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Dispareri in materia d'architettura e prospettiva - Warburg Institute

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ut<br />

Breve calcolo dello sforzi della Cupola di S. Lorenzo .<br />

|Er. venire ora alla ricerca dello sforzo laterale, e della fp<strong>in</strong>ta , che forte»gono<br />

i pilallri , ed altre parti di querta Gliela di S. Lorenzo per cauli<br />

degli archi, e delle volte pr<strong>in</strong>cipali, quali fono i quattro arconi, che fo-<br />

Oengono la cupola, e la cupola ftella fi fupponga , che AB (Fig. i. ) fiano i<br />

due pilallri uniti, <strong>in</strong> un angolo della Chiefa, BDEC fiano i due femi arconi,<br />

che poggiano fopra gli rteilì pilaltri, i quali fi fono del<strong>in</strong>eati ambidue <strong>in</strong><br />

faccia con direzione oppolla, quantunque fieno diretti ad angolo retto, per meglio<br />

comprendere il tutto ; G C E fiano i r<strong>in</strong>fiancamenti di elfi , e per E M I L<br />

s <strong>in</strong>tenda la metà d'un lato dell' ottagono dove fi ritrova la cornice , ed<br />

L I N la metà d' una (accia della cupola , che carica fopra i mezzi archi deferita<br />

. CFPC poi fia il peduccio l'opra i pilaflri , che riduce l'ottagono al<br />

perfetto, e ferve a follenere la cupola. FHQ.P fia una faccia <strong>in</strong>tera dell'<br />

•ettagono coperta dal cornicione , ed H O Q. farà un' altra faccia della cupola<br />

foftenuta da' pilaflri , peduccio , e faccia del cornicione , la quale anch' effa<br />

sforzerà contro di effi per rovefciarli. Per calcolare dunque tutto lo sforzo,<br />

che devono foflenere i renitenti , bifognerà calcolare primieramente quello ,<br />

che fa ciafeuno degli archi BCED, e poi, ficcome quelli agifeono con direzioni<br />

non paralelle, né direttamente opporte, ma concorrenti ad angolo retto,<br />

come , fi vede dalla pianta, e perciò formanti unitamente una terza direzione,<br />

la quale è come la diagonale di un quadrato , i di cui lati efprimano<br />

la direzione, e la forza de' medefimi archi, così per avere quefla terza forza<br />

fi quadrerà il valore di uno, <strong>in</strong>di duplicato fi eflrarrà da elfo la radice quadratale<br />

quefla fpiegherà la forza comporta di quella de' due femiarchi , che<br />

Agifce<br />

il fup<br />

perpendicolarmente contro i pilaflri . D' <strong>in</strong>di querta fi unifea , riducendo<br />

momento, colla forza, di fp<strong>in</strong>ta della faccia della cupoia Q_H O , e<br />

così fi avrà tutto Lo sforzo della cupola contro i fuoi folìegni . Onde fi potrà<br />

poi fpiegare il tutto <strong>in</strong> profilo come nella Fìg. z. dove A B è il pilartro<br />

BCED mezzo l' arco , che fi fuppone produrre la forza comporta , N il<br />

pefo a quello foprapporto , ed I Q_0 il profilo<br />

Ma per com<strong>in</strong>ciare , egli è da avvertire ,<br />

della faccia della cupola.<br />

che io fuppongo dividerli qualunque<br />

arco parte <strong>in</strong> preffione , e. parte <strong>in</strong> fp<strong>in</strong>ta , olfia potertene prendere una<br />

parte come una porzione di foilegno, e l'altra come fp<strong>in</strong>gente contro di que-<br />

llo , ed edere la prima alla feconda come l' altezza alla ertenfione di un fe-<br />

ìniarco, ofiia alla femilarghezza di tutto l'arco. Dividendo dunque l'arco<br />

GHFE ( Fìg. 3.) <strong>in</strong> due parti eguali mediante la l<strong>in</strong>ea DS tirata dal fuo<br />

centro , la porzione GHST farà quella da alfumerfi come fortegno , e la<br />

porzione T S F E quella , che fp<strong>in</strong>gerà contro il foflegno , e fp<strong>in</strong>gerà con una<br />

direzione R Z perpendicolare alla fezione S T , e con una forza proveniente<br />

dalla gravità propria, e della marta fovrappollagli<br />

Confiderando ora nel fortegno il vette ricurvo Q.BA farà Q_B il braccio,<br />

al quale è da applicarci la forza fp<strong>in</strong>gente della porzione d'arco TS FÉ,<br />

e B A quello dove applicherai!} la refiflenre. Se dunque per R Z fi efprimerà<br />

Ja forza della porzione d'arco STEF, e quella fi rifolva nelle due ZV,<br />

VR. farà V R la lorza Ja applicarli al braccio Q. B « Facciafi C B = a ,<br />

RZ<br />

.<br />

,

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