Edizione del 25/04/2013 - Corriere
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«Quale candidato sindaco di una coalizione<br />
di centrosinistra, sento la responsabilità<br />
di invitare ad un’ulteriore<br />
riflessione quelle forze politiche,<br />
come SeL e Rifondazione comunista,<br />
che ritengo nostri naturali alleati, ma che<br />
non hanno ritenuto, fin qui, di partecipare<br />
alla coalizione». Paolo Foti, candidato<br />
per il centrosinistra alle comunali di Avellino,<br />
fa il primo passo. Si getta in un’impresa<br />
che allo stato <strong>del</strong>le cose appare disperata.<br />
Lancia il suo appello alla sinistra<br />
per l’allargamento <strong>del</strong>la coalizione o meglio<br />
per la ricomposizione di un centrosinistra<br />
organico, anche al di là di quelli che<br />
sono gli schemi che si stanno determinando<br />
a Roma dove il governo Letta ha fatto<br />
nascere la grande coalizione ma ha allontanato<br />
Pd e Sel irrimediabilmente.<br />
Avellino però è altra cosa e per questo Foti<br />
punta su un’intesa sulle cose da fare. «Registro<br />
- dice - una larga convergenza fra le<br />
indicazioni programmatiche di SeL e Rifondazione<br />
comunista e la bozza che stanno<br />
mettendo a punto i circoli cittadini <strong>del</strong> Partito<br />
democratico. Pur rispettando le idealità<br />
e la richiesta di partecipazione che sottendono<br />
alla formazione di liste civiche,<br />
resto convinto che debba essere dei partiti<br />
politici la responsabilità di riavvicinare i<br />
cittadini alle istituzioni e la capacità di in-<br />
LA NOTA<br />
ROMANO DELUSO:<br />
NON SARO’ IN LISTA<br />
«Rimango coerente col mio<br />
percorso e per questo al momento<br />
escludo ogni possibilità<br />
di una mia candidatura al consiglio<br />
comunale di Avellino»: lo<br />
dice Nando Romano, consigliere<br />
provinciale uscente <strong>del</strong><br />
Pd nonché tra i concorrenti<br />
“trombato” <strong>del</strong>le Primarie fantasma.<br />
Arriva così dalle sue stesse parole<br />
la conferma <strong>del</strong> suo disimpegno<br />
rispetto alle elezioni.<br />
Lui parla di «scelta personale»<br />
ma è evidente che questa<br />
è determinata da quanto accaduto<br />
proprio in occasione<br />
<strong>del</strong>l’annullamento <strong>del</strong>la competizione<br />
interna.<br />
Con Romano viene meno un<br />
punto di riferimento importante<br />
<strong>del</strong> partito soprattutto nel<br />
quartiere <strong>del</strong>la Ferrovia dove ci<br />
sono competitori agguerriti,<br />
primo fra tutti quel Nicola Battita,<br />
consigliere comunale uscente,<br />
che il Pdl appare intenzionato<br />
a candidare sindaco.<br />
5<br />
CORRIERE<br />
Giovedì <strong>25</strong> aprile <strong>2013</strong><br />
dicare una prospettiva di sviluppo che collochi<br />
la città di Avellino all’interno di un<br />
coerente contesto regionale e nazionale.<br />
Rivolgo, perciò, un appello a SeL e a Rifondazione<br />
comunista perché possa costituirsi<br />
fin dal primo turno una coalizione di<br />
centrosinistra omogenea, organica ed ampia,<br />
sulla base di concrete convergenze pro-<br />
Dopo il fattaccio <strong>del</strong>le primarie il<br />
consigliere provinciale uscente Antonio<br />
Felice Caputo, <strong>del</strong>uso dal Partito<br />
Democratico, guarda altrove.<br />
Nessun cambio di casacca («porterò<br />
sempre il simbolo e i valori <strong>del</strong> Pd<br />
con me» tiene a precisare) ma semplicemente<br />
la voglia di contribuire al<br />
rilancio <strong>del</strong>la città dando sostegno al<br />
progetto di un centrosinistra diverso.<br />
Lo dice lui stesso in questi frenetici<br />
giorni di trattative per la composizione<br />
<strong>del</strong>le liste alternative. «La mia<br />
posizione è molto chiara - spiega -<br />
Continuo a pensare che con l’abolizione<br />
<strong>del</strong>le primarie è stato impedito<br />
a chi voleva impegnarsi per la città<br />
di dire la propria defraudando gli avellinesi<br />
