29.05.2013 Views

Edizione del 25/04/2013 - Corriere

Edizione del 25/04/2013 - Corriere

Edizione del 25/04/2013 - Corriere

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

«Quale candidato sindaco di una coalizione<br />

di centrosinistra, sento la responsabilità<br />

di invitare ad un’ulteriore<br />

riflessione quelle forze politiche,<br />

come SeL e Rifondazione comunista,<br />

che ritengo nostri naturali alleati, ma che<br />

non hanno ritenuto, fin qui, di partecipare<br />

alla coalizione». Paolo Foti, candidato<br />

per il centrosinistra alle comunali di Avellino,<br />

fa il primo passo. Si getta in un’impresa<br />

che allo stato <strong>del</strong>le cose appare disperata.<br />

Lancia il suo appello alla sinistra<br />

per l’allargamento <strong>del</strong>la coalizione o meglio<br />

per la ricomposizione di un centrosinistra<br />

organico, anche al di là di quelli che<br />

sono gli schemi che si stanno determinando<br />

a Roma dove il governo Letta ha fatto<br />

nascere la grande coalizione ma ha allontanato<br />

Pd e Sel irrimediabilmente.<br />

Avellino però è altra cosa e per questo Foti<br />

punta su un’intesa sulle cose da fare. «Registro<br />

- dice - una larga convergenza fra le<br />

indicazioni programmatiche di SeL e Rifondazione<br />

comunista e la bozza che stanno<br />

mettendo a punto i circoli cittadini <strong>del</strong> Partito<br />

democratico. Pur rispettando le idealità<br />

e la richiesta di partecipazione che sottendono<br />

alla formazione di liste civiche,<br />

resto convinto che debba essere dei partiti<br />

politici la responsabilità di riavvicinare i<br />

cittadini alle istituzioni e la capacità di in-<br />

LA NOTA<br />

ROMANO DELUSO:<br />

NON SARO’ IN LISTA<br />

«Rimango coerente col mio<br />

percorso e per questo al momento<br />

escludo ogni possibilità<br />

di una mia candidatura al consiglio<br />

comunale di Avellino»: lo<br />

dice Nando Romano, consigliere<br />

provinciale uscente <strong>del</strong><br />

Pd nonché tra i concorrenti<br />

“trombato” <strong>del</strong>le Primarie fantasma.<br />

Arriva così dalle sue stesse parole<br />

la conferma <strong>del</strong> suo disimpegno<br />

rispetto alle elezioni.<br />

Lui parla di «scelta personale»<br />

ma è evidente che questa<br />

è determinata da quanto accaduto<br />

proprio in occasione<br />

<strong>del</strong>l’annullamento <strong>del</strong>la competizione<br />

interna.<br />

Con Romano viene meno un<br />

punto di riferimento importante<br />

<strong>del</strong> partito soprattutto nel<br />

quartiere <strong>del</strong>la Ferrovia dove ci<br />

sono competitori agguerriti,<br />

primo fra tutti quel Nicola Battita,<br />

consigliere comunale uscente,<br />

che il Pdl appare intenzionato<br />

a candidare sindaco.<br />

5<br />

CORRIERE<br />

Giovedì <strong>25</strong> aprile <strong>2013</strong><br />

dicare una prospettiva di sviluppo che collochi<br />

la città di Avellino all’interno di un<br />

coerente contesto regionale e nazionale.<br />

Rivolgo, perciò, un appello a SeL e a Rifondazione<br />

comunista perché possa costituirsi<br />

fin dal primo turno una coalizione di<br />

centrosinistra omogenea, organica ed ampia,<br />

sulla base di concrete convergenze pro-<br />

Dopo il fattaccio <strong>del</strong>le primarie il<br />

consigliere provinciale uscente Antonio<br />

Felice Caputo, <strong>del</strong>uso dal Partito<br />

Democratico, guarda altrove.<br />

Nessun cambio di casacca («porterò<br />

sempre il simbolo e i valori <strong>del</strong> Pd<br />

con me» tiene a precisare) ma semplicemente<br />

la voglia di contribuire al<br />

rilancio <strong>del</strong>la città dando sostegno al<br />

progetto di un centrosinistra diverso.<br />

Lo dice lui stesso in questi frenetici<br />

giorni di trattative per la composizione<br />

<strong>del</strong>le liste alternative. «La mia<br />

posizione è molto chiara - spiega -<br />

Continuo a pensare che con l’abolizione<br />

<strong>del</strong>le primarie è stato impedito<br />

a chi voleva impegnarsi per la città<br />

di dire la propria defraudando gli avellinesi<br />

<strong>del</strong> diritto di scegliere, dal<br />

basso, il proprio candidato sindaco.<br />

Il fatto poi che si sia scelto uno dei<br />

competitori, a cui, sia chiaro, va la<br />

mia stima personale, ha rappresen-<br />

ELEZIONI<br />

ammINIstratIvE<br />

ALLEANZE L’appello <strong>del</strong> candidato sindaco ai partiti <strong>del</strong>la coalizione alternativa<br />

