Autori e testi aggiuntivi - Simone per la scuola
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Parte terza | L’età napoleonica<br />
l’ardore sfrenato di passioni c<strong>la</strong>ndestine 49 ! Non è certo l’onore l’eredità di tua madre:<br />
tutti sanno <strong>per</strong> quali virtù Anna Bolena 50 salì il patibolo!<br />
shrewsbury (s’intromette tra le due regine) Dio del cielo! A questo punto si doveva arrivare! È questo<br />
<strong>la</strong> moderazione, l’umiltà, Lady Maria 51 ?<br />
maria Moderazione! Umiltà! Ho sopportato tutto quello che un essere umano può sopportare 52 .<br />
Ora vattene, calma pecorile, torna al cielo, paziente sopportazione, spezza finalmente i<br />
vincoli che ti trattengono, vieni fuori dal tuo nascondiglio, ira troppo a lungo repressa…<br />
Tu, che desti al basilisco infuriato lo sguardo che uccide 53 , concedi al<strong>la</strong> mia lingua <strong>la</strong><br />
freccia avvelenata…<br />
shrewsbury È fuori di sé! Perdona le sue smanie, è stata provocata!<br />
leicester (tenta agitatissimo di condur via Elisabetta) Non ascoltar<strong>la</strong>, è fuor di senno! Via, via da<br />
questo luogo infausto!<br />
maria Il trono d’Inghilterra è sconsacrato da una bastarda 54 , il nobile popolo inglese ingannato<br />
da un’astuta ciar<strong>la</strong>tana! Se regnasse giustizia saresti tu ora davanti a me nel<strong>la</strong> polvere,<br />
<strong>per</strong>ché io sono <strong>la</strong> tua regina.<br />
Elisabetta esce in fretta 55 . I lords <strong>la</strong> seguono coi segni del più profondo sgomento.<br />
49. Guai a te … c<strong>la</strong>ndestine: Elisabetta ha accusato Maria di <strong>la</strong>scivia,<br />
ma anche lei nasconde amori illeciti.<br />
50. Anna Bolena: cortigiana amante di Enrico VIII, il padre di<br />
Elisabetta.<br />
51. Dio … Maria?: a par<strong>la</strong>re è Shrewsbury, uomo del<strong>la</strong> corte di<br />
Elisabetta, d’accordo con Leicester nell’organizzazione dell’incontro.<br />
52. Ho sopportato … sopportare: ormai l’umiliazione è troppo<br />
forte: <strong>la</strong> scena si capovolge.<br />
46<br />
Leggere e interpretare<br />
<strong>Autori</strong> e <strong>testi</strong> <strong>aggiuntivi</strong><br />
[Trad. di M. D. Ponti]<br />
53. basilisco … uccide: nel<strong>la</strong> mitologia medievale il basilisco era<br />
un mostro terrificante che uccideva con lo sguardo.<br />
54. bastarda: Elisabetta era chiamata dai cattolici bastarda, <strong>per</strong>ché<br />
non nata da un matrimonio consacrato; era infatti figlia di Enrico<br />
VIII e Anna Bolena.<br />
55. Elisabetta esce in fretta: vincitrice o vinta?<br />
L’incontro tra Elisabetta e Maria, che Schiller ci propone nel terzo atto u , a<br />
circa metà del<strong>la</strong> tragedia u , nel<strong>la</strong> realtà storica non è mai avvenuto. È un episodio<br />
inventato dallo scrittore come culmine drammatico del<strong>la</strong> storia. Elisabetta<br />
è stata condotta con uno stratagemma al luogo in cui Maria è tenuta prigioniera:<br />
il nobile Leicester, favorito del<strong>la</strong> regina, ma segretamente innamorato<br />
del<strong>la</strong> bel<strong>la</strong> Maria, vuole indur<strong>la</strong> a un atto pietoso. Per tutte e due le donne è<br />
molto difficile sostenere un confronto diretto.<br />
Maria fa appello a tutte le sue forze <strong>per</strong> mettere da parte l’orgoglio, anche se si<br />
accorge al primo sguardo di trovarsi di fronte a una donna senza cuore. Tutta <strong>la</strong><br />
scena u è costruita come un combattimento: all’inizio Maria è sul<strong>la</strong> difensiva, cerca<br />
parole che non feriscano l’avversaria, che chiama sorel<strong>la</strong> <strong>per</strong> sottolineare il legame<br />
di sangue che le unisce. Elisabetta, tratta forse in inganno dall’atteggiamento sottomesso<br />
di Maria, ne approfitta <strong>per</strong> attaccare: le sue parole sono sempre più sferzanti<br />
e non concedono davvero nul<strong>la</strong> all’avversaria; <strong>la</strong> sovrana sembra acquietarsi solo<br />
quando Maria si dice vinta e disposta a rinunciare al trono, non più attirata dal<strong>la</strong><br />
grandezza politica. Nemmeno con <strong>la</strong> dichiarazione di sconfitta e dopo l’ennesima<br />
richiesta di conciliazione, <strong>per</strong>ò, <strong>la</strong> regina si sente appagata e passa addirittura agli<br />
insulti. La situazione allora si capovolge, l’ira di Maria rimonta e le sue parole,<br />
estremamente dignitose, rivendicano <strong>la</strong> sua sincerità e smascherano l’ipocrisia di<br />
Elisabetta, che non è più sorel<strong>la</strong>, ma bastarda e ciar<strong>la</strong>tana.