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Autori e testi aggiuntivi - Simone per la scuola

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Parte quarta | L’età del Romanticismo<br />

in una rabbia più che demoniaca, liberai il mio braccio dal<strong>la</strong> sua stretta e affondai<br />

l’ascia nel cervello di lei. El<strong>la</strong> cadde morta sul posto senza emettere un gemito.<br />

Compiuto questo orrendo delitto, immediatamente e con fredda deliberazione 19 mi misi<br />

all’o<strong>per</strong>a <strong>per</strong> nascondere il corpo. Sapevo che non avrei potuto rimuover<strong>la</strong> dal<strong>la</strong> casa,<br />

né di giorno né di notte, senza il rischio di essere notato dai vicini. Molti progetti mi<br />

vennero in mente. In un certo momento pensavo di tagliare il cadavere in minuti frammenti<br />

e di distruggerli col fuoco. In un altro stabilivo di scavare una fossa nel pavimento<br />

del<strong>la</strong> cantina. E ancora, ebbi l’idea di gettarlo nel pozzo del cortile, oppure di<br />

metterlo in una cassa e di farne un collo come se fosse una merce e di incaricare un<br />

facchino di trasportarlo fuori di casa. Finalmente trovai quel ch’io considerai essere il<br />

migliore espediente di tutti. Mi determinai di murare il corpo nel<strong>la</strong> cantina, come si<br />

dice che solessero murare le proprie vittime i monaci del Medio Evo.<br />

La cantina era molta adatta a uno scopo di questo genere. Le sue pareti erano costruite<br />

al<strong>la</strong> buona ed erano state tutte intonacate recentemente con una malta 20 grosso<strong>la</strong>na<br />

cui l’umidità dell’aria aveva impedito di indurirsi. Inoltre, in una delle pareti v’era<br />

una sporgenza, forse dovuta a un falso caminetto, o a un foco<strong>la</strong>re, che era stata riempita<br />

e poi murata in modo da assomigliare al resto del<strong>la</strong> cantina. Non avevo il minimo<br />

dubbio di poter prontamente rimuovere i mattoni in quel punto, inserirvi il cadavere<br />

e murare il tutto come prima, in modo che nessun occhio sarebbe riuscito a scoprire<br />

alcunché di sospetto.<br />

E non fui deluso nel mio calcolo. Per mezzo di una picco<strong>la</strong> leva rimossi facilmente i<br />

mattoni, e dopo aver deposto con cura il corpo contro <strong>la</strong> parete interna, lo puntel<strong>la</strong>i<br />

in quel<strong>la</strong> posizione, mentre con poca fatica rimisi a posto come prima l’intera struttura<br />

muraria. Essendomi procurato malta, sabbia e crine 21 con ogni possibile precauzione<br />

preparai un intonaco che non si sarebbe potuto distinguere dal vecchio, e con<br />

questo spalmai accuratissimamente <strong>la</strong> nuova o<strong>per</strong>a muraria. Quando ebbi finito, vidi<br />

con soddisfazione che tutto andava bene. Il muro non presentava <strong>la</strong> minima traccia<br />

del<strong>la</strong> manomissione. Raccolsi con cura estrema i calcinacci sul pavimento. Mi guardai<br />

in giro trionfalmente e dissi a me stesso: «Qui dunque almeno <strong>la</strong> mia fatica non<br />

è stata inutile».<br />

Il mio passo successivo fu quello di cercare <strong>la</strong> bestia che era stata <strong>la</strong> causa di tanta<br />

sciagura; avevo infatti fermamente risolto di uccider<strong>la</strong>. Se mi fosse capitata a tiro in<br />

quel momento il suo destino sarebbe stato indubbiamente segnato; ma sembrava che<br />

il furbo animale si fosse inquietato <strong>per</strong> <strong>la</strong> violenza del<strong>la</strong> mia collera di dianzi 22 , ed<br />

evitasse di farsi vedere nello stato presente del mio umore. È impossibile descrivere<br />

o immaginare il profondo, beato senso di sollievo che l’assenza del<strong>la</strong> creatura detestata<br />

mi produsse in cuore. Essa non fece <strong>la</strong> sua apparizione durante <strong>la</strong> notte, e così,<br />

almeno <strong>per</strong> una notte, da quando era entrata in casa, io dormii profondamente e tranquil<strong>la</strong>mente;<br />

sì, dormii, <strong>per</strong>sino col peso del delitto sull’anima.<br />

Passarono il secondo e il terzo giorno, e ancora il mio tormentatore non compariva.<br />

Tornai a respirare come un uomo libero. Il mostro, nel suo terrore, aveva fuggito i<br />

luoghi <strong>per</strong> sempre! Non lo avrei più veduto! La mia felicità era suprema! La colpa del<br />

mio tenebroso misfatto non mi infastidiva molto. Mi vennero poste delle domande alle<br />

quali risposi con disinvoltura. Era stata <strong>per</strong>sino ordinata un’inchiesta, ma naturalmente<br />

non si poté scoprire nul<strong>la</strong>. Consideravo ormai assicurata <strong>la</strong> mia futura felicità.<br />

19. deliberazione: determinazione.<br />

20. malta: tipo di intonaco, formato da sabbia e cemento.<br />

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<strong>Autori</strong> e <strong>testi</strong> <strong>aggiuntivi</strong><br />

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215<br />

220<br />

225<br />

230<br />

235<br />

240<br />

245<br />

250<br />

21. crine: pennello (fatto di crine di cavallo) <strong>per</strong> stendere l’intonaco.<br />

22. di dianzi: di prima.

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