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La somministrazione di Lactobacillus paracasei subsp paracasei ...

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indurre popolazioni <strong>di</strong> cellule T regolatorie. In un modello animale, i probiotici inducono le cellule<br />

Treg nell’intestino (181) e, come accennato, stu<strong>di</strong> in vitro condotti sugli esseri umani hanno<br />

identificato batteri produttori <strong>di</strong> acido lattico in grado <strong>di</strong> indurre la produzione dell’IL10, che<br />

inibiscono le citochine Th2 (160). Le cellule Trl vengono stimolate in presenza dell’IL10 ed<br />

esercitano la loro attività inibitoria attraverso la produzione <strong>di</strong> IL10 (182). In precedenza, l’LF19<br />

aveva indotto la produzione <strong>di</strong> IL10 da parte delle cellule PBMC umane in vitro, così come in una<br />

linea cellulare monocitaria (110, 115). Non abbiamo osservato effetti da parte dell’LF19 sui livelli<br />

<strong>di</strong> mRNA dell’IL10 in seguito all’attivazione policlonale delle PBMC. Tuttavia, in vitro ed in vivo<br />

la risposta immunitaria può <strong>di</strong>fferire. Malgrado ciò, probabilmente un periodo <strong>di</strong> 6 ore dall’<br />

attivazione policlonale non rappresenta il periodo ottimale per questa particolare citochina dal<br />

momento che i livelli risultavano bassi anche negli adulti in seguito all’attivazione policlonale.<br />

Un’altra citochina chiave immuno-regolatoria nell’induzione della tollerabilità orale è il TGF-β.<br />

Sarebbe stato interessante stu<strong>di</strong>are gli effetti dell’LF19 sull’espressione del TGF-β, ma durante gli<br />

esperimenti tempo-curva precedenti, i livelli del TGF-β non erano cambiati in seguito<br />

all’attivazione policlonale delle cellule PBMC, ecco perché questa opzione non è stata considerata<br />

nel nostro stu<strong>di</strong>o.<br />

In uno stu<strong>di</strong>o sono stati valutati gli effetti del LAVRI-A1 sulla frequenza delle cellule Treg e<br />

sull’espressione della trascrizione del fattore Foxp3 nei neonati. E’ stata notata un’aumentata<br />

espressione dell’mRNA del Foxp3 nelle cellule PBMC dopo l’attivazione con allergeni in neonati<br />

con eczema rispetto ai neonati senza eczema. Tuttavia la <strong>somministrazione</strong> per 6 mesi nei neonati <strong>di</strong><br />

LAVRI-A1 non determinava effetti sull’espressione <strong>di</strong> cellule T CD4+CD25+ o sull’espressione<br />

dell’mRNA <strong>di</strong> Foxp3 (183). Inoltre, sono stati usati ligan<strong>di</strong> specifici per valutare le funzioni <strong>di</strong><br />

TRL2 e 4, ed anche se non vi erano <strong>di</strong>fferenze statisticamente significative tra i gruppi, vi era la<br />

tendenza verso una maggiore produzione <strong>di</strong> TNF-α ed IFN-γ in seguito all’attivazione del TRL2 nel<br />

gruppo probiotico (184). Inoltre, come precedentemente <strong>di</strong>scusso, in quello stu<strong>di</strong>o non vi erano<br />

effetti da parte <strong>di</strong> LAVRI-A1 sull’incidenza <strong>di</strong> eczema, e nel gruppo probiotico vi era un numero<br />

maggiore <strong>di</strong> neonati <strong>di</strong> 12 mesi sensibilizzati rispetto al gruppo placebo (184).<br />

I ceppi probiotici dovrebbero essere considerati per i loro meriti in<strong>di</strong>viduali. L’inconsistenza dei<br />

risultati sugli effetti immuno-stimolatori dei probiotici nella prevenzione primaria dell’allergia<br />

potrebbe essere spiegata dall’uso <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenti ceppi <strong>di</strong> probiotici ma anche dalle <strong>di</strong>fferenze tra i<br />

fattori propri dell’ospite ed i fattori ambientali (166), (Tabella 4).<br />

Tabella 4. Fattori propri dei probiotici, dell’ospite e fattori ambientali che potrebbero avere un ruolo<br />

sulle conseguenze cliniche nel neonato<br />

Probiotico Madre Neonato<br />

Ceppo Background genetico Background genetico<br />

Dose Ambiente Ambiente<br />

Viabilità Status allergico Modalità <strong>di</strong> parto<br />

Tempo Composizione del latte materno Modalità <strong>di</strong> assunzione<br />

Durata<br />

Punti <strong>di</strong> forza e debolezze dello stu<strong>di</strong>o<br />

Questo stu<strong>di</strong>o ha valutato gli effetti della <strong>somministrazione</strong> <strong>di</strong> LF19 in relazione ai risultati clinici<br />

così come lo sviluppo della composizione della flora batterica intestinale ed il processo <strong>di</strong><br />

maturazione del sistema immunitario. Un punto <strong>di</strong> forza del <strong>di</strong>segno <strong>di</strong> questo stu<strong>di</strong>o è<br />

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