dopo un congruo mazzetto di
dollari passó dalle mie mani alle sue, dopo di che me ne andai trionfalmente, felice e
contento, al braccio di una Hiem radiante di felicitá.
La mattina dopo ero giunto giá alla conclusione di non aver mai speso tanto
bene i miei quattrini.
Se la donna russa, a quanto dicono, é femmina due volte, le vietnamite lo sono cinque
o sei, per lo meno. É quanto posso garantire personalmente dopo l’esperienza
entusiasmante delle nottate passate tra le morbide braccia di Hiem.
La prima emozione, finalmente vederla nuda, non vi ero riuscito fino a quel
momento.
Slanciata, le linee del corpo morbidamente disegnate dalle caviglie tornite su su fino al
collo di gazzella lungo e sottile, senza sporgenze brusche, tutto soavemente
raccordato in una successione di linee armoniche sulle quali le mie dita scivolavano