Foti chiama Sel e Prc<br />

«C’è convergenza programmatica, si costruisca un centrosinistra organico»<br />

Ma Amalio Santoro stoppa: «Faccia un passo indietro e sostenga Giordano»<br />

grammatiche e di un comune sentire».<br />

Parole che confermano ciò che lo stesso<br />

numero uno <strong>del</strong> centrosinistra aveva detto<br />

immediatamente dopo la sua investitura<br />

ufficiale («Tenterò fino alla fine di raggiungere<br />

l’intesa e se pure non ci riuscirò<br />

subito terrò aperto il dialogo per un eventuale<br />

ballottaggio»).<br />

Circoli, gelo su Città nuove<br />

Ecco i primi nomi <strong>del</strong>la lista<br />

Caos liste, continua il gelo sui tre consiglieri sui quali i<br />

bersaniani hanno posto il veto. L’incontro dei circoli ieri<br />

si è concluso con un orientamento di massima che prevede<br />

l’esclusione dalle liste <strong>del</strong> PD di Ettore Iacovacci e<br />

Michele Palladino e l’inserimento di Giuseppe Negrone.<br />

C’è però da valutare la possibilità di ripescaggio in liste<br />

<strong>del</strong>la coalizione degli esponenti “epurati”. A loro si rinfaccia<br />

l’iscrizione alla fondazione <strong>del</strong>la Polverini “Città<br />

Nuove” che oggi è diventato parte integrante <strong>del</strong> Pdl e a<br />

nulla è al momento valso l’annullamento <strong>del</strong>la tessera<br />

da parte dei diretti interessati. Negrone, che pure era stato<br />

ritenuto vicino al gruppo di Città Nuove, si “salva” in<br />

virtù <strong>del</strong> fatto di non essere mai stato iscritto alla fondazione.<br />

Sulla vicenda comunque a via Tagliamento c’è il<br />

più stretto riserbo.<br />

Si dice che la questione non sia chiusa. Da un lato ci sono<br />

i tre che fanno squadra (<strong>del</strong>la serie “o tutti o nessuno”)<br />

dall’altro i bersaniani che sono sul piede di guerra<br />

per qualsiasi soluzione trovata all’interno <strong>del</strong>la coalizione.<br />

Il tutto senza considerare il fatto che Centro Democratico<br />

appare al momento restio ad accogliere i consiglieri<br />

<strong>del</strong> Pd. Se ne tornerà a discutere oggi.<br />

La questione ha animato il dibattito <strong>del</strong> Pd per tutta la<br />

giornata di ieri e probabilmente avrà ancora qualche strascico<br />

nelle prossime ore. «Credo che si stia esagerando<br />

anche nel dare giudizi morali sulle persone - ammoni-<br />

sce Lello De Stefano - Una cosa sono i cambiamenti di metodo,<br />

svoltare sul modo in cui un consigliere comunale,<br />

un assessore o un dirigente si comporta all’interno <strong>del</strong>la<br />

casa comunale per le cose che riguardano i nostri bambini,<br />

i trasporti, i servizi sociali, altro invece è lanciare insinuazioni<br />

nei confronti di persone».<br />

De Stefano invita il partito a non farsi <strong>del</strong> male da solo.<br />

«Vedo una certa vocazione al massacro - spiega ancora<br />

- che sta venendo fuori da parte di qualcuno». Il suo invito<br />

è a evitare la classica fine <strong>del</strong>la «foglia di carciofo»<br />

in cui «non ne va bene uno perché ha un determinato<br />

problema e si toglie, non va bene un altro e si toglie anche<br />

quello» facendo evidentemente assottigliare con questo<br />

sfoltimento anche le possibilità di vittoria <strong>del</strong> Pd e <strong>del</strong><br />

