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La somministrazione di Lactobacillus paracasei subsp paracasei ...

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Nei neonati ad alto rischio, ossia neonati con almeno un parente <strong>di</strong> primo grado allergico,<br />

l’incidenza cumulativa <strong>di</strong> eczema era pari a 6/55 [(11%) (2-19%, 95% CI)] nel gruppo probiotico,<br />

rispetto a 14/53 [(26%) (14-39%, 95% CI)] nel gruppo placebo (p=0.038). L’asma è stato<br />

<strong>di</strong>agnosticato da un me<strong>di</strong>co in 2/84 neonati, (2%) ed in 5/87 neonati, (6%) nel gruppo probiotico e<br />

nel gruppo placebo, rispettivamente (p=0.4). Le cifre corrispondenti nei neonati ad alto rischio<br />

erano 2/55, 4% e 5/53, 9%, rispettivamente, (p=0.3). Tutti i neonati in cui è stato <strong>di</strong>agnosticato<br />

l’asma avevano una storia familiare <strong>di</strong> allergie, (Fig. 12). In un neonato nel gruppo probiotico e’<br />

stata <strong>di</strong>agnosticata una rino-congiuntivite allergica da un me<strong>di</strong>co.<br />

A 13 mesi <strong>di</strong> età il rapporto tra l’mRNA IFN-γ/IL4 risultava maggiore nel gruppo probiotico con<br />

una me<strong>di</strong>ana (25-75 mo percentile) <strong>di</strong> 26 (12-71) rispetto a 16 (6-48) nel gruppo placebo (p=0.040).<br />

Anche nei neonati ad alto rischio, questo rapporto risultava maggiore a 13 mesi nel gruppo LF19<br />

anche se questa <strong>di</strong>fferenza non raggiungeva una significatività statistica, (dati non mostrati). A 13<br />

mesi <strong>di</strong> età, sono stati analizzati i livelli <strong>di</strong> IgE totali e <strong>di</strong> IgE specifiche verso il latte <strong>di</strong> mucca, la<br />

chiara dell’uovo, il pelo del gatto e del cane. Anche se persisteva un effetto <strong>di</strong> LF19 sull’equilibrio<br />

immunitario Th1/Th2, non vi era alcun effetto <strong>di</strong> LF19 sulla frequenza della sensibilizzazione.<br />

Riassumendo, l’assunzione <strong>di</strong> LF19 durante lo svezzamento ha ridotto l’incidenza cumulativa <strong>di</strong><br />

eczema durante l’infanzia, e noi suggeriamo che il meccanismo potrebbe essere me<strong>di</strong>ato, almeno in<br />

parte, da un più elevato rapporto Th1/Th2 nei neonati che ricevono LF19.<br />

DISCUSSIONE GENERALE<br />

<strong>La</strong> composizione iniziale della flora batterica intestinale, associata ai perio<strong>di</strong> critici per la sua<br />

formazione, rappresentati dal periodo postnatale e dallo svezzamento, sembra avere un ruolo sullo<br />

sviluppo del sistema immunitario, sia a livello intestinale che a livello sistemico. Nel presente<br />

stu<strong>di</strong>o, abbiamo cercato <strong>di</strong> mantenere alcuni dei benefici esercitati dall’allattamento al seno sulla<br />

composizione della flora batterica intestinale, con possibili effetti sulla funzione della flora batterica<br />

intestinale, sull’immunità adattativa, sull’equilibrio immunitario Th1/Th2 e sullo sviluppo <strong>di</strong><br />

allergia.<br />

Gli effetti dei probiotici sull’omeostasi della flora batterica intestinale<br />

Dose, compliance e tempo<br />

Durante lo svezzamento, cessano gli effetti immunologici <strong>di</strong>retti esercitati dall’allattamento al seno,<br />

ossia l’apporto <strong>di</strong> sIgA, e gli effetti stimolanti del latte materno sulla colonizzazione da parte <strong>di</strong><br />

bifidobatteri e lattobacilli. Il razionale della <strong>somministrazione</strong> dell’LF19 durante il periodo <strong>di</strong><br />

introduzione <strong>di</strong> alimenti complementari rappresentava un tentativo per mantenere la presenza dei<br />

lattobacilli durante un periodo <strong>di</strong> cambiamenti in cui vi è un’aumentata esposizione ad antigeni<br />

provenienti sia da una flora batterica più varia e sia da sostanze alimentari, con possibili effetti sulla<br />

funzione della flora batterica intestinale e forse sulla formazione delle risposte immunitarie.<br />

Abbiamo ipotizzato che l’assunzione del probiotico LF19 durante questo periodo potesse favorire la<br />

stimolazione dell’attività della flora batterica intestinale e del sistema immunitario in via <strong>di</strong><br />

maturazione.<br />

E’ stato scelto l’LF19 perché rispondeva a tutti i criteri del probiotico, ed in precedenti trials dosi<br />

comprese tra 10 8 -10 10 UFC/giorno erano già state somministrate nell’alimentazione <strong>di</strong> soggetti<br />

umani senza effetti collaterali (111, 113). All’inizio dello stu<strong>di</strong>o, non si conosceva la dose minima<br />

necessaria per assicurare la colonizzazione da parte dei batteri probiotici, incluso l’LF19. Il presente<br />

stu<strong>di</strong>o è stato condotto su neonati dai 4 mesi <strong>di</strong> età, mentre precedentemente erano stati stu<strong>di</strong>ati<br />

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