<strong>del</strong> diritto di scegliere, dal<br />
basso, il proprio candidato sindaco.<br />
Il fatto poi che si sia scelto uno dei<br />
competitori, a cui, sia chiaro, va la<br />
mia stima personale, ha rappresen-<br />
ELEZIONI<br />
ammINIstratIvE<br />
ALLEANZE L’appello <strong>del</strong> candidato sindaco ai partiti <strong>del</strong>la coalizione alternativa<br />
Foti chiama Sel e Prc<br />
«C’è convergenza programmatica, si costruisca un centrosinistra organico»<br />
Ma Amalio Santoro stoppa: «Faccia un passo indietro e sostenga Giordano»<br />
grammatiche e di un comune sentire».<br />
Parole che confermano ciò che lo stesso<br />
numero uno <strong>del</strong> centrosinistra aveva detto<br />
immediatamente dopo la sua investitura<br />
ufficiale («Tenterò fino alla fine di raggiungere<br />
l’intesa e se pure non ci riuscirò<br />
subito terrò aperto il dialogo per un eventuale<br />
ballottaggio»).<br />
Circoli, gelo su Città nuove<br />
Ecco i primi nomi <strong>del</strong>la lista<br />
Caos liste, continua il gelo sui tre consiglieri sui quali i<br />
bersaniani hanno posto il veto. L’incontro dei circoli ieri<br />
si è concluso con un orientamento di massima che prevede<br />
l’esclusione dalle liste <strong>del</strong> PD di Ettore Iacovacci e<br />
Michele Palladino e l’inserimento di Giuseppe Negrone.<br />
C’è però da valutare la possibilità di ripescaggio in liste<br />
<strong>del</strong>la coalizione degli esponenti “epurati”. A loro si rinfaccia<br />
l’iscrizione alla fondazione <strong>del</strong>la Polverini “Città<br />
Nuove” che oggi è diventato parte integrante <strong>del</strong> Pdl e a<br />
nulla è al momento valso l’annullamento <strong>del</strong>la tessera<br />
da parte dei diretti interessati. Negrone, che pure era stato<br />
ritenuto vicino al gruppo di Città Nuove, si “salva” in<br />
virtù <strong>del</strong> fatto di non essere mai stato iscritto alla fondazione.<br />
Sulla vicenda comunque a via Tagliamento c’è il<br />
più stretto riserbo.<br />
Si dice che la questione non sia chiusa. Da un lato ci sono<br />
i tre che fanno squadra (<strong>del</strong>la serie “o tutti o nessuno”)<br />
dall’altro i bersaniani che sono sul piede di guerra<br />
per qualsiasi soluzione trovata all’interno <strong>del</strong>la coalizione.<br />
Il tutto senza considerare il fatto che Centro Democratico<br />
appare al momento restio ad accogliere i consiglieri<br />
<strong>del</strong> Pd. Se ne tornerà a discutere oggi.<br />
La questione ha animato il dibattito <strong>del</strong> Pd per tutta la<br />
giornata di ieri e probabilmente avrà ancora qualche strascico<br />
nelle prossime ore. «Credo che si stia esagerando<br />
anche nel dare giudizi morali sulle persone - ammoni-<br />
sce Lello De Stefano - Una cosa sono i cambiamenti di metodo,<br />
svoltare sul modo in cui un consigliere comunale,<br />
un assessore o un dirigente si comporta all’interno <strong>del</strong>la<br />
casa comunale per le cose che riguardano i nostri bambini,<br />
i trasporti, i servizi sociali, altro invece è lanciare insinuazioni<br />
nei confronti di persone».<br />
De Stefano invita il partito a non farsi <strong>del</strong> male da solo.<br />
«Vedo una certa vocazione al massacro - spiega ancora<br />
- che sta venendo fuori da parte di qualcuno». Il suo invito<br />
è a evitare la classica fine <strong>del</strong>la «foglia di carciofo»<br />
in cui «non ne va bene uno perché ha un determinato<br />
problema e si toglie, non va bene un altro e si toglie anche<br />
quello» facendo evidentemente assottigliare con questo<br />
sfoltimento anche le possibilità di vittoria <strong>del</strong> Pd e <strong>del</strong><br />
centrosinistra».<br />
Intanto pare che quasi tutti gli altri uscenti abbiano ottenuto<br />
la riconferma. Ed escono così i primi nomi. Sono<br />
quelli di Stefano La Verde, Michele Iannicelli, Francesca<br />
Di Iorio, Salvatore Cucciniello, Maria Elena Iaverone, Livio<br />
Petitto, Luca Cipriano, Nadia Arace, Lidia Bellucci,<br />
Guido D’Avanzo, Laura Nargi, Lorenzo Tornatore, Caterina<br />
