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N O T I Z I A R I O D E L C O M U N E D I F O L G A R I A

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52<br />

Le frazioni di Mezzomonte e Guardia festeggiano il proprio Parroco<br />

MEZZOMONTE DI FOLGARIA<br />

Festone solenne il 6 luglio in quel di<br />

Mezzomonte: si è celebrato con particolare<br />

gioia da parte di tutti i parrocchiani<br />

il 50° di Sacerdozio del Parroco<br />

don Dario. Una celebrazione popolare e<br />

molto sentita: si è constatato il legame<br />

di amicizia che c’è tra la popolazione<br />

dei “Mezzomontani” ed il loro Sacerdote.<br />

Lo si toccava con mano. Tutti hanno<br />

collaborato con buona volontà ed entusiasmo.<br />

Non hanno lasciato mancare<br />

nulla: hanno pensato a tutto.<br />

Alla Messa era presente il coro di Sovizzo<br />

Vicentino, amico di lunga data di<br />

don Dario: i loro canti magnifici ed<br />

eseguiti a regola d’arte e soprattutto con<br />

sentimento profondo e di fede. Anche la<br />

loro divisa dava al tutto un tono di speciale<br />

ricorrenza; si è iniziato con l’Ave<br />

Maria di Bepi de Marzi: la Vergine aleggiava<br />

tra i fedeli che gremivano la<br />

Chiesa. Tra la gente molti Alpini con i<br />

loro cappelli ed i gagliardetti, provenienti<br />

da tutta la Vallagarina e da Rumo<br />

in Val di Non. C’erano la rappresentanza<br />

del Coro Martinella, il Consiglio Pastorale<br />

al completo, il coro parrocchiale,<br />

il circolo anziani “Rio Cavallo” ed il<br />

Gruppo Sportivo, oltre al signor Sindaco<br />

assieme ad un componente della<br />

50 anni di Sacerdozio per<br />

don Dario Cologna<br />

Giunta. Insomma c’erano proprio tutti<br />

all’omelia ed il giubilante, visibilmente<br />

commosso, ha ringraziato tutti, fermandosi<br />

di tanto in tanto perché la voce gli<br />

mancava per l’emozione di quel momento<br />

così familiare. Ha ricordato il 28<br />

giugno 1953, giorno della Ordinazione<br />

Sacerdotale; il 29 giugno, festa degli Apostoli<br />

Pietro e Paolo, la prima Messa<br />

nel paese natio Castelfondo, ornato a regola<br />

d’arte: poi a Storo, Lavis, Vanza e<br />

Pozzacchio, quindi a Marcena, Mione e<br />

Corte in quel di Rumo e ultimamente a<br />

Mezzomonte e a Guardia. Un lungo itinerario<br />

pastorale ricco di tanti ricordi di<br />

servizio sacerdotale svolto sempre con<br />

entusiasmo e buona volontà in confidenza<br />

con Cristo Gesù che lo aveva<br />

chiamato. Ha ricordato i genitori Emilio<br />

ed Addolorata. Un cammino lungo<br />

ma in cui era sempre presente Maria<br />

Santissima “Unzere liebe Frau Im Walde”,<br />

a cui è tanto devoto, a cui si rivolgeva<br />

fidente nei momenti meno lieti ed<br />

in cui ha sempre trovato un valido e forte<br />

aiuto. A conclusione del sacro rito sono<br />

stati regalati a don Dario, tra la commozione<br />

generale e gli applausi degli<br />

omaggi, accolti tra lacrime di soddisfazione<br />

e con grande riconoscenza. Si sono<br />

poi congratulati Romeo Larcher per<br />

il Gruppo Sportivo, il Primo Cittadino<br />

a nome della Comunità, il maestro Pio<br />

per il Consiglio Pastorale, il signor Sergio<br />

Zaltron ha dato all’amico alpino don<br />

Dario un souvenir di intonazione montanara,<br />

fatto da lui stesso, meraviglioso<br />

e bello davvero. Una manifestazione<br />

popolare in grande stile, schietta e sincera,<br />

tipica della nostra gente, il tutto<br />

“condito”, come direbbe il buon Manzoni,<br />

di manifestazione che viene dal<br />

cuore.<br />

Il festeggiato ha espresso il suo “grazissime”<br />

a tutti con una calorosa stretta di<br />

mano, ricca di umanità. Ai ragazzi-chierichetti<br />

ha regalato un pallone, che hanno<br />

molto gradito e sollevato in aria come<br />

un trofeo. Poi la solenne benedizione<br />

e tutti al campo sportivo per un pasto ben<br />

preparato dai nostri meravigliosi cuochi,<br />

a cui va il pensiero grato e riconoscente:<br />

un pasto agreste che tutti hanno consumato<br />

con gioia: è stato veramente bello<br />

e confidenziale tra tutti noi.<br />

Il coro di Sovizzo ha poi allietato i commensali<br />

con canti piacevoli che hanno<br />

creato una grande contentezza in tutti.<br />

Poi è stata fatta una sorpresa dagli<br />

amici di Mezzomone al “loro” don Dario:<br />

è comparso un amicissimo e simpaticissimo<br />

Gianni Caracristi, che ha intrattenuto<br />

per tutta la serata i presenti,<br />

che hanno tanto gradito questa sua partecipazione:<br />

egli ha uno stile tutto speciale,<br />

si potrebbe ben dire, che fa spettacolo.<br />

Ha cantato con la sua voce<br />

baritonale il “Va’ pensiero”, l’inno dei<br />

verdiani; disse: «Questo per il mio amico».<br />

Non poteva cominciare meglio; e<br />

poi via a ruota libera dando sfogo al suo<br />

senso musicale e barzellettistico: gli applausi<br />

erano scroscianti anche quando<br />

con una tromba “storica” ha eseguito la<br />

marcia trionfale di “Aida”.<br />

Da queste colonne don Dario esprime a<br />

tutti un sincero e profondo grazie ed invoca<br />

su tutti la benedizione dell’Onnipotente.

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