TAPPETO VOLANTE - Urban

illustrazione: Mattia Elfo Ascari
RISTORANTI-BAR
»»»» ROMA
Il consumo è altissimo. Quasi
quanto a Napoli, dove la “tazzulella”
è un pezzo essenziale dello
stile di vita e la qualità media nei
bar (il metro di giudizio? La consistenza
e l’intensità del sapore)
decisamente alta. A Roma non è
così: il buon caffè si fa ancora desiderare.
Un esempio? Tutti quei ristoranti
anche importanti che lo trascurano
come se fosse un dettaglio, incuranti
del fatto che invece rappresenta
insieme al conto l’ultima
impressione forte, digestiva e tonificante
con cui ci si alza dal tavolo.
Per fortuna però esiste una
meravigliosa, fumante e bollente
carboneria capitolina dell’espresso.
Fatta per metà di locali tradizionali,
bar e torrefazioni con degustazione
(legati per lo più alla
Nel quartiere bene di Prati, un
punto di riferimento da sempre.
Il bar è elegante e accogliente,
il laboratorio di pasticceria
sforna a più riprese ottimi
cornetti classici ma anche i celebri
quaresimali (maritozzi all’uvetta),
veneziane e “bombe”
alla visciola. Vassoi da asporto
e bella scelta di caffè, incluso
un superbo Blue Mountain dal-
formula miscela, cioè il taglio di
qualità arabica più robusta che
rende l’infuso più forte e amaro,
meno elegante ma anche meno
acido) e per metà di indirizzi innovativi,
quelli del cru giamaicano
o brasiliano, del 100% arabica, o
addirittura del menu del caffè.
Ma c’è anche un’altra linea di consumo.
Una linea semiclandestina,
perché ufficialmente non aperta al
pubblico, ma che gran parte dei
romani riesce ogni tanto a utilizzare.
I posti segreti del caffè, a
Roma, si chiamano spacci.
No, niente di illegale: sono solo i
bar interni ai grandi uffici pubblici
che, nella Città dei Ministeri, delle
Autorità, delle Corti e degli annessi
al Parlamento, sono una miriade.
Non c’è quasi grande ufficio
che non abbia il proprio, a dispet-
to della ormai dilagante macchinetta
automatica al piano: è qui
che si sorbisce ogni giorno – in
piedi, com’è costume a Roma, dove
i caffè “seduti” sono una minoranza
– una parte massiccia dei
caffè di mezza mattina, cioè un
must quasi quanto quello aprigiornata
e quello dopo-pranzo.
La – sussurrata – hit parade di
questi spacci vede ai primi posti,
in base al gradimento dei visitatori,
il poco accessibile bar del
Senato e quello del ministero del
Tesoro. Se trovate una scusa per
infilarvi lì, in via XX Settembre,
non ve ne pentirete: il brivido della
tazzina ministeriale vale bene
una piccola bugia.
Se invece vi interessa la vera tradizione
del caffè alla romana, potete
passare dai locali per intendi-
CORNETTI E MARITOZZI: LA MAPPA DEL TESORO
Colpo di
scena: nella
capitale della
colazione,
nell’impero
del cornetto, il
caffè non è dei
migliori. Ma
provate negli
angoli per
intenditori, nei
ministeri,
negli spacci.
Buone notizie
per chi si fa di
caffeina
LA VITA IN UNA TAZZINA:
L , ELISIR DI OGNI MATTINO
FAGGIANI
06-39739742
la Giamaica. Prezzi medio-alti.
Via G.B. Ferrari, 23. Chiuso
mercoledì.
LA CAFFETTIERA
06-6798147/06-3213344
Qui la colazione è un lusso dichiarato.
Nei due locali (quello
originario, vicino al Corso, e
quello più recente, in via
Margutta) trovate non solo cornetti,
e buoni, ma anche veraci
sfogliatelle napoletane e golosi
pasticciotti. Peccato che la “tazzulella”
non sia il massimo.
