TAPPETO VOLANTE - Urban

SNOWBOARD
Da sentire in cuffia, al volume
massimo, durante i fuoripista.
Se arriva la neve...
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38 URBAN
PUNK IN DRUBLIC
NoFx - Epitaph
PENNYBRIDGE
PIONEERS
Millancolin - Burningheart
I DON'T WANT
TO GROW UP
Descendents - SST Records
ALL BORO KINGS
Dog Eat Dog - Roadrunner
SKATE TO HELL
Satanic
SurfersBurningheart
ASTRO LOUNGE
Smash Mouth - Universal
RAGE AGAINST THE
MACHINE
Rage Against the Machine
Sony Music
A PLACE IN THE SUN
Lit - BMG
QUEENS OF
THE STONE AGE
Queens of the Stone Age
Universal
THE ANIMAL HOUSE
SOUNDTRACK
Artisti Vari - Universal
URBAN HITS
Non è una classifica. È quello
che abbiamo ascoltato facendo
questo numero di Urban.
Questo spiega molte cose…
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LA REVENCHA
DEL TANGO
Gothan Project - PIAS
IL CONCERTO II
Fabrizio De André - Ricordi
GENETIC WORLD
Télépopmusik - EMI
MY HOUSE IN
MONTMARTRE
Artisti Vari - Virgin
BRAZUCA MATRACA
Wagner Pà - Virgin
TARANTULAE
Nidi D'Arac - CNI
BODY AND SOUL
Nusrat Fateh Alì Khan
& Party - Real World
NOT SO HAPPY
TO BE SAD
Shandon - Virgin
THE REBEL YEARS
The Black Halos - W’n’B
PLANETA ESKORIA
Ska-P - BMG
MUSICA
SEGNALI ELETTRONICI,
SUADENTE OSSESSIONE
TÉLÉPOPMUSIK
Genetic world – EMI
Le buone notizie continuano
ad arrivare dalla Francia.
Télépopmusik nasce dall'unione
di Stephan Haeri,
Christophe Hétier e Fabrice
Dumont, già protagonisti delle
compilation Sourcelab con la
sigla Sonic 75. A loro, impegnati
nella costruzione architettonica
e sonora dell'album,
si aggiungono, come uno
splendido cast di ospiti, le voci
che colorano le parole di
Genetic world: Angela
Puntuale come l’influenza, ecco
un altro classico di inizio d’anno:
i lamenti dei discografici. I
dischi si vendono poco, non si
vendono, in classifica dominano
i greatest hits, la gente si
Mac Clusky, Unhook the stars,
Soda-pop (già negli Earthling),
Juice Aleem, Chilly Gonzales e
Peaches.
Il risultato, lungi dal mettere in
mostra incongruenze e dislivelli,
è un capolavoro, capace di
mescolare elettronica, jazz della
nuova generazione, hip hop
della vecchia e della nuova
scuola, astrattismi rock, rumori
di fondo, scratches da dj consumati,
voci e richiami dal
mondo dell’etere televisivo e
scienza applicata alla musica.
Ascoltate l’incipit del disco,
butta sulle offerte low-price e
snobba i bei cd nuovi da 20 e
passa euro. Insomma, niente di
nuovo sotto il laser, a parte le
cifre: secondo l’Afi (l’Associazione
dei fonografici italiani)
Breathe, e basterà per darvi
un’idea sul resto: è come se i
Portishead, o meglio, i Lamb,
fossero passati per un nuovo
minimalismo dove la magia
elettronica ha preso il sopravvento
sulle tinte dark e oscure
che prima coloravano il loro
blues. I Télépopmusik sanno
essere suadenti, profondi, ossessivamente
leggeri e leggermente
ossessivi.
12 brani da consumare, perfetta
colonna sonora dello spostamento
urbano, da gustare in
metro come dietro i finestrini
MENO VENTI PER CENTO:
IL DISCO NON GIRA PIU
I giovani comprano meno, resistono le compilation e le offerte
speciali. E in primavera arriva il nuovo trucchetto: il supercd che si
sente meglio (forse) e non si può masterizzare (di sicuro)
siamo al meno 20 per cento.
Non male: significa che su cinque
persone che compravano
un disco l’anno scorso, una,
quest’anno, non l’ha comprato.
Ach! Tra i motivi, viene indicata
Arriva dalla
Francia un
nuovo suono
urbano. Hiphop
ed
elettronica,
jazz e rumori
rubati dal
sonoro dei
nostri tempi.
Così Télépopmusik
gioca al
rilancio, tra
Lamb e
Portishead.
Ben fatto!
di un tram, oppure al chiuso di
una camera con vista sui palazzi
illuminati dalle luci della notte.
Suoni per la città.
Questa è la musica che vorremmo
trovare più spesso (sui
giornali e sugli scaffali, sotto i
nostri laser), questa è la musica
cui andrebbe rivolta attenzione
adesso: è parte di una
nuova colonna sonora, parte
del suono dei tempi che ci circondano
e che dischi come
questo servono a raccontare.