Barra, Antonio Genovese, Ida Grella, Pino De Lorenzo,<br />
Giuseppe Giacobbe, Anna Simeone, Francesca<br />
Medugno, Gerardo Melillo, Ugo Loguercio, Adriana Percopo,<br />
Elisabetta Iannaccone, Franco Russo, Massimiliano<br />
Miro, Mimma Lomazzo.<br />
tato un atto di disonestà nei confronti<br />
degli uomini, <strong>del</strong> loro vissuto,<br />
<strong>del</strong>la loro credibilità e rispettabilità.<br />
Con la trasparenza che ha sempre<br />
contraddistinto la mia azione devo<br />
ammettere che per me risulta impossibile<br />
presentarmi all’elezioni con<br />
un candidato sindaco prescelto da<br />
pochi. E, nonostante sia stato sollecitato<br />
più volte a impegnarmi per<br />
questo Pd, ho la schiena troppo dritta<br />
per far parte <strong>del</strong>la nutrita schiera<br />
di persone che sta andando oggi sotto<br />
l’ala protettrice <strong>del</strong> candidato sindaco».<br />
E’ questo il motivo per il quale Caputo<br />
oggi punta l’occhio altrove. «Ho<br />
il dovere morale - dice - di rispettare<br />
l’impegno dato a chi mi ha sostenuto<br />
e ha creduto in me, a chi era<br />
pronto a giocare al mio fianco la partita<br />
<strong>del</strong>le Primarie per la realizzazione<br />
<strong>del</strong> progetto che avevo in mente.<br />
Per questo ho avuto in questi gior-<br />
Un invito che non è preso in considerazione<br />
dalla coalizione alternativa. «Mi verrebbe<br />
da dire - attacca Amalio Santoro - a<br />
Foti: faccia un passo indietro, visto che la<br />
questione Primarie ha messo in chiaro che<br />
il candidato non è gradito neanche da tutto<br />
il Pd. Inoltre è espressione di un vecchio<br />
mondo garganiano che tenta di riciclarsi e<br />
di poteri forti, quelli dei costruttori, che<br />
hanno sfreggiato questa città».<br />
All’invito a «farsi da parte» Santoro aggiunge<br />
critiche nei confronti <strong>del</strong> Pd e «<strong>del</strong><br />
complice silenzio nei confronti <strong>del</strong>l’esperienza<br />
Galasso». «Abbiamo sentito troppe<br />
facili assoluzioni - dice - Il Pd faccia ammenda<br />
e accetti la proposta avanzata da<br />
Giordano, solo in questo modo è possibile<br />
ricostruire in città un quadro di centrosinistra<br />
organico».<br />
Infine, quando gli si chiede di possibili accordi<br />
al secondo turno, Santoro rimane sul<br />
vago. «Non so, facciamo questa campagna<br />
elettorale, vediamo come va e poi ci ragioneremo.<br />
Con un Pd in caduta libera che<br />
sembra impegnato a ristrutturare il centrodestra,<br />
<strong>del</strong> resto, è difficile pensare a futuro».<br />
Caputo “scarica” il Pd: ho schiena dritta<br />
E guarda a movimenti civici alternativi<br />
Vittoria chiede una svolta<br />
Ha suscitato scalpore e indignazione per aver etichettato la «bella» deputata Alessandra<br />
Moretti alla stregua <strong>del</strong>le veline di Berlusconi, ha votato insieme ad altri sei<br />
esponenti <strong>del</strong>la direzione nazionale <strong>del</strong> Pd contro la linea <strong>del</strong> governo di larga coalizione,<br />
ma col suo appassionato intervento ha anche creato uno squarcio enorme<br />
dentro un partito che sta vivendo momenti di grandi difficoltà. Si tratta <strong>del</strong>l’irpino<br />
Franco Vittoria assurto a protagonista <strong>del</strong>le<br />
vicende nazionali per aver consegnato<br />
ai colleghi <strong>del</strong>la direzione <strong>del</strong> Pd una relazione<br />
di forte rottura. Bersani, dice, «parlava<br />
di un partito pensante che contenesse<br />
passione e scuola, invece abbiamo<br />
oggi una sorta di arrembaggio in cui ognuno<br />
per salvarsi l’anima con l’opinione<br />
pubblica tenta di dire cosa bisogna non<br />
fare». In questa situazione «manca un luogo<br />
in cui discutere di che partito avevamo<br />
e abbiamo in testa, un partito società,<br />
un partito nazionale, un partito che contenesse una tensione morale molto alta».<br />
Tutto questo oggi non è il Pd. E contro i vecchi schemi Margherita-Ds, dice Vittoria,<br />