L’ambiente è deluxe, con politici
e primedonne, attori e giornalisti
televisivi in un tripudio di raso
e specchi. Prezzi alti. P.za di
Pietra 65 e via Margutta 61a.
Sempre aperto.
PANNOCCHI
06-8552109
Un vero classico romano del
breakfast, con cornetti fragran-
tori che vi segnaliamo. Oppure
dalle classiche torrefazioni con
bancone: Castroni in via Cola di
Rienzo e via Ottaviano, l’affollata
Tazza d’Oro a un passo dal
Pantheon, Palombini all’Eur.
Ma anche il cosiddetto “caffè del
Papa”, l’Antico Caffè del Brasile di
via dei Serpenti, dove un Woytila
apprendista pontefice e studente
di alta teologia andava a farsi il
pieno di caffeina. Qui, nel locale
con i sacchi di juta a vista e atmosfera
d’altri tempi, vengono proposte
al banco le miscele “famiglia”,
“risparmio” e le “gemme do
Brasil”: se ambite anche voi a una
lunga e brillante carriera pontificia
(ma anche da guardia svizzera),
fatevi sotto.
PAUL DE CELLAR
ti e farciti in mille modi. Se la
fama del posto si deve innanzitutto
ai krapfen alle visciole,
buoni sono anche i maritozzi
con panna, ormai a rischio altrove,
e le torte (Sacher, crostate)
in formato maxi o mini.
Caffè okay, idem i vaporosi
cappuccini a schiuma alta.
Prezzi medio-alti e niente tavoli:
si consuma solo al banco.
Via Bergamo, 56.
Chiuso lunedì.
BUON GIORNO!
Quattro indirizzi
per cominciare
bene la giornata.
Con o senza latte
ANDREOTTI
06-5193198
06-5750773
Due indirizzi, un’unica qualità
per questa casa attiva a
Roma dagli anni ’20. La sveglia
la danno caffè e cappuccini
di livello, con tanto di
cioccolatino, notevoli e fantasiosi
poi le paste e i dolci (ottimi
quelli da asporto), ad
esempio un cornetto estivo
alla frutta. Si consuma al banco
o ai (rari) tavoli interni.
Ultimo espresso alle 22. Via
Meldola 388 e via Ostiense
54b. Sempre aperto.
BAR PERÙ
06-6861310
Alfredo e i suoi boys hanno
trasformato questo piccolo
ma affollatissimo locale in un
vero must del centro. Merito
degli ormai celebri “special”,
espresso e cappuccino arricchiti
con crema di latte, profumo
di cacao e una goccia di
additivo (anice o Irish Cream)
battuti al cucchiaio, decorati
con cuoricini. Mentre li gustate,
Alfredo vi intratterrà intonando
i motivi più in voga, ma
con testi liberamente cambiati.
Servizio lampo, sia al banco
sia ai due tavolini esterni.
Prezzi modici. Via Giulia, 84.
Chiuso domenica.
GRAN CAFFÈ
SANT’EUSTACHIO
06-6861309
L’irresistibile profumo del caffè
si sente anche a trenta metri di
distanza. Nel retrobottega una
piccola, collaudata torrefazione
sforna cru selezionatissimi.
Così non c’è da stupirsi se, per
gustare il “doppio” (cremosissimo
caffè in tazza, vanto del locale)
o la colazione alla siciliana,
frotte di romani affrontano
il viaggio dalla periferia. Prezzi
altucci. P.za Sant’Eustachio,
82. Chiuso lunedì.
IL GELATO DI
SAN CRISPINO
06-6793924
Una gelateria? Sì, la number
one a Roma e tra le migliori
d’Italia. Ma anche, da quando
ha varato questo secondo indirizzo,
un’ottima caffetteria dove
gustare una tazzina di straordinario
Blue Mountain giamaicano.
Costa 1,55 euro, ma le vale
davvero. Via della Panetteria,
42. Chiuso martedì.
URBAN 61