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La somministrazione di Lactobacillus paracasei subsp paracasei ...

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L’influenza dell’immunità sulla colonizzazione intestinale<br />

Come precedentemente detto, la stimolazione batterica durante l’infanzia sembra essere un<br />

prerequisito per lo sviluppo del sistema immunitario della mucosa intestinale. Ciò si fonda su stu<strong>di</strong><br />

in modelli animali. E’ stato <strong>di</strong>mostrato che la stimolazione con batteri intestinali nello sta<strong>di</strong>o<br />

neonatale è necessaria per l’induzione della tollerabilità orale in topi privi <strong>di</strong> germi. Tuttavia, se la<br />

colonizzazione batterica avviene più tar<strong>di</strong>vamente può non essere in grado <strong>di</strong> instaurare la<br />

tollerabilità orale (20). In un altro modello murino, una flora intestinale complessa è stata in grado<br />

<strong>di</strong> instaurare la tollerabilità orale, al contrario della monocolonizzazione (22). Per un periodo <strong>di</strong><br />

tempo variabile dopo la nascita, la funzione <strong>di</strong> barriera intestinale, fornita in parte dagli anticorpi<br />

secretori e dalle funzioni immunoregolatorie, non risulta pienamente sviluppata. Imme<strong>di</strong>atamente<br />

dopo la nascita, la superficie delle mucose viene colonizzata da un’ampia variabilità <strong>di</strong><br />

microrganismi ed esposta a vari antigeni proteici, questi ultimi maggiormente espressi nei neonati<br />

nutriti con latte in polvere rispetto ai neonati nutriti con latte materno. Durante lo svezzamento,<br />

l’esposizione agli antigeni alimentari aumenta e la flora batterica intestinale subisce dei<br />

cambiamenti, stimolando il sistema immunitario in via <strong>di</strong> sviluppo nell’intestino. In un modello<br />

murino è stata osservato un progressivo cambiamento della flora batterica intestinale nelle fasi<br />

precoci dello svezzamento, dovuto probabilmente ad una <strong>di</strong>minuzione della quota delle<br />

immunoglobuline secretorie materne <strong>di</strong> classe A (sIgA) assunte attraverso il latte. Gli anticorpi<br />

sIgA presenti nel latte materno sono <strong>di</strong>retti verso i microrganismi presenti nell’ambiente materno e<br />

forniscono protezione verso questi microrganismi anche alla prole. <strong>La</strong> funzione principale delle<br />

sIgA è quella <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re ai batteri ed ai virus già presenti sulla superficie delle mucose <strong>di</strong> legarsi<br />

alle cellule epiteliali e <strong>di</strong> penetrare nel tessuto. Per <strong>di</strong>versi giorni, i livelli <strong>di</strong> sIgA risultano essere<br />

bassi fino a quando non si sviluppa la secrezione endogena <strong>di</strong> sIgA. <strong>La</strong> produzione <strong>di</strong> sIgA da parte<br />

dei neonati viene quin<strong>di</strong> seguita da una mo<strong>di</strong>fica della composizione della flora batterica intestinale,<br />

suggerendo che il sistema immunitario sviluppato a livello intestinale è in grado <strong>di</strong> regolare il<br />

processo <strong>di</strong> <strong>di</strong>versificazione della flora batterica intestinale (33). Inoltre questo dato suggerisce che<br />

durante il periodo in cui le scorte <strong>di</strong> sIgA materne <strong>di</strong>minuiscono e la produzione endogena <strong>di</strong> sIgA<br />

non è ancora pienamente sviluppata, avviene un periodo <strong>di</strong> aumentata vulnerabilità della superficie<br />

della mucosa intestinale da parte <strong>di</strong> antigeni derivanti dai cibi e dai batteri intestinali. I dati circa<br />

questo processo negli esseri umani sono scarsi. Tuttavia in un trial clinico controllato condotto per<br />

valutare gli effetti dell’aggiunta <strong>di</strong> <strong>La</strong>ctobacillus acidophilus LAVRI-A1 (LAVRI-A1) sui livelli <strong>di</strong><br />

sIgA nei neonati è stato <strong>di</strong>mostrato che il fattore pre<strong>di</strong>ttore ambientale più forte in grado <strong>di</strong> indurre<br />

la produzione <strong>di</strong> sIgA è l’introduzione <strong>di</strong> alimenti complementari prima dei 6 mesi <strong>di</strong> età. In questo<br />

stu<strong>di</strong>o, la colonizzazione da parte <strong>di</strong> bifidobatteri è risultata associata ad un aumento dei livelli<br />

sierici <strong>di</strong> TGF-β (34).<br />

<strong>La</strong> maturazione del sistema immunitario della mucosa intestinale e l’induzione della tollerabilità<br />

orale sono influenzati dalla composizione della flora batterica intestinale, dalla natura degli<br />

antigeni alimentari e dal periodo <strong>di</strong> esposizione ad essi, da fattori propri dell’ospite e<br />

dall’allattamento al seno materno.<br />

<strong>La</strong> malattia allergica<br />

<strong>La</strong> prevalenza dell’allergia e dell’asma ha subito un incremento negli ultimi 50 anni e circa il 20%<br />

della popolazione mon<strong>di</strong>ale soffre <strong>di</strong> malattie allergiche IgE-me<strong>di</strong>ate. In Svezia, circa un terzo dei<br />

bambini nell’età prescolare presentano eczema, asma e/o rinocongiuntiviti allergiche (35). Sebbene<br />

sembra esserci una forte componente ere<strong>di</strong>taria, il ruolo dei fattori genetici e gli altri meccanismi <strong>di</strong><br />

malattia rimangono sconosciuti. Gli in<strong>di</strong>vidui con una storia familiare <strong>di</strong> atopia presentano un<br />

aumentato rischio <strong>di</strong> sviluppare una sensibilizzazione IgE e sviluppano sintomi tipici <strong>di</strong> eczema,<br />

asma allergico, riniti allergiche e/o congiuntiviti allergiche. Tuttavia, si tratta <strong>di</strong> una malattia<br />

poligenica e ad oggi non esistono sicuri markers genetici ed immunologici in grado <strong>di</strong> identificare<br />

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