31.05.2013 Views

ANNUARIO 2009 - CAI Sezione di Morbegno

ANNUARIO 2009 - CAI Sezione di Morbegno

ANNUARIO 2009 - CAI Sezione di Morbegno

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

giovane, capace <strong>di</strong> cose<br />

impossibili.” Il bambino, con<br />

il suo realismo, fece presente<br />

:”Non abbiamo lo zaino.” E la<br />

mamma :”Aggiusterò quello<br />

del papà. Lo porterò io. A voi<br />

due cucirò due bei zainetti.<br />

Ho quella stoffa resistente<br />

della zia Anna.” Giusto quella<br />

ci voleva. La mamma era<br />

abilissima a tagliare e cucire.<br />

Aveva la sua macchina a<br />

manovella, che faceva rapida<br />

tutte le cuciture. La mamma,<br />

con la mano libera, muoveva<br />

la stoffa <strong>di</strong> qua, <strong>di</strong> là, faceva<br />

gli angoli. Toglieva la sacca,<br />

la rovesciava, vi infilava<br />

un cordoncino per chiudere<br />

l’imboccatura. Per rendere più<br />

solide le bretelle, davanti agli<br />

occhi stupiti dei bambini, che<br />

dovevano tenere le estremità,<br />

fece lunghe e ripetute cuciture.<br />

Allo zaino <strong>di</strong> Paolo applicò<br />

anche le tasche. Lui pensava<br />

<strong>di</strong> metterci in una il suo melìn<br />

(coltellino ricurvo, che si<br />

chiudeva nel manico <strong>di</strong> legno).<br />

Così ogni volta che doveva<br />

tagliare un bastone, l’avrebbe<br />

avuto a portata <strong>di</strong> mano. “E<br />

nell’altra, cosa ci metti?”<br />

Voleva sapere la sorella, delusa,<br />

perché il suo zaino era privo<br />

<strong>di</strong> qualsiasi decorazione.<br />

“Nell’altra il bicchiere <strong>di</strong><br />

alluminio.” Era l’unico lusso <strong>di</strong><br />

cui si <strong>di</strong>sponeva. Le bretelle<br />

dello zaino del papà erano <strong>di</strong><br />

pelle vera, con le fibbie, che<br />

si potevano aprire e chiudere.<br />

Anche gli angoli erano<br />

rinforzati <strong>di</strong> pelle, e così la<br />

chiusura. L’ultima domenica <strong>di</strong><br />

luglio, dopo i Vespri, la piccola<br />

In questa pagina:<br />

il bivacco nei pressi del<br />

lago Scoggione.<br />

Nella pagina a fronte,<br />

sopra: il Monte Legnone<br />

dall’Alpe omonima.<br />

Sotto: l’Alpe Legnone<br />

dall’Alpe Piazza.<br />

comitiva era pronta a partire.<br />

Sul tavolo della cucina erano<br />

allineati gli zaini. La mamma<br />

soppesò quelli dei bambini,<br />

prima <strong>di</strong> infilarli nelle loro<br />

braccia magre. Il cordoncino<br />

stringeva la chiusura, su cui<br />

era stato annodato il golf.<br />

“Paolo, non abbiamo la corda”,<br />

<strong>di</strong>sse la bambina al fratello.<br />

Avevano visto degli alpinisti<br />

a Madesimo con la corda fatta<br />

ad aspo, infilata nel braccio.<br />

“A noi non serve.” Tagliò corto<br />

il bambino, più sicuro. I tre<br />

si avviarono verso Chiaro.<br />

Attraversarono poi l’Inganna<br />

e presero il sentiero per<br />

Fontanedo. Videro la chiesa,<br />

tutta chiusa sotto gli alti<br />

castani. Le baite vicine erano<br />

abitate, ma a quell’ora non si<br />

vedeva nessuno. Faceva caldo.<br />

I tre viaggiatori si fermarono a<br />

bere alla fresca sorgente, che<br />

sgorgava a lato della strada. I<br />

bambini si chinarono e presero<br />

l’acqua nell’incavo della mano.<br />

Era fresca. Sorseggiarono<br />

più volte. Cercavano l’acqua<br />

proprio nel mezzo, dove<br />

gorgogliava. “Col bicchiere<br />

non si può prendere lì, dove<br />

sgorga. È meglio la mano.” Il<br />

bicchiere rimase nella tasca<br />

dello zaino. “Su, an<strong>di</strong>amo,<br />

sollecitò la mamma.” La prima<br />

sosta sarebbe stata Rusico.<br />

Ora si sentiva alle spalle il<br />

sole sempre meno caldo. Si<br />

facevano alcuni passi <strong>di</strong> corsa,<br />

per raggiungere l’ombra, e<br />

allora attardarsi a guardare i<br />

ciuffi d’erba, gli steli fioriti. “I<br />

montanari tengono sempre lo<br />

stesso passo”, <strong>di</strong>ceva intanto<br />

la donna. Dopo una breve<br />

ripida salita, ecco la baita della<br />

Tranquilla, messa in posizione<br />

eretta sul declivio. Sul<br />

poggiolo la donna aspettava.<br />

La mamma si era accordata<br />

24 <strong>CAI</strong> MORBEGNO <strong>CAI</strong> MORBEGNO 25

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!