ANNUARIO 2009 - CAI Sezione di Morbegno
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Ötztal<br />
<strong>di</strong> Pierenrico Belluzzo<br />
la tre giorni in Austria<br />
Dopo il successo dell’anno<br />
precedente, anche quest’anno,<br />
durante l’ultimo fine settimana<br />
<strong>di</strong> agosto, il <strong>CAI</strong> <strong>Morbegno</strong><br />
ha replicato la gita in valle<br />
Ötztal, nel Tirolo austriaco. Su<br />
suggerimento <strong>di</strong> una mia amica,<br />
sod<strong>di</strong>sfatta dell’esperienza<br />
passata, ho colto l’occasione<br />
per non mancare. E così, in<br />
un gruppo <strong>di</strong> circa trenta<br />
valtellinesi <strong>di</strong> ogni età, venerdì<br />
28 agosto siamo partiti alla<br />
volta <strong>di</strong> Huben (1180 m),<br />
piccolo paese nel mezzo della<br />
valle, dove abbiamo preso posto<br />
nella confortevole e familiare<br />
Gasthof Felsenhof, che ci ha<br />
ospitato per tutto il soggiorno<br />
(per informazioni si può visitare<br />
il sito internet www.gasthoffelsenhof.at).<br />
Nel pomeriggio,<br />
partendo da Au (1154 m), ci<br />
siamo incamminati lungo il<br />
sentiero panoramico che ci ha<br />
permesso <strong>di</strong> ammirare la cascata<br />
Stuibenfall, fino ad arrivare<br />
all’incantevole alpeggio della<br />
Wiesle Hütte (1528 m), un<br />
tipico rifugio in legno con una<br />
chiesetta <strong>di</strong> fronte, cogliendo<br />
così l’occasione per la rituale<br />
foto <strong>di</strong> gruppo.<br />
Nella giornata <strong>di</strong> sabato 29,<br />
il clima umido e piovoso del<br />
mattino non ci ha permesso<br />
<strong>di</strong> intraprendere il tragitto<br />
più lungo inizialmente<br />
programmato. Ci siamo quin<strong>di</strong><br />
accontentati <strong>di</strong> fare un giro<br />
per i negozi <strong>di</strong> articoli sportivi<br />
<strong>di</strong> Sölden (1377 m), principale<br />
stazione turistica della valle,<br />
da dove parte la funivia che<br />
raggiunge le piste da sci dei<br />
monti Gaislachkogel (3056 m) e<br />
Innere Schwarze Schneid (3370<br />
m). Nel pomeriggio, passata la<br />
pioggia, la maggior parte del<br />
gruppo ha potuto raggiungere<br />
il rifugio Kleblealm (1983 m),<br />
dove la gentile ristoratrice<br />
in tipico costume locale ci<br />
ha servito lo strudel <strong>di</strong> mele<br />
e altri piatti tipici austriaci,<br />
dopo qualche iniziale <strong>di</strong>fficoltà<br />
<strong>di</strong> comprensione dei nomi<br />
tedeschi del menu, superata<br />
grazie all’aiuto fondamentale<br />
della nostra interprete Anna.<br />
Gli altri escursionisti rimasti a<br />
Sölden hanno invece preferito<br />
recarsi alle terme Aqua Dome <strong>di</strong><br />
Längenfeld (1180 m), potendosi<br />
così ritemprare, visto il clima<br />
umido della giornata.<br />
Il terzo giorno (domenica 30)<br />
il sole e il cielo terso ci hanno<br />
spinto ancor più volentieri ad<br />
intraprendere la camminata,<br />
potendo scegliere l’itinerario più<br />
lungo previsto dal programma.<br />
Raggiunto il paese <strong>di</strong> Oetz (820<br />
m), all’imbocco dell’omonima<br />
valle, siamo saliti sulla<br />
cabinovia che ci ha portato<br />
all’alpeggio <strong>di</strong> Hochoetz (2020<br />
m). Da lì, quasi tutti ci siamo<br />
avviati lungo il sentiero che<br />
ci ha condotto sulla vetta del<br />
monte Rosskopfe (2399 m); da<br />
quel luogo alcuni hanno deciso<br />
<strong>di</strong> imboccare la via del ritorno,<br />
mentre i più instancabili<br />
hanno proseguito verso la cima<br />
Wetterkreuzkogel (2591 m);<br />
da quest’ultima siamo scesi<br />
seguendone la costa che ci ha<br />
portato al rifugio Balbach Alm<br />
(1957 m), dove ci siamo ripresi<br />
dalle fatiche gustando sulla<br />
terrazza panoramica ancora<br />
l’ottimo apfelstrudel e gli altri<br />
cibi, come sempre serviti da<br />
una ragazza in rigoroso costume<br />
tirolese. Tornati a Hochoetz,<br />
abbiamo ritrovato quei pochi<br />
che avevano scelto il percorso<br />
più breve, che arrivava fino<br />
al rifugio Bielefelder Hütte<br />
(2150 m). Siamo quin<strong>di</strong> scesi<br />
con l’ovovia a Oetz, dove<br />
abbiamo salutato Anna, Giulio<br />
e i loro allegri bambini, che ci<br />
hanno accompagnato in tutte<br />
le escursioni; ci aspettava<br />
il pullman per il rientro in<br />
Valtellina.<br />
Anche quest’anno la vacanza è<br />
stata apprezzata come valida<br />
occasione per coniugare relax<br />
ed escursionismo a portata<br />
<strong>di</strong> tutti e quin<strong>di</strong>, entusiasta<br />
anche perché per me è stata<br />
la prima volta, consiglio allo<br />
staff organizzativo <strong>di</strong> rinnovare<br />
l’appuntamento per la terza<br />
uscita all’anno prossimo. Ciao<br />
a tutti!<br />
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