30.05.2013 Views

La somministrazione di Lactobacillus paracasei subsp paracasei ...

La somministrazione di Lactobacillus paracasei subsp paracasei ...

La somministrazione di Lactobacillus paracasei subsp paracasei ...

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

<strong>La</strong> flora batterica intestinale e l’allergia<br />

<strong>La</strong> ridotta esposizione microbica durante le prime fasi dell’infanzia rappresenta uno dei più<br />

probabili motivi dell’aumentata incidenza delle malattie allergiche nel mondo occidentale. Come<br />

accennato, sia gli stu<strong>di</strong> epidemiologici che i modelli animali gnotobiotici hanno supportato questa<br />

ipotesi. Alla fine degli anni 90, Sepp e colleghi hanno <strong>di</strong>mostrato le <strong>di</strong>fferenze circa la<br />

composizione della flora batterica intestinale tra bambini <strong>di</strong> un anno in buona salute svedesi ed<br />

estoni. I lattobacilli e gli eubatteri erano molto più comuni nella flora batterica intestinale dei<br />

bambini estoni, mentre i bambini svedesi presentavano una maggiore quota <strong>di</strong> clostri<strong>di</strong>,<br />

specialmente il Clostri<strong>di</strong>um <strong>di</strong>fficile (C. <strong>di</strong>fficile), rispetto ai bambini estoni (70). <strong>La</strong> flora microbica<br />

dei bambini estoni, infatti, era simile a quella dei bambini svedesi negli anni 60. Lo stesso gruppo<br />

ha poi stu<strong>di</strong>ato la composizione della flora batterica intestinale nei bambini sani e nei soggetti<br />

allergici <strong>di</strong> entrambi i paesi. Inoltre, la conta dei germi facoltativi aerobi risultava essere maggiore<br />

nei soggetti allergici, con un aumento della conta <strong>di</strong> S. aureus nei bambini svedesi e <strong>di</strong> coliformi nei<br />

bambini estoni (71). In uno stu<strong>di</strong>o successivo, lo stesso gruppo ha seguito prospettivamente la<br />

composizione della flora batterica intestinale e lo sviluppo delle allergie nei bambini svedesi ed<br />

estoni. Quello stu<strong>di</strong>o ha <strong>di</strong>mostrato una minor colonizzazione da parte dei bifidobatteri durante il<br />

primo anno <strong>di</strong> vita dei bambini che successivamente hanno sviluppato allergie (72). Da un altro<br />

gruppo è stata riportata una minor conta <strong>di</strong> bifidobatteri nei bambini piccoli con eczema rispetto ai<br />

controlli sani (73). Anche un altro gruppo ha <strong>di</strong>mostrato un rapporto ridotto <strong>di</strong> bifidobatteri rispetto<br />

ai clostri<strong>di</strong> in bambini che successivamente sono <strong>di</strong>ventati allergici (74). In neonati allergici e sani<br />

allattati al seno è stato stu<strong>di</strong>ato se alcuni ceppi <strong>di</strong> bifidobatteri possano essere correlati oppure no<br />

allo sviluppo <strong>di</strong> allergie. <strong>La</strong> frequenza della colonizzazione da parte del Bifidobacterium bifi<strong>di</strong>s (B.<br />

bifi<strong>di</strong>s) è risultata maggiore nei neonati sani mentre i neonati allergici venivano più spesso<br />

colonizzati dal B. adolescentis (75). Successivamente, due recenti ampi stu<strong>di</strong> prospettivi <strong>di</strong> coorte,<br />

condotti su neonati e che hanno impiegato tecniche <strong>di</strong> biologia molecolare, non sono riusciti a<br />

<strong>di</strong>mostrare un effetto protettivo da parte <strong>di</strong> una precoce colonizzazione con bifidobatteri verso lo<br />

sviluppo successivo <strong>di</strong> allergie (2, 76). Altri gruppi hanno stu<strong>di</strong>ato gli effetti del parto cesareo, che<br />

risulta essere associato ad una ritardata ed alterata formazione della flora batterica intestinale<br />

rispetto al parto naturale (2, 6), sulla successiva manifestazione dell’allergia. E’ stato osservato che<br />

i neonati nati da parto cesareo presentano un aumentato rischio <strong>di</strong> sviluppare successivamente asma<br />

e riniti allergiche (77, 78).<br />

Quin<strong>di</strong>, esistono in<strong>di</strong>cazioni circa un’associazione tra un’alterata composizione della flora<br />

batterica intestinale e lo sviluppo <strong>di</strong> allergia, con <strong>di</strong>fferenze nella composizione della flora<br />

batterica anche prima che insorgano i sintomi della malattia. Tuttavia, sono necessari ulteriori<br />

stu<strong>di</strong> al fine <strong>di</strong> chiarire questo problema.<br />

I probiotici<br />

Cenni storici e definizione<br />

Il concetto <strong>di</strong> modulare la composizione della flora batterica intestinale per scopi terapeutici è senza<br />

dubbio un concetto nuovo. <strong>La</strong> modulazione può essere effettuata rimuovendo microrganismi<br />

me<strong>di</strong>ante l’uso <strong>di</strong> antibiotici o aggiungendo nuovi organismi, ossia i probiotici. Inoltre,<br />

l’introduzione <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi fattori nutrizionali, ossia fibre alimentari o ami<strong>di</strong> in<strong>di</strong>geribili, può<br />

influenzare la flora batterica. L’uso <strong>di</strong> latte fermentato risale a <strong>di</strong>versi secoli prima dell’era prebiblica.<br />

Tuttavia, è stato non più <strong>di</strong> un secolo fa che gli stu<strong>di</strong> sugli effetti salutari del consumo del<br />

latte acido sono stati promossi dal lavoro pionieristico del vincitore del premio Nobel Elie<br />

Metchnikoff. Egli proponeva che il latte acido potesse antagonizzare i batteri nocivi nel colon e la<br />

regolare ingestione <strong>di</strong> latte acido poteva avere un impatto sulla longevità della popolazione bulgara<br />

(79). Nello stesso periodo, Henri Tissier aveva <strong>di</strong>mostrato che i bifidobatteri rappresentavano la<br />

classe predominante della flora batterica intestinale nei neonati allattati al seno. Egli quin<strong>di</strong><br />

14

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!