«la gente oggi vuole un partito intelligente - urla - Io al contrario ho sentito cose<br />
sciocche che mettevano in discussione la segreteria nazionale».<br />
E’ qui che dice: «Con tutto il rispetto dico che non si può permettere ad Alessandra<br />
Moretti, dopo le tante comparsate in tv, di annunciare la scheda bianca perché “è<br />
scelta di coscienza”». Alessandra, aggiunge, «te lo dico con grande serenità, di<br />
scienziati ne vedo pochi nel partito, non è possibile che il primo che passa viene scelto<br />
perché dobbiamo fare la stessa gara a chi è più bello...». Scattano applausi e contestazioni.<br />
Rosi Bindi media, Paola Concia attacca. Poi annuncia: «Io voto contro un<br />
governo con la destra liberista di Berlusconi che ha dimostrato di essere imprenditore<br />
di paure. Sarebbe importante chiederci cosa facciamo <strong>del</strong> Pd, se qualcuno<br />
doveva dimettersi non è di certo Bersani».<br />
ni contatti con altre liste civiche <strong>del</strong>la<br />
città impegnate a costruire un discorso<br />
alternativo, non escludo che<br />
lo faccia allorché avrò verificato programmi<br />
e uomini».<br />
L’ex consigliere provinciale non nasconde<br />
la possibilità di restarsene<br />
semplicemente a casa a “guardare la<br />
partita”. «Ma se non dovessi scendere<br />
in campo - aggiunge - rimarrò critico<br />
verso questa gestione <strong>del</strong> partito<br />
perché tutto quello che è successo<br />
andava spiegato, così come doveva<br />
esser dato rispetto a chi si era impegnato<br />
personalmente per il Partito<br />
Democratico».<br />
A questo punto non è escluso che a<br />
sostegno <strong>del</strong> candidato sindaco <strong>del</strong><br />
centrosinistra alternativo Giancarlo<br />
Giordano non si formi una lista di estrazione<br />
popolare che raccolga, oltre<br />
all’area di Amalio Santoro, anche<br />
quella di esponenti <strong>del</strong>usi <strong>del</strong> Pd come<br />
appunto Antonio Felice Caputo.<br />
COMUNISTI<br />
PCL: QUADRO INDECENTE<br />
PRONTI ALL’ASTENSIONE<br />
Il Partito Comunista dei Lavoratori non sarà<br />
in campo con proprie liste alle prossime elezioni<br />
ma chiederà ai propri iscritti e simpatizzanti<br />
di astenersi dal voto o di consegnare<br />
scheda nulla. Questo, spiega il segretario<br />
provinciale Beniamino Petracca, perché «da<br />
un lato c’è un Pd che ha dato uno spettacolo<br />
indecente con le primarie ingannando i<br />
cittadini, dall’altro un Pdl che anche in Irpinia<br />
è impresentabile».<br />
Nessun accordo, inoltre, è possibile con altri<br />
partiti o coalizioni. «Se avessimo deciso di<br />
organizzare una lista ci saremmo presentati<br />
comunque da soli sia perché da comunisti<br />
crediamo ad un’alternativa di sistema sia perché<br />
il dialogo è impossibile con altre forze<br />
<strong>del</strong>la sinistra come il pdci che appoggia direttamente<br />
il Pd e come il Prc che non ha<br />
mai preso posizione netta su possibili intese<br />
col Pd al ballottaggio».<br />
LA NOTA<br />
CASO AFFILE, PRC:<br />
BENE ZINGARETTI<br />
Apprendiamo con viva soddisfazione<br />
la notizia <strong>del</strong>la decisione assunta<br />
dal Presidente <strong>del</strong>la regione Lazio,<br />
Nicola Zingaretti, di revocare il<br />
finanziamento al Comune di Affile,<br />
concesso dalla precedente Giunta,<br />
per un progetto originariamente finalizzato<br />
alla realizzazione di un parco<br />
e di un “monumento al soldato”,<br />
e poi inopinatamente sfociato nella<br />
costruzione di un mausoleo dedicato<br />
al generale Rodolfo Graziani.<br />
Particolarmente condivisibile, per<br />
chiarezza e completezza, è il comunicato<br />
- che ben evidenzia la dimensione<br />
di fascista e razzista integrale<br />
e il profilo di criminale di<br />
guerra di Graziani, sanguinario protagonista<br />
di tutte le avventure coloniali<br />
<strong>del</strong> regime- con cui Zingaretti<br />
ha illustrato la propria risoluzione»<br />
lo dice Luigi Caputo, Comitato Politico<br />
Provinciale Federazione PRC Avellino.