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foto: Tokyo, 1994<br />
ARTE<br />
SCATTI ON THE ROAD<br />
L’ambiente domestico e gli uomini da marciapiede. Una personale di Philip Lorca DiCorcia<br />
Philip Lorca DiCorcia è un anticipatore.<br />
Perché? Perché negli anni<br />
’80 fotografa i suoi familiari e trasforma<br />
l’ambiente domestico in un<br />
set cinematografico. E, dopo di lui,<br />
molti artisti hanno coinvolto sempre<br />
più nelle proprie opere i familiari<br />
e il proprio quotidiano.<br />
L’inglese Richard Billingham, per<br />
esempio, riporta nelle sue fotogra-<br />
fie la way of life dei suoi genitori e<br />
delle persone che lo circondano.<br />
Nel 1990, DiCorcia realizza la serie<br />
di foto scattate sul Boulevard di<br />
Santa Monica a prostituti, sbandati<br />
e disoccupati. Il fotografo va per<br />
strada alla ricerca degli uomini che<br />
poi fotograferà, offrendo loro un<br />
compenso per la “prestazione”. La<br />
formula di remunerare disoccupati<br />
OFFICINA YANKEE<br />
SULLA VIA EMILIA<br />
Una mega collettiva che riunisce artisti di<br />
fama internazionale. In diverse città emiliane<br />
sbarcano decine di opere dall’America<br />
La mostra Officina America, curata<br />
da Renato Barilli, adotta la<br />
stessa formula delle precedenti<br />
officine: invitare numerosi artisti a<br />
esporre in diverse città dell’Emilia<br />
Romagna. Divisa in tre sezioni –<br />
AVVISTAMENTI<br />
Torino, 011-5629911<br />
Prosegue con il cubano Kcho alla<br />
Gam la serie di mostre dedicata<br />
alla ricerca di giovani artisti e<br />
coordinata da Alessandra Pace.<br />
Le opere di Kcho, sculture composte<br />
a volte da oggetti espropriati<br />
agli emigrati clandestini e<br />
recuperati nei distretti di polizia<br />
e disegni, mettono a confronto<br />
sogno e realtà, mondo infantile<br />
e mondo adulto.<br />
Dall’8 febbraio al 7 aprile<br />
Una nuova casa per l’uomo (Villa<br />
delle Rose, Bologna); Per una<br />
nuova sensibilità pittorica (ex convento<br />
di San Domenico, Imola);<br />
L’iper-oggetto (ex pescheria di<br />
Cesena e Palazzo dell’Arengo di<br />
HAIM STEINBACH<br />
Torino, 011-8125935<br />
Su delle mensole, in legno o acciaio,<br />
sono collocati vari oggetti.<br />
Non è l’immagine di una vetrina<br />
qualunque bensì la cifra stilistica<br />
di Haim Steinbach, la cui produzione<br />
artistica si confronta con<br />
oggetti, luoghi e non luoghi, relazioni<br />
sociali. La galleria The<br />
Box Associati ospita una serie di<br />
suoi nuovi lavori, realizzati per<br />
la prima mostra personale torinese.<br />
Fino al 23 febbraio<br />
per svolgere azioni, come masturbarsi<br />
di fronte a una macchina fotografica<br />
o farsi colorare i capelli, è<br />
una delle ragioni, un decennio più<br />
tardi, alla base del successo dell’artista<br />
madrileno Santiago Sierra.<br />
La mostra (tel. 02-29010068),<br />
con la serie Heads e una selezione<br />
di opere da Streetwork e<br />
Hollywood, è un’ottima occasione<br />
Rimini) – la mostra passa dai petali<br />
variopinti di Polly Apfelbaum<br />
ai corpi di giovani donne delle fotografie<br />
di Naomi Fisher alle atmosfere<br />
inquietanti di Julian<br />
LaVerdiere. Un’ampia prospettiva,<br />
che però solleva anche qualche<br />
perplessità. Se proprio non si<br />
vuole rinunciare a queste mega<br />
collettive, perché non ricercare<br />
nuove creatività mettendo a confronto<br />
punti di vista diversi, invece<br />
che riunire artisti di fama il cui<br />
unico trait d’union è la provenienza<br />