LUCA BERNINI
la “disaffezione dei giovani per
il prodotto disco”, che coincide
forse con lo scarso entusiasmo
con cui ci si separa ogni volta
da una bella sommetta. E dunque?
Dunque il mercato spera
nel nuovo barbatrucco inventato
da Universal, i nuovi supercd,
i Sacd. Avranno un effetto
surround, dicono, però costeranno
di più e non saranno copiabili.
Sfugge come questo
possa riavvicinare i giovani al
“prodotto cd”, ma tant’è, come
si sa è un campo in cui non ci
sono sicurezze. Anzi, una c’è:
l’Iva sui prodotti discografici rimane
al 20 per cento. Così imparano,
i famosi giovani!
OZOMATLI- EMBRACE THE CHAOS INTERSCOPE
CHEMICAL BROTHERS
Come with us - Virgin
Cari Chemical Brothers, non ci
fregate. Avevamo gridato al
miracolo ispirati dal vostro Exit
planet dust, uno degli esordi
più spettacolari degli anni ’90,
apriporta al big beat e a buona
parte della elettrodance in voga
anni dopo, il giusto matrimonio
tra il cyberpunk e la
grazia architettonica di Bach.
Avevamo gioito per il successo
anche di pubblico arrivato con
il successivo Dig your own hole
ma poi, parafrasando quello
stesso titolo, la fossa avete iniziato
a scavarvela da soli.
Surrender era un piacevole
niente di nuovo, e adesso
Come with us è una innocua
voglia di vecchio. C’era più forza
nei primi due minuti di Exit
planet dust, anno di grazia
1995, che in tutto questo nuovo
capitolo della vostra avventura.
Le vostre tute da eternauti
ci stanno strette, per cui,
gentilmente, accostate un attimo
l’astronave: noi scendiamo
qui.
LUCA BERNINI
OZOMATLI
Embrace the chaos
Interscope - Records
Il nome del gruppo, Ozomatli,
viene da quello del dio Azteco
della danza; l’album, Embrace
the chaos, è il “secondo passo
nel progetto che gli Ozomatli
hanno di mostrare al mondo
che la futura musica urbana
BILLY COBHAM - DRUM’N’VOICE
d’America è già qui, e canta e
balla salsa su una samba hip
hop”, per dirla con le parole
del loro sito. Niente di più vero:
impegnati politicamente,
esuberanti musicalmente, i sette
dell’Apocalisse mescolano
con gioia e violenza Los Lobos
e De La Soul, Rage Against the
Machine e Tito Puente, in un
crossover stradaiolo ed eccitante.
Reduci da tre anni trascorsi
in tour per il mondo,
con Embrace the chaos gli
Ozomatli sono adesso pronti
per conquistarlo e, a giudicare
dai risultati, hanno frecce al loro
arco più che sufficienti.
LUCA BERNINI
BILLY COBHAM
Drum’n’voice - Nicolosi
Productions
A quasi 60 anni non si smentisce
e disco dopo disco sorprende
sempre con qualcosa di
nuovo e affascinante.
Panamense di nascita ma newyorkese
d’adozione, Billy
Cobham con questo album
conferma il suo talento compositivo
e strumentale e la sua
straordinaria capacità di coinvolgere
ed emozionare, realizzando
un immaginario ponte
fra la tradizione e un futuro
che grazie a lui è sempre e comunque
trascinante. L’ha fatto
con Max Roach e Tony
Williams, controllando per primo
la batteria elettronicamente,
e poi in mille altri modi con
Thelonius Monk, Stan Getz,
NITIN SAWHNEY,
ELETTRICO,
ETNICO E POP
CI PROVA IN DVD
Un flusso continuo audio-video per il
guru dell’elettro-pop. Un documentario, più
o meno: un po’ poco per un innovatore
SUBSONICA - AMOREMATICO
Miles Davis e decine di gruppi
e orchestre. Il segreto? Sempre
lo stesso: gran cuore e gran
tecnica. Semplice, vero?
ANDREA SCARPA
ARTISTI VARI
PAZ! Colonna Sonora
Originale - Nun
Se muori, le tue possibilità di
diventare un mito salgono
dell’84,5%. Se sopravvivi però
hai il 32,6% di possibilità di
impedire che le tue storie e i
tuoi personaggi vengano veltronizzati.
Andrea Pazienza è
morto. Perciò, anche se nei
suoi fumetti c’erano già tutte le
immagini e le musiche che riteneva
opportune (dai Residents
di Commercial album ai
Rockets di Ontheroadeghein –
roba tosta), mo’ si becca il filmtributo
con la sua brava colonna
sonora “filologically correct”
a opera di un tot di ex-C.S.I.,
Tiromancino, alcuni “alternativi”
raccogliticci e – udite udite
– Lucio Dalla. Il che dimostra
che alla fine sopravvivere ha il
suo bel perché.
