N O T I Z I A R I O D E L C O M U N E D I F O L G A R I A
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loro contributo all’acquisto di un sacco<br />
di cemento. Le loro risorse sono limitate<br />
e hanno bisogno di stendere per<br />
mio tramite la mano. Il Gruppo Sportivo<br />
di Mezzomonte mi ha già promesso<br />
un aiuto, se qualcuno si vuole aggiungere…<br />
LACRIME<br />
Gli echi della gran calura che ha infierito<br />
in Europa durante i mesi estivi provocando<br />
incendi e decessi di anziani, sono<br />
arrivati sin qui. Scherzi dei<br />
continenti! A Yaoundé i mesi di luglio<br />
e agosto sono i più freschi dell’anno. È<br />
la “piccola stagione delle piogge”; in<br />
lingua locale si chiama oyon, che vuol<br />
dire “lacrime”. In effetti improvvisamente<br />
incomincia a cadere dal cielo una<br />
pioggia fine, minutissima che impregna<br />
dolcemente la terra. Ben diversa<br />
la “stagione delle grandi piogge”, fine<br />
agosto - metà novembre: acque violente<br />
e torrenziali, che immobilizzano la vita<br />
della città. Le grondaie dei tetti sono<br />
incapaci di contenerle. Di qui la necessità<br />
di scavare dei canali tutto intorno<br />
alle case per permettere lo scorrimento<br />
delle acque.<br />
LA FESTA<br />
Secondo i risultati di un’indagine effettuata<br />
in mezzo alla popolazione Beti del<br />
Camerun, la festa è per questa gente il<br />
valore supremo. Ogni occasione della<br />
vita è buona per celebrarla: la promozione<br />
a scuola o l’avanzamento nella<br />
carriera, la celebrazione dei sacramenti<br />
o la costruzione di una nuova casa…<br />
perfino il lutto è occasione di festa.<br />
Festa vuol dire aggregazione di gente,<br />
mangiare più abbondante e qualificato<br />
e soprattutto canto, musica, danza.<br />
Il tempo della festa è prevalentemente<br />
la notte. I Beti sono per eccellenza “i signori<br />
della notte”. Essa esercita un fascino<br />
particolare. Capita che un matrimonio<br />
è celebrato il sabato mattina; la<br />
festa non può incominciare che a notte<br />
inoltrata per protrarsi rumorosa fino alle<br />
prime luci dell’alba.<br />
Questo clima della festa contagia anche<br />
le assemblee della chiesa. Nulla delle<br />
celebrazioni compassate e inamidate<br />
dell’Europa! Qui la liturgia risponde al<br />
suo senso originario: azione di popolo,<br />
festa di popolo! La gente lancia acclamazioni<br />
di giubilo, canta, danza, applaude;<br />
l’assemblea è un corpo vivente<br />
che agisce e reagisce. Le nostre messe<br />
alla domenica non durano mai meno di<br />
un’ora e mezzo. Eppure la gente non si<br />
stanca. Fanno il pieno per i giorni difficili<br />
della settimana.<br />
I BAMBINI<br />
I bambini sono la ricchezza dell’Africa.<br />
Questo è un continente che ha voglia di<br />
vivere. Li trovi dappertutto, i bambini.<br />
Andando per strada è difficile tirare lo<br />
sguardo senza incrociare i loro occhi.<br />
Ogni cinquecento metri si potrebbe costruire<br />
un asilo…<br />
In Africa le donne non hanno vergogna<br />
di portare i segni della gravidanza, o<br />
paura di partorire. Mi è capitato qualche<br />
giorno fa di incontrare una mamma di<br />
39 anni con quindici figli, frutto delle<br />
sue viscere.<br />
Il governo ha evidentemente una sua po-<br />
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litica per la limitazione delle nascite, i<br />
planning familiari ci sono, ma senza<br />
grande successo.<br />
Bambini spesso stracciati, sporchi<br />
quando giocano, ma bellissimi, capaci<br />
di divertirsi con cose da niente. Mi richiamano<br />
la bellezza del volto del Signore.<br />
Non possono evidentemente<br />
mancare ai raduni della preghiera. Alla<br />
messa delle sei di mattina sono già là.<br />
Talvolta poppanti, appesi al seno delle<br />
loro mamme.<br />
Certo, non è tutto poesia. Anche se da<br />
noi normalmente non si soffre la fame,<br />
il bambino conosce presto le prove della<br />
vita; ristrettezze economiche a casa,<br />
disunione delle famiglie, aggressione<br />
delle malattie, specie della malaria, scolarizzazione<br />
insufficiente. Si trovano<br />
aule scolastiche senza luce e senza acqua<br />
con sessanta, settanta bambini.<br />
Troppo spesso in Europa, col mito del<br />
figlio unico, si privano i bambini dell’esperienza<br />
della fraternità, della gioia di<br />
avere dei fratellini o delle sorelline,<br />
un’esperienza importante per lo sviluppo<br />
armonico della persona. In Africa, al<br />
contrario, è l’esperienza della paternità<br />
che fa difetto: dopo una notte feconda<br />
d’amore, il giovane si perde nella natura…<br />
Troppi bambini crescono senza riferimento<br />
alla figura paterna, con una<br />
ferita profonda nell’anima.<br />
Eccovi, cari amici, alcune istantanee di<br />
vita missionaria. Ringrazio quanti vorranno<br />
prestare qualche attenzione. È vero:<br />
siamo talmente bombardati ogni<br />
giorno da notizie belle e brutte che ci arrivano<br />
da ogni parte che la nostra capacità<br />
di risonanza risulta molto limitata.<br />
Che il nostro cuore si dilati ai confini<br />
del mondo!<br />
P. Renzo Larcher<br />
Missionario Saveriano<br />
Chi vuole inviare offerte a P. Renzo<br />
Larcher spedisca un semplice<br />
bollettino postale indirizzato a:<br />
Procura Generale delle Missioni<br />
Saveriane, Via S. Martino, 8 -<br />
43100 PARMA - C/C n. 204438.<br />
Nella causale specificare: “Per<br />
P. Renzo Larcher, Camerun”.