L'Ulisse - LietoColle
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correlazione tra le forme poematiche simili allřinterno dellřopera del poeta; un filo, insomma, che<br />
leghi Fortezza a Salutz e a Frate Tommaso.<br />
50<br />
Lisa Cadamuro<br />
Note.<br />
(1) Sulle tipologie di strutturazione testuale in Giudici si veda R. ZUCCO, Teatro del perdono. Per Giudici, „L‟amore<br />
che mia madre‟, Belluno, Agorà Libreria Editrice, 2008, alle pp. 16-21.<br />
(2) La regola presenta, naturalmente delle eccezioni: L‟educazione cattolica è una sezione de La vita in versi, e contiene<br />
poesie numerate, o numerate e titolate, singolarmente. La Bovary c‟est moi è il titolo di una sezione di Autobiologia che<br />
conta sei componimenti numerati. Inoltre, Autobiologia e O beatrice includono quelle che Zucco (nel saggio appena<br />
citato, a p. 24) definisce sequenze aperte, testi disseminati in vari punti delle due raccolte in cui la ripetizione del titolo<br />
è accompagnata da un ordinale di serie tra parentesi tonde.<br />
(3) Cfr. E. TESTA, Aspetti linguistici della poesia italiana dell‟ultimo Novecento, in ID., Per interposta persona. Lingua<br />
e poesia nel secondo Novecento, Roma, Bulzoni, 1999, pp. 135-157.<br />
(4) Cfr. M. FORTI, Tempi della poesia. Il secondo Novecento da Montale a Porta, Milano, Mondadori, 1999, a p. 316.<br />
(5) Ci si riferisce, in questo e nei casi che seguiranno, al macrotesto secondo la definizione di E. TESTA, Il libro di<br />
poesia, Genova, Il melangolo, 1983.<br />
(6) Lřanalisi macrotestuale di Salutz è in G. COLELLA, 'Salutz' di Giovanni Giudici. Note sulla lingua e lo stile, Roma,<br />
Aracne, 2007, alle pp. 34-60.<br />
(7) Le carte, custodite in tre cartelle, sono conservate nellřarchivio di Rodolfo Zucco e sono al momento oggetto di un<br />
approfondito studio critico da parte di chi scrive. Benché al loro interno presentino materiali eterogenei, la costituzione<br />
Ŗdřautoreŗ dei tre fascicoli ha fatto propendere per la scelta di mantenere intatte le suddivisioni interne e lřordine delle<br />
carte.<br />
(8) Epigrafe dřautore a G. GIUDICI, Fortezza, Milano, Mondadori, 1990.<br />
(9) Da questo momento in poi i componimenti della sequenza saranno individuati dalla sigla F seguita dallřordinale di<br />
serie (F-1, F-2 etc.).<br />
(10) Cfr. A lezione da Giovanni Giudici, «Poesia», I, 10, ottobre 1988, a p. 17.<br />
(11) Cfr. G. GIUDICI, Andare in Cina a piedi. Racconto sulla poesia, Roma, e/o, 1992, a p. 37.<br />
(12) Cfr. R. ZUCCO, Apparato critico in G. GIUDICI, I versi della vita, a cura di R. ZUCCO, con un saggio introduttivo di<br />
C. OSSOLA, cronologia a cura di C. DI ALESIO, Milano, Mondadori, 2008, a p. 1669.<br />
(13) Cfr. N. SCAFFAI, Montale e il libro di poesia (Ossi di seppia, Le occasioni, La bufera e altro), Lucca, Maria Pacini<br />
Fazzi, 2002, a p. 12.<br />
(14) C. DI ALESIO, Parlare „in linguis‟: per una lettura di Fortezza di Giovanni Giudici, in «Hortus», 18, II semestre<br />
1995, pp. 82-89, a p. 83.<br />
(15) G. RABONI, Giudici sosia di se stesso, in ID., La poesia che si fa. Cronaca e storia del Novecento poetico italiano.<br />
1959-2004, a cura di A. CORTELLESSA, Milano, Garzanti, 2005, pp. 318-329, a p. 329. Sulla polifonia di Fortezza, e per<br />
unřanalisi più approfondita dellřalternanza dei turni di parola, si veda anche R. ZUCCO, Teatro del perdono, cit., alle pp.<br />
37-38.<br />
(16) Si tratta dei vv. 1-7 della settima stesura di carta 7r/I. Nellřindicazione di questa e delle altre carte cui si fa<br />
riferimento si indicherà il numero del foglio seguito dallřindicazione della cartella di afferenza nellřarchivio Zucco.<br />
(17) In questo e nei casi che seguono, la punteggiatura in chiusura di componimento non è di Giudici, ma di chi scrive.<br />
(18) Cfr. la prima stesura di c. 164r/I.<br />
(19) Cfr. la terza stesura di c. 164r/I.<br />
(20) Sulla centralità della metafora della spina in Salutz cfr. R. ZUCCO, Apparato critico, cit., alle pp. 1585-86.<br />
(21) Cfr.: «Intanto che la mente si prepara al distacco | Sogni monatti la scortano», F-6; «Tra veglia e sonno esile strada<br />
al tremare», F-7; «Mio tra crescermi e dormienza | Pulviscolo dřonnipresenza Ŕ», F-9; «Steso su un fianco si sporge |<br />
Dal chiuso dellřarduo sonno Ŕ», F-12; «E spiavo i rigagnoli del sonno», F-16.<br />
(22) Cfr. la prima stesura di c. 166r/I.<br />
(23) Cfr. c. 8r/I.<br />
(24) Cfr. c. 10r/I.<br />
(25) Cfr. la prima stesura di c. 177r/I.<br />
(26) Cfr. c. 187r/I.<br />
(27) Cfr. la prima stesura di c. 186r/I.<br />
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