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La somministrazione di Lactobacillus paracasei subsp paracasei ...

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isultati sono in accordo con i dati <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> coorte prospettivo condotto su neonati, secondo<br />

il quale i neonati allergici hanno un’alterata composizione <strong>di</strong> SCFA con maggiori concentrazioni <strong>di</strong><br />

acido iso-caproico rispetto ai neonati non allergici (131). Inoltre, due gran<strong>di</strong> stu<strong>di</strong> prospettivi <strong>di</strong><br />

coorte condotti sui neonati sono giunti a <strong>di</strong>fferenti conclusioni circa l’associazione tra i clostri<strong>di</strong> e lo<br />

sviluppo <strong>di</strong> allergia. <strong>La</strong> colonizzazione da parte del C. <strong>di</strong>fficile ad 1 mese <strong>di</strong> età è risultata essere<br />

associata allo sviluppo <strong>di</strong> allergia a 2 anni in uno degli stu<strong>di</strong> (76), mentre non è stata riscontrata<br />

alcuna associazione nell’altro (2).<br />

E’ stato suggerito che la <strong>di</strong>versità della flora sia importante ai fini della maturazione dei meccanismi<br />

<strong>di</strong> regolazione immunitaria. I neonati che vivono nei paesi in via <strong>di</strong> sviluppo ove vi è una bassa<br />

prevalenza <strong>di</strong> allergie hanno un ricambio più rapido dei ceppi batterici rispetto ai neonati che<br />

vivono nei paesi industrializzati (5). I bambini che conducono uno stile <strong>di</strong> vita antroposofico hanno<br />

una maggiore <strong>di</strong>versità della flora batterica intestinale (132), e nello stu<strong>di</strong>o AllergyFlora era stata<br />

riscontrata una ridotta <strong>di</strong>versità nella flora fecale ad 1 settimana <strong>di</strong> vita nei neonati che<br />

successivamente hanno sviluppato un eczema IgE-associato (133). Per tale motivo, è necessaria una<br />

conoscenza più approfon<strong>di</strong>ta circa i cambiamenti indotti dai prebiotici e dai probiotici sulla<br />

composizione della flora batterica intestinale.<br />

Effetti dei probiotici sull’immunità adattativa<br />

Effetti sulle infezioni<br />

Non si è verificato alcun effetto da parte <strong>di</strong> LF19 sul numero <strong>di</strong> infezioni contratte, forse per via<br />

della lunga durata dell’allattamento al seno e dello scarso numero <strong>di</strong> infezioni contratte durante il<br />

primo anno <strong>di</strong> vita in questi neonati sani svedesi. In un trial randomizzato condotto in Israele, il L.<br />

reuteri ed il B. lactis hanno ridotto la durata in termini <strong>di</strong> giorni ed il numero degli episo<strong>di</strong> <strong>di</strong> <strong>di</strong>arrea<br />

in neonati con un’età simile a quella del presente trial (134). In quello stu<strong>di</strong>o, il L. reuteri ha inoltre<br />

ridotto i giorni <strong>di</strong> assenza per ospedalizzazione e la durata della terapia antibiotica. Nessun<br />

probiotico agisce sulle malattie respiratorie. Tuttavia, tutti i neonati sono stati svezzati dal latte<br />

materno all’ingresso al trial che è stato condotto in un ambiente ospedaliero, al contrario del<br />

presente trial dove la maggior parte dei neonati venivano allattati al seno e curati a casa. A<br />

<strong>di</strong>fferenza dei risultati dello stu<strong>di</strong>o in Israele, Abrahamsson e colleghi non hanno osservato alcun<br />

effetto preventivo sulle infezioni dopo <strong>somministrazione</strong> <strong>di</strong> L. reuteri ai neonati sani svedesi<br />

rispetto al placebo (107). Inoltre, in un trial randomizzato finlandese condotto su larga scala su<br />

bambini in attesa <strong>di</strong> ricovero, l’assunzione <strong>di</strong> LGG riduceva l’incidenza delle infezioni respiratorie e<br />

la durata della terapia antibiotica rispetto al placebo, sebbene aggiustando per l’età non sussistevano<br />

più le <strong>di</strong>fferenze (135). <strong>La</strong> <strong>somministrazione</strong> <strong>di</strong> LF19 lentamente riduceva la durata della terapia<br />

antibiotica in termini <strong>di</strong> giorni,, fattore che poteva suggerire un effetto preventivo da parte<br />

dell’LF19 sulle infezioni batteriche. Contrariamente ai risultati osservati nel nostro stu<strong>di</strong>o e negli<br />

stu<strong>di</strong> condotti in Finlan<strong>di</strong>a ed in Israele riguardo gli effetti preventivi da parte dei probiotici sulla<br />

durata della terapia antibiotica, Abrahamsson e colleghi quasi inaspettatamente hanno osservato un<br />

lento incremento nella durata della durata della terapia antibiotica nel gruppo sottoposto ad<br />

integrazione con L. reuteri (107). In molti neonati <strong>di</strong> quello stu<strong>di</strong>o gli antibiotici erano stati<br />

prescritti a causa <strong>di</strong> un’otite me<strong>di</strong>a. E’ stato <strong>di</strong>mostrato che l’allattamento al seno ha un effetto<br />

protettivo verso l’otite me<strong>di</strong>a (136). Di conseguenza, l’elevata percentuale <strong>di</strong> allattamento al seno<br />

presente in entrambi i gruppi <strong>di</strong> quello stu<strong>di</strong>o potrebbe aver protetto i neonati in entrambi i gruppi.<br />

Infatti, vi era la tendenza a prolungare la durata dell’allattamento materno nel gruppo placebo<br />

rispetto al gruppo probiotico (107). E’ da sottolineare che la <strong>di</strong>fferenza circa la durata in termini <strong>di</strong><br />

giorni della terapia antibiotica tra i due gruppi nel presente stu<strong>di</strong>o è piuttosto piccola, e che nello<br />

stu<strong>di</strong>o finlandese l’aggiustamento per età aveva annullato la <strong>di</strong>fferenza circa la durata della terapia<br />

antibiotica tra i gruppi. Quin<strong>di</strong>, l’effetto più evidente sulla prevenzione dell’infezione batterica da<br />

parte dei probiotici (L. reuteri) è stata osservata nei neonati non allattati al seno in Israele.<br />

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