N O T I Z I A R I O D E L C O M U N E D I F O L G A R I A
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N O T I Z I A R I O D E L C O M U N E D I F O L G A R I A
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GUARDIA DI FOLGARIA<br />
Anche in questo “picciol borgo” non si è<br />
lasciato passare il 50° di sacerdozio del<br />
parroco: anche qui un festone con tutte le<br />
caratteristiche di famiglia e di amicizia,<br />
propria dei nostri paesi: la bella chiesa ornata<br />
come nelle grandi occasioni dalla diligente<br />
sacrista Lidia. Tutto era curato con<br />
buon gusto e amore, una celebrazione di<br />
popolo. Il tempio era colmo.<br />
I paesani e i tanti gentili ospiti in vacanza<br />
sugli Altipiani hanno lavorato sodo<br />
e con impegno per solennizzare questa<br />
rara circostanza. Lo si doveva fare<br />
in grande stile e così è stato. La Messa<br />
giubilare con don Dario visibilmente<br />
commosso davanti a tanta gente. Il sacro<br />
rito è stato reso più suggestivo dal<br />
coro, che in questa giornata ha espresso<br />
il meglio di sé: si sentiva nell’ambiente<br />
sacro un’atmosfera straordinaria,<br />
un comune stato d’animo di amicizia e<br />
di ringraziamento alla provvidenza.<br />
All’omelia il celebrante ha ripercorso le<br />
tappe del suo servizio pastorale: un lungo<br />
itinerario fatto sempre con entusiasmo<br />
e amore a Cristo Sommo Sacerdote.<br />
Con voce tremante ha ringraziato i<br />
parrocchiani per quanto avevano fatto<br />
con tanto entusiasmo: una cosa che resta<br />
stampata nella mente e nel cuore.<br />
Poi sorpresa tanto gradita: il concerto del<br />
coro di S. Ilario diretto dal maestro To-<br />
53<br />
vazzi, un “graditissimo colpo di scena”.<br />
Hanno eseguito un repertorio di canti meravigliosi<br />
in un’interpretazione cordiale<br />
che permeava tutta la persona. Gli applausi<br />
forti hanno sottolineato il gradimento.<br />
Una serata tutta particolare, che<br />
rimarrà nella memoria del festeggiato e<br />
dei presenti. Dopo la benedizione tutti alla<br />
baita per un boccone, come è ottima abitudine,<br />
in buona compagnia ed in<br />
schietta amicizia tanto simpatica e molto<br />
sentita: e lì tutta la gente del “picciol<br />
borgo”, come direbbe il buon Leopardi,<br />
ha fatto un omaggio tanto gradito a don<br />
Dario, che da queste colonne esprime il<br />
più vero e sincero grazie a tutti: che il ciel<br />
benedica i miei amici di Guardia.<br />
Ricordo dell’ostetrica Pasquina Menotti in Fusca<br />
Il giorno 14/02/2003 ci ha lasciati la signora Pasquina Menotti<br />
in Fusca, ostetrica del Comune di Folgaria (per tutti<br />
i folgaretani “la comare”) che ha fatto nascere molti di noi<br />
e che con i suoi consigli ed insegnamenti ha aiutato molte<br />
mamme nel difficile ruolo di genitore alle prime armi. In tutti<br />
noi è viva la sua figura austera, apparentemente “severa”,<br />
ma altamente professionale che accompagnava le mamme<br />
nella crescita dei neonati, tanto che alla cerimonia funebre<br />
molte mamme, nonne e molti nati con il suo aiuto, le hanno<br />
di Angela Plotegher<br />
voluto dimostrare l’affetto e la riconoscenza per ciò che ha<br />
lasciato dentro ciascuno di noi. Pasquina, per la sua dedizione<br />
professionale, era stata insignita dell’ambito premio<br />
“Cicogna d’Oro” per i suoi 50 anni di ostetrica. Riporto, per<br />
volontà della nipote Claudia, un suo scritto dedicato ai bambini<br />
ed ai giovani del nostro Altopiano, suo testamento spirituale,<br />
affinché queste sue parole ed i suoi consigli rimangano<br />
una linea guida per i giovani d’oggi e per quelli di<br />
domani.<br />
Cari bambini,<br />
Voglio esprimerVi un caro saluto e un caro ricordo. Io sono l’ex ostetrica di Folgaria, mi conoscete<br />
bene vero!!! Se non tutti, una parte sì. Sono stata per Voi una seconda mamma, perché quando<br />
siete venuti alla luce di questo mondo e udivo il vostro primo vagito, annunciavo io alle Vostre<br />
mamme: “È un bel maschietto!!!” oppure “È una bella bambina!!!” e insieme sentivamo<br />
tanta gioia per la Vostra nascita.<br />
Ora che sono in pensione devo dirVi che ho amato tanto la mia professione che è stata vita e amore<br />
e non posso scordare quei momenti di gioia che ho avuto assistendo al miracolo della vita.<br />
Ora voi siete la speranza e la vita nel mondo e voglio esprimermi nel dirVi, che se abbiamo tanto<br />
gioito quando siete venuti alla luce, ora che siete grandicelli dovete continuare a far gioire i<br />
Vostri genitori, ubbidendo loro e ascoltando i loro consigli e suggerimenti: perché solo così potrete crescere con sentimenti<br />
buoni; pieni di fede e speranza e la Vostra vita sarà felice.<br />
Vorrei citarVi un fatto accaduto giorni or sono. Passeggiavo in paese e improvvisamente un bambino mi chiama e si avvicina<br />
dicendomi: «Sai Pasquina che io ricordo quando venivi a farmi i bagnetti?» (mi sono commossa) e gli risposi «Grazie,<br />
sei molto bravo. Io invece ricordo quando sei nato, eri tanto bello e con la tua mamma abbiamo pianto di gioia!!!».<br />
Mi guarda sorridente e dice «perché avete pianto?» Risposi: «Per la gioia che eri nato e tanto desiderato», così fu soddisfatto.<br />
Cari bambini, voglio farVi un altro augurio, lontano nel tempo, che possiate formare le Vostre famiglie e avere bambini,<br />
perché solo allora potrete capire quello splendido dono di Dio che è la Vita. A Voi mamme grazie per le gioie che<br />
mi avete dato durante lo svolgere della mia professione, le custodisco nel mio cuore per sempre come un tesoro. Vi auguro<br />
tante cose belle e buon divertimento.<br />
Pasquina Menotti