geografica?<br />
ROMA 1948-1959<br />
DAL NEOREALISMO<br />
ALLA DOLCE VITA<br />
Roma, 06-4745903<br />
Sono anni vitali quelli che segnarono<br />
il passaggio dal dopoguerra<br />
al boom economico. Cronaca,<br />
arti visive, moda, teatro e cinema,<br />
musica, letteratura e architettura<br />
si intrecciano nella mostra<br />
al Palazzo delle Esposizioni,<br />
ideata da Maurizio Fagiolo<br />
dell’Arco.<br />
Fino al 27 maggio<br />
per comprendere le ragioni dell’influenza<br />
che il fotografo ha avuto<br />
sulle nuove generazioni.<br />
D.P. TESEI<br />
Philip Lorca DiCorcia<br />
Milano, Galleria Monica<br />
De Cardenas<br />
Dall’8 febbraio al 23 marzo<br />
Officina America<br />
Tel. 051-502859<br />
Dal 25 gennaio al 31 marzo<br />
OGGETTI CLANDESTINI GRAFFITI E DOLCE VITA<br />
JEAN MICHEL BASQUIAT<br />
Roma, 06-68809035<br />
Jean Michel Basquiat. Ovvero uno<br />
dei più brillanti protagonisti della<br />
scena artistica newyorkese degli<br />
anni ’80. Una buona occasione<br />
per conoscerlo e osservare le sue<br />
opere, alcune delle quali esposte<br />
per la prima volta in Italia, è<br />
quella offerta dal Chiostro del<br />
Bramante che, dopo l’esposizione<br />
dedicata a Keith Haring, rende<br />
omaggio a questo altro grande<br />
artista. Fino al 7 aprile<br />
foto: M.Bevilacqua, Hi, 2001<br />
IN MOSTRA<br />
Da Godard e<br />
Moravia alla<br />
Palestina. E gli<br />
artisti parlano<br />
JIRI DOKOUPIL<br />
Bologna, 051-230727<br />
Prima ampia mostra dedicata<br />
all’artista cecoslovacco curata<br />
da Vittoria Coen e ospitata<br />
presso San Giorgio in<br />
Poggiale. Sono raccolte opere<br />
recenti che, attraverso l’uso<br />
di vari materiali, dai pigmenti<br />
naturali alla fuliggine e<br />
alle bolle di sapone, affrontano<br />
i temi della natura morta,<br />
del ritratto e dell’autoritratto.<br />
Dal 26 gennaio al 28 aprile<br />
NUVOLE DA OLTRE<br />
FRONTIERA<br />
Ravenna, 0544-482568<br />
Avvicinarsi alla “questione<br />
palestinese” attraverso il fumetto.<br />
Questo l’obiettivo<br />
del giornalista e fumettista<br />
Joe Sacco e delle sue “strisce”,<br />
alle quali la Loggetta<br />
Lombardesca dedica una<br />
mostra curata da Daniele<br />
Brolli. Le “strisce” sono il<br />
frutto dei due mesi trascorsi<br />
da Sacco in Israele e nei<br />
Territori Occupati.<br />
Dall’1 al 23 febbraio<br />
LA GENERAZIONE DELLE<br />
IMMAGINI<br />
Milano, 02-724341<br />
Qual è il modo migliore per<br />
comprendere l’arte contemporanea<br />
se non incontrare i suoi<br />
artefici? È una formula vincente<br />
quella adottata da Roberto<br />
Pinto, che ha curato quest’anno<br />
l’8° appuntamento dal titolo<br />
Reality’s Desire. Ospiti alla<br />
Triennale alcuni artisti di fama<br />
internazionale: per esempio il<br />
30 gennaio c’è Shirin Neshat.<br />
Si prosegue poi fino all’11<br />
marzo con Marko Peljhan,<br />
Nedko Solakov, Fabrice<br />
Hybert, Zoe Leonard, Cai Guo<br />
Qiang e Carlos Garaicoa.<br />
IL DISPREZZO<br />
Milano, 02-29060171<br />
La galleria Antonio Colombo<br />
ospita la mostra di Andrea<br />
Salvino il cui titolo è ispirato a<br />
un film di Godard e all’omonimo<br />
romanzo di Moravia. Il giovane<br />
artista romano attua una<br />
rilettura, sotto forma di dipinti,<br />
disegni e un video in bianco e<br />
nero, degli avvenimenti italiani<br />
dalla metà degli anni Sessanta<br />
a oggi. Immagini che fanno<br />
della memoria personale e sociale<br />
uno strumento d’indagine<br />
artistica. Fino all’8 marzo<br />
URBAN 49