Autori e testi aggiuntivi - Simone per la scuola
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Parte quinta | L’età del realismo<br />
ciavano i dubbi, i tormenti, e solo il cielo prometteva pace. Verso <strong>la</strong> mattina tutti<br />
questi fantasmi si mesco<strong>la</strong>rono e si fusero nel caos tenebroso dell’incoscienza e<br />
dell’oblio, stato che, secondo l’opinione di Larrey, il medico di Napoleone, doveva<br />
molto più risolversi con <strong>la</strong> morte che con <strong>la</strong> guarigione.<br />
«C’est un sujet nerveux et bilieux – disse Larrey – il n’en réchap<strong>per</strong>a pas 14 ».<br />
14. C’est … pas: è un tem<strong>per</strong>amento nervoso e bilioso, non si<br />
salverà.<br />
82<br />
Leggere e interpretare<br />
<strong>Autori</strong> e <strong>testi</strong> <strong>aggiuntivi</strong><br />
[Trad. di P. Zveteremich]<br />
125<br />
Nell’episodio del<strong>la</strong> battaglia di Austerlitz Tolstoj ricorre a una tecnica già <strong>la</strong>rgamente<br />
s<strong>per</strong>imentata nei racconti precedenti: lo straniamento u . Si tratta di un<br />
procedimento narrativo che consiste nel riportare i fatti attraverso il punto di<br />
vista di un <strong>per</strong>sonaggio che li osserva come se non li comprendesse. Questa<br />
prospettiva ha <strong>la</strong> funzione di smascherare l’assurdità o <strong>la</strong> convenzionalità delle<br />
situazioni: spesso, infatti, <strong>la</strong> realtà viene osservata con gli occhi di un bambino<br />
o addirittura di un animale e, dal<strong>la</strong> visione ingenua di chi è “al di fuori delle<br />
convenzioni”, emerge quanto di grottesco o di incomprensibile è nascosto nelle<br />
vicende umane. Nel brano esaminato il punto di vista non è costituito dal<strong>la</strong><br />
prospettiva storica, ma dalle considerazioni <strong>per</strong>sonali di Andrej ferito, il quale,<br />
in stato di semincoscienza, e quindi fuori del<strong>la</strong> realtà, riflette sul mistero del<strong>la</strong><br />
vita e del<strong>la</strong> morte. Tutto ciò che lo circonda assume allora un aspetto diverso.<br />
Il grande Napoleone, a cui sono legati i destini d’Europa, appare in tutta <strong>la</strong> sua<br />
meschinità …così piccolo gli sembrava… con quel<strong>la</strong> meschina vanità del<strong>la</strong><br />
gloria e del<strong>la</strong> vittoria, in confronto a quel cielo così alto… Anche le sue espressioni<br />
in francese, il suo tono cinico (begli uomini), sembrano fuori luogo in quel<br />
panorama di morte che è il campo dopo <strong>la</strong> battaglia. Tutto ciò che è passato su<br />
quel terreno, <strong>la</strong> guerra, i soldati, le armi, le vite umane, l’im<strong>per</strong>atore sono destinati<br />
a finire, a non <strong>la</strong>sciare traccia: Guardando gli occhi di Napoleone, il<br />
principe Andrej pensò al<strong>la</strong> nullità del<strong>la</strong> grandezza, al<strong>la</strong> nullità del<strong>la</strong> vita, del<strong>la</strong><br />
quale nessuno può comprendere il significato, e all’ancor maggiore nullità<br />
del<strong>la</strong> morte, il cui senso nessun vivente può comprendere e spiegare.<br />
Il cielo che sovrasta <strong>la</strong> piana di Austerlitz è, invece, <strong>la</strong> metafora u dell’eternità,<br />
del<strong>la</strong> grandezza del<strong>la</strong> coscienza umana di fronte agli eventi grandi e piccoli che<br />
fanno <strong>la</strong> storia. I pensieri di Andrej oscil<strong>la</strong>no tra <strong>la</strong> sublimità del cielo e <strong>la</strong> materialità<br />
del<strong>la</strong> guerra e dei suoi protagonisti. Con l’es<strong>per</strong>ienza del<strong>la</strong> battaglia il<br />
principe Bolkonskij, che ha deciso di partecipare al<strong>la</strong> guerra <strong>per</strong> soddisfare <strong>la</strong><br />
sua sete di gloria, attraverso <strong>la</strong> visione del<strong>la</strong> morte raggiunge finalmente una<br />
verità che ha il suo fondamento nel<strong>la</strong> comprensione e nel<strong>la</strong> pietà <strong>per</strong> il prossimo<br />
e che diventerà <strong>la</strong> religione morale dell’ultimo Tolstoj.