ANNUARIO 2009 - CAI Sezione di Morbegno
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A pie<strong>di</strong> nu<strong>di</strong><br />
Abitavano a Colico, il paese<br />
sulle rive del lago, abbracciato<br />
dall’ampio versante del Legnone,<br />
rivolto a nord. Vedevano la<br />
cima al mattino presto, quando<br />
l’aria dava vibrazioni <strong>di</strong> vita alle<br />
rocce. Durante il giorno, appena<br />
si alzava il viso, la montagna<br />
era lì e sembrava aspettare<br />
con aria <strong>di</strong> sfida. Sul tar<strong>di</strong> si<br />
colorava <strong>di</strong> luce, dorata d’estate,<br />
innevata <strong>di</strong> rosa d’inverno. La<br />
mamma, che aveva trascorso<br />
la sua giovinezza sull’alpeggio<br />
degli Andossi, fiancheggiato<br />
da alte cime, aveva amato i<br />
monti e conservava nel cuore la<br />
nostalgia delle vette. Lasciava<br />
trasparire questa sua passione<br />
e la trasmetteva ai suoi due<br />
<strong>di</strong> Elena Fattarelli<br />
bambini. Salire sulla cima del<br />
Legnone era il compimento<br />
<strong>di</strong> un sogno. Sogno <strong>di</strong>verso<br />
e sempre rinnovato. L’estate<br />
in cui sembrava possibile<br />
attuarlo, la mamma si ammalò.<br />
Neanche si poteva più pensare<br />
ad un piccolo progetto. Poi la<br />
mamma fu portata all’ospedale.<br />
La nonna lasciò intendere che<br />
le cose si mettevano male<br />
per sua figlia. I due bambini<br />
una sera, alla fine dell’estate<br />
guardarono la vetta e, quasi<br />
per liberarsi del loro <strong>di</strong>spiacere<br />
<strong>di</strong>ssero al monte che il suo<br />
fascino non esisteva più. Essi<br />
non sapevano che farsene della<br />
sua cima. L’amore era finito.<br />
L’amicizia conclusa. Così passò<br />
l’inverno con altri incontri ed<br />
altre attrattive.<br />
Il Legnone era sempre lo<br />
stesso, alto, misterioso ed<br />
invitante. In primavera,<br />
dopo la scuola, i giochi<br />
in cortile, le corse per le<br />
strade avevano sempre<br />
come sfondo la montagna<br />
incantata. Con l’avvicinarsi<br />
delle vacanze, la mamma,<br />
sentendosi sufficientemente<br />
forte, ripropose il viaggio.<br />
La bambina guardò il<br />
fratello, piena <strong>di</strong> meraviglia.<br />
Un’esultanza grande le faceva<br />
battere il cuore. “Allora la<br />
mamma era veramente guarita,<br />
se aveva in mente quel viaggio,<br />
pensò. Era ritornata <strong>di</strong> nuovo<br />
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