centrosinistra».<br />

Intanto pare che quasi tutti gli altri uscenti abbiano ottenuto<br />

la riconferma. Ed escono così i primi nomi. Sono<br />

quelli di Stefano La Verde, Michele Iannicelli, Francesca<br />

Di Iorio, Salvatore Cucciniello, Maria Elena Iaverone, Livio<br />

Petitto, Luca Cipriano, Nadia Arace, Lidia Bellucci,<br />

Guido D’Avanzo, Laura Nargi, Lorenzo Tornatore, Caterina<br />

Barra, Antonio Genovese, Ida Grella, Pino De Lorenzo,<br />

Giuseppe Giacobbe, Anna Simeone, Francesca<br />

Medugno, Gerardo Melillo, Ugo Loguercio, Adriana Percopo,<br />

Elisabetta Iannaccone, Franco Russo, Massimiliano<br />

Miro, Mimma Lomazzo.<br />

tato un atto di disonestà nei confronti<br />

degli uomini, <strong>del</strong> loro vissuto,<br />

<strong>del</strong>la loro credibilità e rispettabilità.<br />

Con la trasparenza che ha sempre<br />

contraddistinto la mia azione devo<br />

ammettere che per me risulta impossibile<br />

presentarmi all’elezioni con<br />

un candidato sindaco prescelto da<br />

pochi. E, nonostante sia stato sollecitato<br />

più volte a impegnarmi per<br />

questo Pd, ho la schiena troppo dritta<br />

per far parte <strong>del</strong>la nutrita schiera<br />

di persone che sta andando oggi sotto<br />

l’ala protettrice <strong>del</strong> candidato sindaco».<br />

E’ questo il motivo per il quale Caputo<br />

oggi punta l’occhio altrove. «Ho<br />

il dovere morale - dice - di rispettare<br />

l’impegno dato a chi mi ha sostenuto<br />

e ha creduto in me, a chi era<br />

pronto a giocare al mio fianco la partita<br />

<strong>del</strong>le Primarie per la realizzazione<br />

<strong>del</strong> progetto che avevo in mente.<br />

Per questo ho avuto in questi gior-<br />

Un invito che non è preso in considerazione<br />

dalla coalizione alternativa. «Mi verrebbe<br />

da dire - attacca Amalio Santoro - a<br />

Foti: faccia un passo indietro, visto che la<br />

questione Primarie ha messo in chiaro che<br />

il candidato non è gradito neanche da tutto<br />

il Pd. Inoltre è espressione di un vecchio<br />

mondo garganiano che tenta di riciclarsi e<br />

di poteri forti, quelli dei costruttori, che<br />

hanno sfreggiato questa città».<br />

All’invito a «farsi da parte» Santoro aggiunge<br />

critiche nei confronti <strong>del</strong> Pd e «<strong>del</strong><br />

complice silenzio nei confronti <strong>del</strong>l’esperienza<br />

Galasso». «Abbiamo sentito troppe<br />

facili assoluzioni - dice - Il Pd faccia ammenda<br />

e accetti la proposta avanzata da<br />

Giordano, solo in questo modo è possibile<br />

ricostruire in città un quadro di centrosinistra<br />

organico».<br />

Infine, quando gli si chiede di possibili accordi<br />

al secondo turno, Santoro rimane sul<br />

vago. «Non so, facciamo questa campagna<br />

elettorale, vediamo come va e poi ci ragioneremo.<br />

Con un Pd in caduta libera che<br />

sembra impegnato a ristrutturare il centrodestra,<br />

<strong>del</strong> resto, è difficile pensare a futuro».<br />

Caputo “scarica” il Pd: ho schiena dritta<br />

E guarda a movimenti civici alternativi<br />

Vittoria chiede una svolta<br />

Ha suscitato scalpore e indignazione per aver etichettato la «bella» deputata Alessandra<br />

Moretti alla stregua <strong>del</strong>le veline di Berlusconi, ha votato insieme ad altri sei<br />

esponenti <strong>del</strong>la direzione nazionale <strong>del</strong> Pd contro la linea <strong>del</strong> governo di larga coalizione,<br />

ma col suo appassionato intervento ha anche creato uno squarcio enorme<br />

dentro un partito che sta vivendo momenti di grandi difficoltà. Si tratta <strong>del</strong>l’irpino<br />

Franco Vittoria assurto a protagonista <strong>del</strong>le<br />

vicende nazionali per aver consegnato<br />

ai colleghi <strong>del</strong>la direzione <strong>del</strong> Pd una relazione<br />

di forte rottura. Bersani, dice, «parlava<br />

di un partito pensante che contenesse<br />

passione e scuola, invece abbiamo<br />

oggi una sorta di arrembaggio in cui ognuno<br />

per salvarsi l’anima con l’opinione<br />

pubblica tenta di dire cosa bisogna non<br />

fare». In questa situazione «manca un luogo<br />

in cui discutere di che partito avevamo<br />

e abbiamo in testa, un partito società,<br />

un partito nazionale, un partito che contenesse una tensione morale molto alta».<br />

Tutto questo oggi non è il Pd. E contro i vecchi schemi Margherita-Ds, dice Vittoria,<br />

