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24 La “Squadra per la pace” prima di una partita di rosari che notte e giorno ci aspettavano fuori dalla porta del “Casa Nova” speranzosi che ci saremmo fermati ancora. Sulla via del ritorno andiamo a visitare il Museo della “Shoah”: un’esperienza toccante, utile a rafforzare ancor di più la coscienza dell’enorme sofferenza e del dramma degli ebrei durante l’Olocausto. Giunti a Tel Aviv all’aeroporto subiamo controlli per altre quattro ore. Ci aprono le valigie ed ogni altro involucro, compresi i tubetti del dentifricio; per due volte simulano la presenza di una bomba per verificare i tempi di fuga quasi che si trattasse di una esercitazione. Non è esagerazione la loro, ma la conseguenza di un clima di paura che è ormai parte del vivere e del sentire di queste popolazioni. Si parte con sincera malinconia. A questo punto dovrei cercare di esprimere le mie idee, le mie impressioni su ciò che ho visto, sul giudizio che mi sono fatto della questione israelo-palestinese e su quali insegnamenti mi porto dentro soprattutto alla luce di quello che (molto modestamente) credo si possa fare per aiutare questi popoli a godere di quel bene prezioso che è la pace. Le impressioni sono tante ed un giudizio finale e compiuto è davvero difficile. Mi limito ad alcune brevissime considerazioni. La prima è che per comprendere davvero che cosa succede laggiù, che cosa significa essere israeliani o essere palestinesi, quale sia la condizione dei “Territori Occupati”, il ruolo della politica e della religione, è indispensabile prendere contatto diretto con la realtà dei luoghi e delle persone. L’informazione non è affatto in grado di rappresentare in modo obiettivo i fatti e gli accadimenti. La cosa più importante è aver potuto toccare con mano e formarsi delle opinioni guardando con i propri occhi e non con quelli degli altri. Televisioni e giornali ci raccontano quello che vogliono. Inoltre mi sono personalmente convinto che le distinzioni etniche e religiose non rappresentano affatto il principale motivo delle divisioni tra i due popoli. C’è anche rispetto ed in certi casi addirittura forte unità tra cattolici, cristiani, arabi ed ebrei nel cercare la pace come valore supremo dell’uomo. Ciò che divide ancora una volta, perché condizionata dall’economia, è la politica. Infine ho potuto notare un’assenza tanto grave quanto significativa. Laggiù, tra i territori israeliani e le città palestinesi, non esiste il diritto internazionale. Non c’è l’Europa, non ci sono gli Stati Uniti, non ci sono le Nazioni Unite. Solo la presenza forte e unitaria di queste istituzioni potrebbe aiutare i popoli a saldare una pace vera e duratura. Senza un loro intervento non sarà possibile sconfiggere il terrorismo, così come non verrà mai data una risposta al diritto dei palestinesi di avere proprie città, un proprio governo ed una propria indipendenza statuale riconosciuta e tutelata nel mondo. Temo purtroppo che l’assenza di questi soggetti non sia affatto casuale. Alessandro Olivi Pubblichiamo la lettera inviata al Sindaco di Folgaria avv. Alessandro Olivi da Padre Ibrahim Faltas, Direttore della Scuola di Terra Santa. Betlemme, 18/09/2003 Carissimo Sindaco, Spero che la vostra breve visita in Terra Santa sia stata per voi una bella esperienza. Come avete potuto vedere la situazione politica è molto complessa, quella economica per moltissimi Palestinesi difficilissima, ma migliaia di bambini nonostante tutto vi hanno sorriso con gioia: hanno voglia di giocare, di ridere, di sognare come tutti i bambini. Vedervi sulla loro terra è, per loro e per noi adulti, una grande gioia che deriva dalla speranza che la vostra presenza incoraggia perché in modo simbolico rappresenta una breccia nel “muro”. Grazie ancora per la vostra determinazione, per la vostra umanità coraggiosa, per la vostra amicizia. Un fraterno saluto Fra Ibrahim Faltas Direttore della Scuola di Terra Santa
Sottoscritti 1.200.000 Euro Turismo invernale, il Comune compra azioni della “Impianti Maso” La spesa è coperta quasi per intero dalla Provincia D opo aver svolto negli anni ’90 un importante ruolo di coordinamento e guida nel processo di unificazione e rilancio del turismo invernale conclusosi con un impegno finanziario di un miliardo e mezzo di lire nella società impiantistica unificatrice della maggior parte delle imprese esistenti, il Comune di Folgaria ha recentemente dato il via libera ad un nuovo sostegno al comparto. Se l’intervento di allora era motivato dall’esigenza di bloccare l’involuzione in atto, le prospettive odierne puntano invece a fornire al carosello sciistico quegli elementi di completamento indispensabili per rafforzare il prodotto turistico dell’altipiano. Il piano, capeggiato da “Carosello Ski” e dalla controllata “Impianti Maso”, prevede un investimento complessivo di cir- ca 19 milioni di Euro da realizzare nell’arco di tre anni. Danno sostanza al progetto la costruzione della nuova seggiovia quadriposto automatica Costa - Moreta, la sistemazione della ski area di Passo Coe ed il suo collegamento al carosello esistente, l’integrazione di alcune piste ed un nuovo sistema di approvvigionamento, stoccaggio e distribuzione dell’acqua. Questi interventi rispondono alla triplice esigenza di collegare gli impianti alle zone maggiormente dotate di posti letto, di espandere l’area sciistica verso quote altimetriche più elevate e di adeguare le capacità di innevamento artificiale. Alcuni lavori, come la seconda pista della seggiovia Malga Ortesino, saranno conclusi in tempo utile per la ormai prossima stagione invernale, per altri – è il ca- 25 so della seggiovia di Costa – gli sciatori dovranno attendere il dicembre 2004 ed allo stesso modo, dopo la rinuncia all’invaso “stock” a Passo Sommo, il prossimo anno sarà decisivo anche per la sua ricollocazione nell’area di Passo Coe. Il Comune di Folgaria, al fine di supportare la seconda fase di investimento nel settore dell’impiantistica invernale, ha sottoscritto 1.291.142,25 di Euro nel capitale sociale di “Impianti Maso” S.p.a. La parte consistente dell’esborso per l’acquisto del pacchetto azionario è stata coperta dalla Provincia attraverso specifico trasferimento sul fondo per lo sviluppo locale. Le risorse messe a disposizione dal Comune ammontano ad Euro 64.557,11, mentre la differenza di 1.226.585,14 Euro corrisponde al finanziamento provinciale.
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