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EMMA E IL PIOPPO

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-Che te ne pare, non ti sembra una buona idea? Ti lamentavi tanto perché spendevo<br />

troppo e cosí ho pensato di guadagnare un pó di soldi in questa maniera. Ti sei<br />

accorto che da molto tempo non ti sto chiedendo quasi niente piú? Ho giá<br />

accumulato abbastanza, sempre con l’intenzione di dartene almeno la metá, od anche<br />

tutto, se cosí vuoi.-<br />

Ripeto, non riusciremo mai a comprendere a fondo quello che frulla nella testa degli<br />

orientali, come potevo sapere se parlava in buona fede o no? In ogni caso era<br />

qualcosa che andava infinitamente al di lá di ogni mia capacitá di comprensione e di<br />

sopportazione.<br />

Ero avvilito, affranto, il pensiero di Hiem tra le braccia di un altro mi riusciva<br />

assolutamente insopportabile. Nel caso di Melanie ero riuscito a mantenermi nella<br />

posizione neutra dell’osservatore, anche perché di Melanie ormai non me ne fregava<br />

piú niente, con Hiem era completamente diverso, l’amavo, sempre avevo saputo di<br />

amarla in un modo speciale, sebbene solo in quel momento avevo potuto<br />

comprendere quanto.<br />

Nello stesso tempo capii anche che l’avevo persa per sempre, irrimediabilmente, che<br />

mai piú avrei potuto sentire tra le mie braccia quel corpo tenero e cedevole che<br />

aderiva al mio come se fosse incollato.<br />

Avevo provato con Hiem una forma di amore di un livello mai conosciuto prima e<br />

che mai piú avrei conosciuto.<br />

La sensazione di perdita mi faceva male, molto male, soprattutto perché distruggeva<br />

tutte le mie illusioni, provavo la stessa sensazione di dolore che avrei provato se Hiem<br />

fosse morta, anche piú forse.<br />

Continuavo ad amarla e l’avrei amata per sempre, ma non quella che era lí in quel<br />

momento davanti a me. Amavo un’altra Hiem, una Hiem che non esisteva piú, che<br />

forse non era mai esistita, a non essere che per pochi mesi nella mia illusione.<br />

Non riuscivo a provar rancore, solo disperazione rassegnata, e pena, una pena infinita<br />

per la creatura che mi stava davanti.<br />

Ma la mia era forse una pena inutile, su di lei tutto quello che era accaduto sarebbe<br />

scivolato impunemente come acqua sulla pietra liscia. O forse no? Avrebbe compreso<br />

il mio dolore e la disperazione che si era impadronita del mio animo?<br />

Non avevo di fronte a me la mia Hiem, ma una sconosciuta. Non sapevo chi fosse né<br />

da dove fosse venuta, perció la domanda che le rivolsi era rivolta ad un’altra Hiem,<br />

quella magica Hiem che mi aveva incantato<br />

-Perché mi tradito, mia piccola koawis?- le chiesi alla fine<br />

-Non ti ho tradito. Come avrei potuto tradirti con tutto l’amore che provo per te? Chi<br />

stava nel letto con quegli uomini non era la tua Hiem, ma solo un corpo, un guscio<br />

vuoto, senza anima, l’anima rimaneva fuori della porta.-<br />

Potremo mai comprendere a fondo l’anima degli orientali?<br />

Chissá, forse nella sua ingenuitá era sincera, ma piú probabilmente mentiva<br />

spudoratamente, la sua aviditá di danaro era stata piú forte dell’amore.<br />

Me ne andai, non l’avrei vista mai piú, il solo pensiero mi faceva male, non mi<br />

sentivo liberato come era accaduto poco prima con Melanie.<br />

La dolcezza della Hiem creata dalla mia fantasia ormai circolava nel mio sangue e ne<br />

avrebbe fatto parte per sempre.

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