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Gli angeli non esistono_Tre racconti su una strage ... - Tersite rossi

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GLI ANGELI NON ESISTONO<br />

TRE RACCONTI SU UNA STRAGE DIMENTICATA<br />

51<br />

PAOLO BISESTI<br />

IL PASSO DEL GAMBERO<br />

“Sì... certo.”<br />

Quella voce l’aveva riconosciuta immediatamente. Strana coincidenza,<br />

questa: due voci, nes<strong>su</strong>n nome, vent’anni in mezzo. Ma<br />

almeno stavolta c’era un volto.<br />

“Non la voglio disturbare oltre, Direttore, volevo ringraziarla,<br />

anche a nome del giudice Salvini, per la preziosa collaborazione,<br />

ma per il momento <strong>non</strong> si farà nulla.”<br />

“Come <strong>non</strong> si farà nulla? Forse <strong>non</strong> ha capito l’importanza<br />

dell’informazione che le ho dato. Forse è il caso che io parli con il<br />

giudice direttamente.”<br />

“Direttore, forse è lei che <strong>non</strong> ha capito. Il dottor Salvini la<br />

ringrazia ma per il momento gli sviluppi dell’indagine ci impongono<br />

di dare spazio ad un altro filone. Eseguo gli ordini anche io<br />

come lei. La ringraziamo per la collaborazione, ma adesso la priorità<br />

è un’altra. Si tranquillizzi, <strong>non</strong> ha niente di cui temere.”<br />

“Ma...”<br />

“Buonasera Direttore. Grazie per il tempo che mi ha dedicato.”<br />

L’improvviso silenzio interruppe la conversazione.<br />

Immobile, lo sguardo perso. La terribile sensazione che qualcosa<br />

<strong>non</strong> tornasse. Massimo si alzò stancamente dalla comoda<br />

poltrona, sistemò distrattamente il vecchio telefono da scrivania.<br />

Spense le luci e uscì. Un vecchio relitto. Una reliquia di anni lontani,<br />

troppo, per voler esser ricordati. Aveva perso, quello era il<br />

punto.<br />

Dall’altra parte della linea, invece, un uomo sorrideva compiaciuto.<br />

Comodamente seduto nell’elegante poltrona, davanti a lui<br />

un foglio bianco e un solo appunto scritto. Un indirizzo, via Appia,<br />

Roma. Accanto, alcuni vecchi fascicoli chiusi, ed uno aperto,<br />

con documenti ingialliti nel tempo, fogli scritti a macchina e un<br />

paio di agende impolverate. Dietro, <strong>su</strong>l mobile, alcune foto, vecchi<br />

ricordi, foto di gruppo in un’elegante villetta toscana: “Villa<br />

Wanda”. Accanto, ricordi ancora più antichi. Decima Flottiglia

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