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libro poesia dialettale - Fondazione scientifico culturale Eugenio ...

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Ha avuto tre figlie: Angela (n. 11-2-1915), Giuseppa (n. 15-12-1917),<br />

Lola Ester (n. 16-8-1924). Il giorno 18-11-1937 la famiglia si trasferisce a<br />

Palermo.<br />

Seguendo due fratelli si era arruolato diciannovenne nel 1916. Dopo la<br />

guerra abitò a Trieste in via Madonnina 23 con una giovane triestina,<br />

Malvina Prandsteatter (n. 23-2-1897 +21-6-1981) con la quale ebbe un<br />

figlio cui venne dato il nome di Luigi Junior (Licio), nato il 20 febbraio<br />

1920 e deceduto il 19-09-2008. La coppia non era sposata perché gli ufficiali<br />

dell’esercito non potevano contrarre matrimonio prima dei 25 anni d’età.<br />

Il figlio, orfano a cinque mesi, visse a lungo e morì a Bologna dove si era<br />

trasferito dal 1972. Curiosamente nel documento che attesta la morte del<br />

tenente Casciana, sopraggiunta a seguito delle ferite all’addome provocate<br />

da un “petardo” (sic), lo si fa coniugato con tale Rosa senza altre generalità.<br />

Rosa (Rosina) era invece una sorella e il suo nome è stato desunto dal<br />

telegramma che il medico Oliani spedì alla famiglia in Sicilia per rassicurare<br />

sulle condizioni del militare suo paziente dopo l’intervento chirurgico. A<br />

confermare che era la sorella, il viaggio a Gela che Malvina fece nel 1930<br />

per far conoscere il figlio alla nonna e ai parenti.<br />

Sembra proprio che il tenente poteva considerarsi fuori pericolo, sopratutto<br />

qualora fosse rimasto in cura all’Ospedale Maggiore, purtroppo fu<br />

dato l’ordine di trasferirlo all’Ospedale Militare. Ecco come avvenne il trasporto:<br />

seduto su una sedia di vimini, quindi non disteso in lettiga, con una<br />

coperta sulle spalle, in un carro trainato da cavalli a percorrere la salita di<br />

Via del Coroneo, su un selciato all’epoca sconnesso! Sistemato in una stanza,<br />

morirà la notte stessa. Difficile sottrarsi al pensiero che il trasporto sia<br />

stato decisivo a far precipitare le condizioni del paziente. Al proposito fu<br />

aperta un’inchiesta, peraltro chiusa senza esiti concreti.<br />

Il funerale fu fatto il giorno 22 luglio 1920 e sepolto provvisoriamente in<br />

una cripta. Sta di fatto che subito un “solerte” giornalista definì fascista il<br />

defunto militare.<br />

Alla fine dell’anno 1923 la sezione fascista di Trieste inizia la costruzione<br />

di una tomba per onorare la memoria dei caduti. Il giorno 22 febbraio<br />

1924 il tenente Luigi Casciana, dalla cripta viene tumulato definitamente<br />

nella tomba nuova che si trova nel campo n° 4 del cimitero di S. Anna a<br />

Trieste.<br />

Quando, nel 1922, il fascismo giunse al potere, trovò tra tanti nomi anche<br />

quello del povero tenente Casciana bello pronto per essere strumentalizzato:<br />

gli venne dedicata la casa della Gioventù Italiana del Littorio a Servola,<br />

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