PAOLO MADEDDU
SUBSONICA
AMOREMATICO - Mescal
Trascurate i testi, che sono roba
da cannoneggiarsi i maroni
(“Flusso, derive, parole sugli
edifici e sui cieli di noi, sulle
stagioni e sui nostri perché”: e
dire che sono ragazzi simpatici).
Concentratevi sulla musica,
che è esattamente quanto i
NITIN SAWHNEY
Prophesy - V2
Trasposizione su Dvd per il
fortunato quinto album di una
delle rivelazioni della musica
elettro-etno-ambient degli anni
’90, l’angloindiano Nitin
Sawhney. Prophesy è un album
nato e registrato in viaggio, e
così viene illustrato, grazie all’abbinamento
con immagini girate
tra Sudafrica, India,
Australia, Stati Uniti, in una riserva
dei nativi americani, e a
Londra.
Il risultato è un flusso continuo
di audio&video, che non can-
ARTISTI VARI- PAZ!
Subsonica volevano fare: un disco
di club music italiana credibile.
Ok, anche loro sono iscritti
a quella confraternita dell’eterno
ritorno agli anni ’80 che
da anni ci sta ossigenando i
timpani, ma vi sfidiamo a trovare
un disco italiano altrettanto
palpitante, vibrante, tremante,
fremente, martellante, sussultante.
Eccetera. Insomma un
buon disco italiano. Rarità.
Bravi.
PAOLO MADEDDU
WU-TANG CLAN
Wu-Tang iron flag - Sony
Music
In America è uscito a metà dicembre
e ha fatto subito sfracelli
conquistando le posizioni
alte delle varie classifiche. Da
noi, un mese dopo, non sarà la
stessa cosa ma di sicuro i veri
appassionati di hip-hop non
esiteranno a gustarsi questo
quarto album dell’ensemble
più carismatico, incazzato e autentico
della scena afroamericana.
Senza Ol’ Dirty Bastard
ma con uno scatenato Method
Man e un rigoroso Flavor Flav
(già con i Public Enemy), Rza e
soci non cedono al pop, citano
Moby, il jazz e Jingle bells, cercano
il legame con il jazz e
quando serve colpiscono dritto
sul naso, confermandosi gli incontrastati
numeri uno. E in
Back in the game hanno chiamato
anche Ron Isley degli
Isley Brothers!
ANDREA SCARPA
cella però l’idea di una certa ripetitività
nell’uso del materiale.
E in effetti, date le straordinarie
capacità del supporto, questo
Dvd di Nitin Sawhney non si
spreca molto: oltre alle sequenze
scelte per illustrare le canzoni,
ci sono alcune interviste a
persone che hanno ispirato i
pezzi dell’album, il video di
Sunset e una galleria fotografica
che si snoda lungo le note di
Breathing light.
Un po’ poco, per motivare all’acquisto:
meglio il semplice
cd, le immagini, una volta tanto,
mettetecele voi.
LUCA BERNINI
ON STAGE
MILANO
01.02.2002
MARC RIBOT
Salumeria della Musica
L’album di sola chitarra
Saints e tanto altro, nella
performance
dell'Imprevedibile.
03.02.2002
BAD RELIGION - Rolling Stone
Uno dei nomi storici del rock
alternativo made in USA. Se
volete un tuffo nella melodia
furente. Bollenti.
11.02.2002
STAIND - Alcatraz
La rivelazione nu metal del
2001, finalmente in Italia.
Potenti, con giudizio.
ROMA
4 e 5.02.2002
LUCA CARBONI
Teatro Olimpico
Il buon Lu.ca porta le sue canzoni
pastellate in giro per
l'Italia. Mah!
6 e 7.02.2002
NINE BELOW ZERO
Big Mama
Inossidabili. Facevano boogie
quando la redazione di Urban
era nella culla, un quarto di secolo
dopo ancora spingono. E
bene.
11.02.2002
MAX GAZZÈ - Teatro Sistina
È tornato con un nuovo album,
Gazzilla, e adesso riarrangia
tutto dal vivo. Talentuoso.
15.02.2002
ADDICTION
Black Out Rock Club
Fanno rock di confine con il
crossover, sono potenti e affamati
di palco. Se avete voglia
di pogo...
BOLOGNA
1.02.2002
SHANDON
Estragon
Uno dei migliori nomi del
punk nostrano. Sceglieteli, e
non ve ne pentirete. Sfrenati.
12.02.2002
WATERBOYS
Teatro delle Celebrazioni
Un grande ritorno, per il glorioso
folk-rock inglese, ormai sempre
più contaminato. Etilico.
TORINO
06.02.2002
SAINKHO NAMTCHYLAK
Hiroshima Mon Amour
Leggendaria vocalist di origine
mongola, poetessa e tanto
altro. Più che un concerto,
una performance.
08.02.2002
LOU DALPHIN
Hiroshima Mon Amour
La musica occitana più famosa
d'Italia. Per chi non li ha
mai visti, un piccolo evento.
URBAN 39