«la gente oggi vuole un partito intelligente - urla - Io al contrario ho sentito cose<br />

sciocche che mettevano in discussione la segreteria nazionale».<br />

E’ qui che dice: «Con tutto il rispetto dico che non si può permettere ad Alessandra<br />

Moretti, dopo le tante comparsate in tv, di annunciare la scheda bianca perché “è<br />

scelta di coscienza”». Alessandra, aggiunge, «te lo dico con grande serenità, di<br />

scienziati ne vedo pochi nel partito, non è possibile che il primo che passa viene scelto<br />

perché dobbiamo fare la stessa gara a chi è più bello...». Scattano applausi e contestazioni.<br />

Rosi Bindi media, Paola Concia attacca. Poi annuncia: «Io voto contro un<br />

governo con la destra liberista di Berlusconi che ha dimostrato di essere imprenditore<br />

di paure. Sarebbe importante chiederci cosa facciamo <strong>del</strong> Pd, se qualcuno<br />

doveva dimettersi non è di certo Bersani».<br />

ni contatti con altre liste civiche <strong>del</strong>la<br />

città impegnate a costruire un discorso<br />

alternativo, non escludo che<br />

lo faccia allorché avrò verificato programmi<br />

e uomini».<br />

L’ex consigliere provinciale non nasconde<br />

la possibilità di restarsene<br />

semplicemente a casa a “guardare la<br />

partita”. «Ma se non dovessi scendere<br />

in campo - aggiunge - rimarrò critico<br />

verso questa gestione <strong>del</strong> partito<br />

perché tutto quello che è successo<br />

andava spiegato, così come doveva<br />

esser dato rispetto a chi si era impegnato<br />

personalmente per il Partito<br />

Democratico».<br />

A questo punto non è escluso che a<br />

sostegno <strong>del</strong> candidato sindaco <strong>del</strong><br />

centrosinistra alternativo Giancarlo<br />

Giordano non si formi una lista di estrazione<br />

popolare che raccolga, oltre<br />

all’area di Amalio Santoro, anche<br />

quella di esponenti <strong>del</strong>usi <strong>del</strong> Pd come<br />

appunto Antonio Felice Caputo.<br />

COMUNISTI<br />

PCL: QUADRO INDECENTE<br />

PRONTI ALL’ASTENSIONE<br />

Il Partito Comunista dei Lavoratori non sarà<br />

in campo con proprie liste alle prossime elezioni<br />

ma chiederà ai propri iscritti e simpatizzanti<br />

di astenersi dal voto o di consegnare<br />

scheda nulla. Questo, spiega il segretario<br />

provinciale Beniamino Petracca, perché «da<br />

un lato c’è un Pd che ha dato uno spettacolo<br />

indecente con le primarie ingannando i<br />

cittadini, dall’altro un Pdl che anche in Irpinia<br />

è impresentabile».<br />

Nessun accordo, inoltre, è possibile con altri<br />

partiti o coalizioni. «Se avessimo deciso di<br />

organizzare una lista ci saremmo presentati<br />

comunque da soli sia perché da comunisti<br />

crediamo ad un’alternativa di sistema sia perché<br />

il dialogo è impossibile con altre forze<br />

<strong>del</strong>la sinistra come il pdci che appoggia direttamente<br />

il Pd e come il Prc che non ha<br />

mai preso posizione netta su possibili intese<br />

col Pd al ballottaggio».<br />

LA NOTA<br />

CASO AFFILE, PRC:<br />

BENE ZINGARETTI<br />

Apprendiamo con viva soddisfazione<br />

la notizia <strong>del</strong>la decisione assunta<br />

dal Presidente <strong>del</strong>la regione Lazio,<br />

Nicola Zingaretti, di revocare il<br />

finanziamento al Comune di Affile,<br />

concesso dalla precedente Giunta,<br />

per un progetto originariamente finalizzato<br />

alla realizzazione di un parco<br />

e di un “monumento al soldato”,<br />

e poi inopinatamente sfociato nella<br />

costruzione di un mausoleo dedicato<br />

al generale Rodolfo Graziani.<br />

Particolarmente condivisibile, per<br />

chiarezza e completezza, è il comunicato<br />

- che ben evidenzia la dimensione<br />

di fascista e razzista integrale<br />

e il profilo di criminale di<br />

guerra di Graziani, sanguinario protagonista<br />

di tutte le avventure coloniali<br />

<strong>del</strong> regime- con cui Zingaretti<br />

ha illustrato la propria risoluzione»<br />

lo dice Luigi Caputo, Comitato Politico<br />

Provinciale Federazione PRC Avellino.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!