Gli angeli non esistono_Tre racconti su una strage ... - Tersite rossi
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GLI ANGELI NON ESISTONO<br />
TRE RACCONTI SU UNA STRAGE DIMENTICATA<br />
34<br />
ANNA FORTI<br />
IL CANTO DEL CUCULO<br />
“... fra il resto, anche alcuni quotidiani in quei giorni parlavano<br />
di un attentato, per esempio se cerchi ci dev’essere anche un articolo<br />
del 25 luglio tratto dall’Unità.”<br />
Pensa ad altro significa “pensa ad altro”! Non “spegni il cervello e ascolta<br />
gli altri”! Ok: sono le 19 e 27 del 26 settembre 1970, il sole <strong>non</strong> sembra<br />
essere interessato a calare e questa povera piccola Mini Morris <strong>su</strong> cui viaggiamo<br />
assomiglia ad un forno, il paesaggio scorre rapido fuori dal finestrino e<br />
il giallo delle ginestre si fonde col verde del mare, incrociamo un motociclista...<br />
“Ecco qui il titolo: ‘Il deragliamento del treno del sole a Gioia<br />
Tauro. I tecnici ferroviari <strong>non</strong> escludono l’attentato. La riunione<br />
dei dirigenti comunisti calabresi presso la Direzione del PCI: respingere<br />
il tentativo di paralizzare la Regione’.”<br />
Pensa ad altro! Una signora vende arance in un chiosco lungo la strada,<br />
classica sosta durante le gite in bicicletta con Matilde. Come mi manca Matilde,<br />
speriamo Natale arrivi in fretta... Anzi, tra poco inizierà il <strong>su</strong>o concerto!<br />
È seduta nel camerino del teatro, riapre le parti, le sfoglia, le richiude, respira<br />
profondamente, esce <strong>su</strong>l corridoio in cerca di qualcuno che la distragga,<br />
rientra... siamo insieme <strong>su</strong>l palco del conservatorio per il saggio di fine anno,<br />
mi dirigo verso il pianoforte, arrivo alla scrivania di vetro trasparente, Mauro<br />
è seduto <strong>su</strong>l lato opposto, a testa bassa. Lentamente alza lo sguardo verso di<br />
me come se cercasse aiuto. Lo guardo negli occhi, vedo un uomo che sta marcendo,<br />
lo prendo per le spalle e lo scrollo, gli grido: smettila! Smettila! Smettila!<br />
Lui mi fissa, immobile... Annalise...<br />
“Annalise!”<br />
“Eh?”<br />
“Annalise, scusami! Stavi dormendo? Beh, guarda, questa l<strong>una</strong><br />
proprio <strong>non</strong> te la puoi perdere!”<br />
“Mmmh... Ho fatto un sogno davvero strano, Gianni... Comunque,<br />
sì, bella! Ma è già notte? Dove siamo?”<br />
“Abbiamo passato Caserta da un po’, anzi in realtà ormai saremo<br />
quasi a Frosi<strong>non</strong>e.”<br />
“Bene, manca poco allora, <strong>non</strong> ce la faccio più a stare seduta!”